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Nude in una cabina di vetro: contro la violenza alle donne
Inviato: 11/08/2014, 11:56
da emmeicsics
Allestimento per le vie di Torino:
La Repubblica dell'11 agosto 2014 - Nude in una cabina di vetro in piazza: denuncia shock sulla violenza alle donne
L'artista e designer torinese Raoul Gilioli utilizza delle cabine di vetro trasparenti al cui interno si celano delle donne nude. Sfiorandole, le cabine si illuminano, mostrando le donne all'interno.
Anche se trovo un po' labile il legame tra l'allestimento e la violenza sulle donne, mi ha colpito la frase
La donna nuda, priva di difese, quasi in contrapposizione con ciò che per l'etica naturista è un punto di forza, ovvero la nudità come qualcosa che aggiunge, non priva la persona.
ciao
Massimo
Re: Nude in una cabina di vetro: contro la violenza alle don
Inviato: 11/08/2014, 15:51
da jampicozzi
Di sicuro essere tutti nudi aggiunge qualcosa.
Essere l'unico nudo con tanti vestiti intorno e con brutte intenzioni... mi pare, invece, credo che tolga qualcosa... Manca rispetto, pietà...
g
Re: Nude in una cabina di vetro: contro la violenza alle don
Inviato: 11/08/2014, 20:21
da sergino
é un'esperienza artistica,di denuncia e provocazione, e come tale contriubuisce ad affermare la naturalezza del corpo nudo anche in contesti pubblici. Il diffondersi anche di queste iniziative non può che contribuire a distruggere i tanti tabù che stanno tornando in voga in merito alla nudità. L'arte è un veicolo di cultura sociale e se attraverso l'arte si lanciano mesaggi positivi non può che contribuire a far evolvere...
Re: Nude in una cabina di vetro: contro la violenza alle don
Inviato: 11/08/2014, 22:03
da emmeicsics
sergino ha scritto:é un'esperienza artistica,di denuncia e provocazione, e come tale contriubuisce ad affermare la naturalezza del corpo nudo anche in contesti pubblici. Il diffondersi anche di queste iniziative non può che contribuire a distruggere i tanti tabù che stanno tornando in voga in merito alla nudità. L'arte è un veicolo di cultura sociale e se attraverso l'arte si lanciano mesaggi positivi non può che contribuire a far evolvere...
Su questo sono d'accordo. Però senza entrare in discorsi sul significato dell'arte (moderna), mi pare che se l'opera o installazione o performance ha bisogno dei
sottotitoli, viene a mancare di efficacia. Basta vedere le espressioni di alcune delle persone presenti intorno alle cabine per capire che la violenza sulle donne non sembra averle turbate molto...
ciao
Massimo
Re: Nude in una cabina di vetro: contro la violenza alle don
Inviato: 11/08/2014, 23:00
da jampicozzi
emmeicsics ha scritto:sergino ha scritto:é un'esperienza artistica,di denuncia e provocazione, e come tale contriubuisce ad affermare la naturalezza del corpo nudo anche in contesti pubblici. Il diffondersi anche di queste iniziative non può che contribuire a distruggere i tanti tabù che stanno tornando in voga in merito alla nudità. L'arte è un veicolo di cultura sociale e se attraverso l'arte si lanciano mesaggi positivi non può che contribuire a far evolvere...
Su questo sono d'accordo. Però senza entrare in discorsi sul significato dell'arte (moderna), mi pare che se l'opera o installazione o performance ha bisogno dei
sottotitoli, viene a mancare di efficacia. Basta vedere le espressioni di alcune delle persone presenti intorno alle cabine per capire che la violenza sulle donne non sembra averle turbate molto...
ciao
Massimo
Purtroppo spesso gli "artisti" vivono in un ambiente che poco ha a che fare con la realtà quotidiana, ma spero tanto che i poco turbati siano toccati, anche in minima parte, dal messaggio e riescano ad elaborarne il concetto nel tempo.
Non voglio credere che un piccolo dubbio non si affacci alla loro mente mentre guardano la donna nuda prigioniera, al di là delle grasse battute da macho. Troppo ottimista? g
p.s. ormai non te lo dico piu' "grazie" per i post informativi, ma sappi che sono sempre spunti per riflettere.
Re: Nude in una cabina di vetro: contro la violenza alle don
Inviato: 12/08/2014, 11:34
da emmeicsics
jampicozzi ha scritto:
Non voglio credere che un piccolo dubbio non si affacci alla loro mente mentre guardano la donna nuda prigioniera, al di là delle grasse battute da macho. Troppo ottimista?
Io credo che il problema sia nel fatto che l'installazione è stata in qualche modo
riciclata, ovvero collocata in un contesto diverso da quello per cui è stata ideata.
Un conto è vedere l'opera in un luogo apposito, una galleria, una mostra, in cui il visitatore in qualche modo è in grado di contestualizzare ciò che vede e accade, anche semplicemente leggendo il catalogo o la presentazione dell'artista o la descrizione. Altro è piazzarla in mezzo ad una piazza o strada, senza spiegazioni (come mi pare di capire dalle foto), aspettandosi che il pubblico passante capisca. In questo caso quel che si vede è solo una donna nuda in una cabina, la cui vista può anche essere inquietante ma più per lo stupore del contesto e della nudità che non per il tema violenza sulle donne. Vista così questa nudità mi pare rasenti l'esibizionismo.
Ma non ho visto la performance direttamente, può quindi essere che per chi vi assiste sia chiarissimo il contesto.
jampicozzi ha scritto:
p.s. ormai non te lo dico piu' "grazie" per i post informativi, ma sappi che sono sempre spunti per riflettere.
Lo scopo dei post è appunto stimolare anche con punti di vista/situazioni lontani e diversi da quelli italiani.
grazie
Massimo