Naturist Sporting Club Parco del Gargano
Inviato: 11/10/2012, 13:19
Quest’anno io e Franca abbiamo deciso di fare una vacanza naturista in Italia; già conoscevamo molte strutture per averle più volte visitate: le Betulle Villaggio Naturista, il Campeggio Naturista Costalunga (dove abbiamo avuto per anni una roulotte fissa), il Camping Naturista Ca’ le Scope, l’Agriturismo Terranera e il Camping Village Club Pizzo Greco; volendo fare le vacanze al Sud la nostra scelta non poteva che cadere sul Naturist Sporting Club Parco del Gargano e scelta non poteva essere più felice.
Già dalle prime telefonate per prenotare il nostro bungalow ci ha risposto una signora squisita che abbiamo poi scoperto essere Maria, la proprietaria e gestora della struttura; ci ha dato tutte le informazioni richieste e abbiamo così proceduto alla prenotazione della nostra vacanza.
Appena arrivati abbiamo avuto la prima sorpresa: pensavamo il Parco del Gargano molto più piccolo ed è perciò con sorpresa che ci siamo resi conto di essere in un pezzo di vera foresta mediterranea con una parte riservata all’accoglienza e al soggiorno degli ospiti e una parte lasciata libera per passeggiare dove, tra l’altro, è stato costruito un bel “percorso vita” per mantenere in forma il fisico.
Arrivati alla reception siamo stati accolti da Maria che per prima cosa ci ha offerto una bibita rinfrescante poi, consegnate le tessere naturiste, ci ha indicato il nostro alloggio ricordandoci che quella stessa sera saremmo stati suoi ospiti alla cena comune servita sotto la grande tettoia davanti alla piscina.
Descrivere tutta la vacanza, breve ma intensa, porterebbe via troppo tempo e magari annoierebbe chi ci legge ma non possiamo non descrivere alcune delle cose che più ci hanno colpito del posto e alcune delle attività più interessanti che abbiamo fatto.
Cominciamo con il dire che il Parco ha una bellissima piscina da cui si ha una splendida visione del mare e, nelle giornate più limpide, si vedono benissimo le isole Tremiti e intravedono quelle croate; sotto la piscina si estende un enorme orto biologico che approvvigiona di tutte le verdure necessarie il ristorante (e anche gli ospiti possono usufruirne su permesso di Mario). Il parco ospiti molti animali per la gioia di grani e piccoli; oltre naturalmente a cani e gatti vi sono cavalli, capre (che forniscono il latte per i formaggi freschi che si gustano alla cena), polli (che forniscono le uova fresche per la pasta fatta in casa), conigli, anatre, e un cinghialetto (praticamente domestico). Maria al mattino espone il menù della cena e chi vuole si prenota per il pranzo comune della sera; il cibo è così buono e genuino che abbiamo praticamente sempre mangiato con gli altri ospiti del Parco riportandoci a casa le cose che ci eravamo portati da mangiare.
La bravura di Maria e della sua aiutante Angela è tale che molti ospiti stranieri chiedono di poter fare dei veri e propri corsi di cucina.
Lo staff del campeggio, oltre a Maria c’è suo marito Mario (che si occupa dell’orto, della reception e del cinghiale), Franco e Angelo che fanno di tutto dai lavori più pesanti ai camerieri e Angela che si occupa delle pulizie e della cucina, è simpaticissimo e sempre disponibile alle “tante” nostre esigenze.
Il Parco organizza poi, su richiesta di almeno una decina di ospiti, delle gite in barca a vela (naturalmente naturista) di uno o più giorni; noi ne abbiamo fatta una di un giorno e siamo andati alle isole Tremiti.
Unico neo è la lontananza del mare (15 minuti in auto) che è bellissimo e la non ufficializzazione della piccola spiaggia naturista che essendo appunto libera e non curata era abbastanza sporca ma noi naturisti non ci siamo certi persi d’animo e armati di sacchi neri e guanti l’abbiamo pulita prendendoci i complimenti dei bagnanti tessili che passavano da lì dimostrando nei fatti quanto i naturisti amino veramente l’ambiente.
