jampicozzi ha scritto:
Non voglio credere che un piccolo dubbio non si affacci alla loro mente mentre guardano la donna nuda prigioniera, al di là delle grasse battute da macho. Troppo ottimista?
Io credo che il problema sia nel fatto che l'installazione è stata in qualche modo
riciclata, ovvero collocata in un contesto diverso da quello per cui è stata ideata.
Un conto è vedere l'opera in un luogo apposito, una galleria, una mostra, in cui il visitatore in qualche modo è in grado di contestualizzare ciò che vede e accade, anche semplicemente leggendo il catalogo o la presentazione dell'artista o la descrizione. Altro è piazzarla in mezzo ad una piazza o strada, senza spiegazioni (come mi pare di capire dalle foto), aspettandosi che il pubblico passante capisca. In questo caso quel che si vede è solo una donna nuda in una cabina, la cui vista può anche essere inquietante ma più per lo stupore del contesto e della nudità che non per il tema violenza sulle donne. Vista così questa nudità mi pare rasenti l'esibizionismo.
Ma non ho visto la performance direttamente, può quindi essere che per chi vi assiste sia chiarissimo il contesto.
jampicozzi ha scritto:
p.s. ormai non te lo dico piu' "grazie" per i post informativi, ma sappi che sono sempre spunti per riflettere.
Lo scopo dei post è appunto stimolare anche con punti di vista/situazioni lontani e diversi da quelli italiani.
grazie
Massimo