
Temo che cominceranno a fioccare i divieti...
ciao
Massimo
Temi bene. Ecco la traduzione:cescoballa ha scritto:Non sapendo l'inglese non so cosa abbia scritto il Guardian; quello che è certo è che temo che succeda in Spagna quello che è già successo in Grancia e cioè che il naturismo sarà consentito solo dove è espressamente autorizzato (e non come ora che è non consentito dove è espressmente vietato).
ciaoI naturisti catalani promettono che arriveranno sino a Strasburgo per difendere il diritto di spogliarsi in spiaggia
Un'associazione naturista minaccia di portare la protesta alla Corte Europea dopo che il divieto alla nudità in una cittadina turistica e' stato confermato dalla corte di cassazione spagnola.
I naturisti arriveranno sino a Strasburgo per difendere il diritto di spogliarsi su una spiaggia della Catalogna dopo che la suprema corte spagnola ha decretato che il nudismo non e' un diritto fondamentale.
La massima corte spagnola si e' schierata dalla parte delle autorita' municipali di Castell-Platja d'Aro, cittadina situata a circa 80 km da Barcellona, le quali nel 2009 avevano deciso di vietare il nudismo nelle spiagge comunali con multe sino a 300 euro per i trasgressori.
Il consigliere comunale Antoni Botellé ha affermato che questa disposizione deriva dalla necessita' di tranquillizzare le famiglie che frequentano le spiagge d'estate. Ma i nudisti locali vedono il divieto come un attacco alla loro liberta'.
"Quel che ci infastidisce e' che ci hanno inclusi nell'ordinanza, descrivendo il nostro comportamento come antisociale. Non c'e' nulla di piu' lontano dalla realta'", ha dichiarato alla rete radiofonica Cadena Ser Joaquim Plana, presidente dell'associazione naturista catalana. "La giunta comunale afferma che l'ordinanza serve a proteggere le famiglie ma anche noi abbiamo delle famiglie. I nudisti non sono diversi dalle altre persone".
L'associazione aveva impugnato l'ordinanza sostenendo che violava la costituzione spagnola e la libertà d'espressione dei propri soci. Il nudismo, afferma l'associazione, è analogo ad una filosofia che include anche la pratica tra i propri elementi distintivi.
Martedi', la cassazione spagnola ha rigettato le loro argomentazioni. "Il comportamento personale delle persone che si denudano in spazi pubblici non e' un'espressione del diritto fondamentale alla liberta' delle idee", ha scritto la corte nella sua sentenza.
La cassazione ha appoggiato il divieto alla nudita' ordinato dalle autorita' di Castell-Platja d'Aro, evidenziando che il nudismo puo' avere un impatto sui "rapporti di coesistenza". La decisione della corte non riguarda la nudita' parziale, ad esempio il topless.
L'associazione naturista catalana ha affermato che fara' ricorso presso la CEDU a Strasburgo. Senza alcuna intenzione di infastidire chicchessia, ha affermato Plana, "il nostro unico intento e' di assicurarci che la possibilita' di denudarsi resti valida e riconosciuta".
Egli ha dichiarato che la sua associazione aveva esaurito tutte le altre opzioni, incluso il tentativo di collaborare con le autorita' comunali per definire delle spiagge per nudisti. "Ci avevano riservato la spiaggia piu' nascosta e di difficile accesso, cosi' alcune famiglie ci hanno chiesto di insistere per ottenerne una piu' accessibile".
Questa decisione della Cassazione fa seguito ad un'altra sentenza di inizio mese che ha confermato la validita' delle ordinanze emesse nel 2011 dal Comune di Barcellona che proibiscono la nudità sul territorio del capoluogo catalano. Le ordinanze che impongono multe sino a 500 euro per chi viene colto per le vie di Barcellona senza vestiti e sino a 300 euro per chi indossa solo un costume da bagno, erano stae impugnate da molti gruppi nudisti.
In Spagna - dove vi sono 450 spiagge nudiste - la cassazione dovra' pronunciarsi per altre 2 richieste di impugnazione di ordinanze comunali di proibizione del nudismo, a Cadice e a Valladolid. "Temiamo che la sentenza sara' la stessa" ha affermato Plana.
Come darti torto...cescoballa ha scritto:Grazie Massimo per acer riportato interamente l'articolo e le dichiarazionei del Presidente dell'Associazione naturista catalana.
Tutto questo conferma che:
1) In Spagna non esiste nessuna legge sul naturismo (io lo sapevo ma molti non lo sanno) ma un'interpretazione della Costituzione sulle libertà personali (per cui anche la libertà di stare nudi).
2) Ogni conquista non è per sempre e va sempre difesa strenuamente (come intendono fare i naturisti spagnoli); pensiamo a quanto era diffuso anche in Italia il naturismo e nudismo negli anni '70 (centinaia di spiagge e luoghi in tutta Italia) e come non si sia riuscito, negli anni '80 e '90, a difendere questi luoghi.