Ci auguriamo che presto la spiaggia venga ufficializzata, Maria ci ha promesso che farà di tutto perché ciò avvenga al più presto aumentando così il numero delle spiagge ufficialmente naturiste.
Come tutte le cose belle anche le nostre vacanze sono finite ma è certo che al Naturist Sporting Club Parco del Gargano ci torneremo.
Francesco Ballardini
Già dalle prime telefonate per prenotare il nostro bungalow ci ha risposto una signora squisita che abbiamo poi scoperto essere Maria, la proprietaria e gestora della struttura; ci ha dato tutte le informazioni richieste e abbiamo così proceduto alla prenotazione della nostra vacanza.
Appena arrivati abbiamo avuto la prima sorpresa: pensavamo il Parco del Gargano molto più piccolo ed è perciò con sorpresa che ci siamo resi conto di essere in un pezzo di vera foresta mediterranea con una parte riservata all’accoglienza e al soggiorno degli ospiti e una parte lasciata libera per passeggiare dove, tra l’altro, è stato costruito un bel “percorso vita” per mantenere in forma il fisico.
Arrivati alla reception siamo stati accolti da Maria che per prima cosa ci ha offerto una bibita rinfrescante poi, consegnate le tessere naturiste, ci ha indicato il nostro alloggio ricordandoci che quella stessa sera saremmo stati suoi ospiti alla cena comune servita sotto la grande tettoia davanti alla piscina.
Descrivere tutta la vacanza, breve ma intensa, porterebbe via troppo tempo e magari annoierebbe chi ci legge ma non possiamo non descrivere alcune delle cose che più ci hanno colpito del posto e alcune delle attività più interessanti che abbiamo fatto.
Cominciamo con il dire che il Parco ha una bellissima piscina da cui si ha una splendida visione del mare e, nelle giornate più limpide, si vedono benissimo le isole Tremiti e intravedono quelle croate; sotto la piscina si estende un enorme orto biologico che approvvigiona di tutte le verdure necessarie il ristorante (e anche gli ospiti possono usufruirne su permesso di Mario). Il parco ospiti molti animali per la gioia di grani e piccoli; oltre naturalmente a cani e gatti vi sono cavalli, capre (che forniscono il latte per i formaggi freschi che si gustano alla cena), polli (che forniscono le uova fresche per la pasta fatta in casa), conigli, anatre, e un cinghialetto (praticamente domestico). Maria al mattino espone il menù della cena e chi vuole si prenota per il pranzo comune della sera; il cibo è così buono e genuino che abbiamo praticamente sempre mangiato con gli altri ospiti del Parco riportandoci a casa le cose che ci eravamo portati da mangiare.
La bravura di Maria e della sua aiutante Angela è tale che molti ospiti stranieri chiedono di poter fare dei veri e propri corsi di cucina.
Lo staff del campeggio, oltre a Maria c’è suo marito Mario (che si occupa dell’orto, della reception e del cinghiale), Franco e Angelo che fanno di tutto dai lavori più pesanti ai camerieri e Angela che si occupa delle pulizie e della cucina, è simpaticissimo e sempre disponibile alle “tante” nostre esigenze.
Il Parco organizza poi, su richiesta di almeno una decina di ospiti, delle gite in barca a vela (naturalmente naturista) di uno o più giorni; noi ne abbiamo fatta una di un giorno e siamo andati alle isole Tremiti.
Unico neo è la lontananza del mare (15 minuti in auto) che è bellissimo e la non ufficializzazione della piccola spiaggia naturista che essendo appunto libera e non curata era abbastanza sporca ma noi naturisti non ci siamo certi persi d’animo e armati di sacchi neri e guanti l’abbiamo pulita prendendoci i complimenti dei bagnanti tessili che passavano da lì dimostrando nei fatti quanto i naturisti amino veramente l’ambiente.
Ci auguriamo che presto la spiaggia venga ufficializzata, Maria ci ha promesso che farà di tutto perché ciò avvenga al più presto aumentando così il numero delle spiagge ufficialmente naturiste.
Come tutte le cose belle anche le nostre vacanze sono finite ma è certo che al Naturist Sporting Club Parco del Gargano ci torneremo.
Francesco Ballardini