In Italia a proposito di giornali che danno i numeri abbiamo questo articolo:
https://www.lavocedeltrentino.it/2018/0 ... l-nudista/
L'articolo dell'Economist mi pare un po' superficiale (saune tedesche divise per sesso? mah!), ma sintetizza una serie di notizie che circolano sulla stampa internazionale e discusse in molti forum naturisti all'estero. Ci sono anche articoli più tecnici di esperti di turismo, se li ritrovo indico i link.
Da una parte quasi tutti concordano sulla crisi del club naturista come inteso sopratutto nel mondo anglosassone, ovvero un posto privato solitamente di proprietà di una cooperativa di naturisti, frequentato da soci che pagano una quota annuale. In Gran Bretagna ce ne erano più di 80 e molti stanno chiudendo sopratutto perchè i soci stanno invecchiando e non c'è ricambio generazionale.
Poi la notizia che molti camping croati si stanno "tessilizzando" come detto da altre parti. In Spagna invece molti osservano che ci sono meno naturisti nelle spiagge dove erano tradizionalemente numerosi, pare ad esempio che la spiaggia naturista di Barcellona sia praticamente scomparsa.
Sembra invece in controtendenza la Francia, infatti è stata data ampia notizia alle maggiori presenze nei camping di una certa proprietà. Tanto che in un forum un francese ipotizzava che si trattasse di una idea pubblicitaria che sfruttava anche la fortuna di altre iniziative come gli eventi nei musei e parchi.
Molti infatti evidenziano che altre forme di naturismo (ristoranti, camminate, palestre, manifestazioni in bicicletta ecc) stanno incontrando grande successo in particolare tra i giovani.
Riguardo invece alle osservazioni di Raggiogiallo, vedo queste cose con sfumature un po' diverse.
Internet ha favorito lo scambio di informazioni e la connessione tra persone (infatti siamo qui) però ha rafforzato l'idea del legame tra naturismo e sesso anche contro le intenzioni di chi ne parla. Gli elenchi delle spiagge si trovano anche nei siti di chi cerca sesso e le foto naturiste sono una categoria dei siti pornografici. Per questo anche qui è stato sottolineato che non va mai data l'impressione che certe presenze siano tollerate, tuttavia ci sarà sempre qualche balordo che si fa dei film e va nelle spiagge nudiste a "veder le donne nude".
La risposta dei social, per non riempirsi a loro volta di pornografia, è quella di vietare qualsiasi nudo compreso quello dipinto. Chi fa dei social il proprio mestiere gioca quindi sul filo del vedo e non vedo, compreso quella coppia di blogger che sostiene di girare il mondo naturista. I più giovani da una parte vedono quindi da una parte il porno, dall'altra gli influencer glorificati e "vestiti" e imitano questi ultimi anche se non si vedono fisicamente all'altezza dei propri modelli mediatici accumulando frustrazione.