Attualità, Naturismo e Clima, due aspetti che si legano
Inviato: 01/08/2021, 15:20
Vi presento due amici: Giorgio Vacchiano e Sergio Cossu
di Maurizio Biancotti Ufficio Stampa A.N.ITA.
Giorgio Vacchiano, 40 anni, torinese, ricercatore alla Statale di Milano e docente di gestione forestale. Per Nature nel 2018 uno degli 11 migliori scienziati al mondo.
“Il mio obiettivo è capire come gli alberi e le foreste rispondono al climate change, come cambiano i benefici che forniscono all’umanità, e come gestirli in modo sostenibile assicurando la loro conservazione, la loro resilienza e la loro capacità di contrastare la crisi climatica in corso. Per farlo, utilizzo modelli di simulazione al computer, in grado di prevedere lo sviluppo delle foreste e del loro funzionamento in seguito al riscaldamento globale, alla gestione del bosco, agli incendi boschivi e alle tempeste di vento. Come scienziato sento la responsabilità di servire i cittadini del mondo e i loro rappresentanti politici raccontando in modo chiaro, semplice e comprensibile a tutti che stiamo vivendo una emergenza. Quando non sono nei boschi a prendere misure o al computer a programmare modelli matematici delle dinamiche forestali, mi dedico alla divulgazione scientifica del cambiamento climatico, illustrandone le cause, gli effetti e le possibili soluzioni basate sulla scienza.”
Giorgio puoi spiegarmi perché in Calabria e Sicilia si superano i 40 gradi mentre in Piemonte grandina tutti i giorni?
Riguardo al quadro meteorologico non sono un esperto, ma tra il Nord e il Sud Italia corre il confine dell'anticiclone africano, che si è di nuovo posizionato sull'Italia come fa ormai da alcune estati questa parte e ci rimarrà almeno per tutta la settimana. Nel cuore dell'area con alta pressione c'è caldo e secco persistente. Ma per ogni sistema ad alta pressione, se ne genera uno vicino con bassa pressione che risucchia umidità. Più l'aria è calda, più vapore acqueo può contenere. Più le differenze tra alta e bassa pressione sono forti, più l'aria è turbolenta e il vento violento. Di conseguenza e creano moti convettivi forti che sono in grado di far viaggiare violentemente in senso verticale le piccole gocce di umidità, che nel loro movimento si ricoprono di ghiaccio. Se L'atmosfera è molto energetica è in grado di tenere in aria chicchi di grandine anche di grosse dimensioni prima di farli precipitare al suolo.
Di recente sono stato in Sicilia che purtroppo è flagellata da nuovi incendi. Davvero sono tutti dolosi? Perché?
Sulle cause degli incendi naturalmente bisogna aspettare le indagini, che però spesso non sono conclusive. In generale il tasso di incendi dolosi tra quelli con cause note in Sicilia mi sembra si aggiri sul 75%, molto più alto che in altre regioni. In teoria la legge prescrive che in un’area percorsa da incendio non si possono realizzare attività di uso del suolo e tantomeno edilizie per un buon numero di anni. In pratica però la messa in atto di questa norma dipende dall'attività dei comuni che devono acquisire i perimetri degli incendi e pubblicarli nell'albo Pretorio, ma spesso sono inadempienti.
Comunque, con le temperature previste per questa settimana la vegetazione raggiunge un grado di secchezza tale da far propagare rapidamente qualsiasi scintilla, dolosa o colposa.
Dopo la Sicilia ho visitato la Sardegna ed è giusto riportare le parole di Sergio Cossu riguardo agli incendi di questi giorni.
Sergio Cossu ha studiato sviluppo locale sostenibile presso Università di Sassari, è uno dei naturisti più famosi in Italia, lui è l’emblema della Sardegna.
Non è tempo di piangere, di lamentarsi, di commiserarsi, di cercare alibi o giustificazioni. È giunto il tempo di ribellarsi, di dire basta, di sottrarsi, di disobbedire per obbedire a noi stessi e alla nostra Natura, di dimostrare orgoglio, di difendere la dignità, di tirare fuori il coraggio, di alzare la voce. Non è tempo di cercare falsi incendiari o pirati venuti da chi sa dove. È giunto il tempo di buttare a mare gli incapaci, i cialtroni, i furbi, i disonesti, i millantatori, i ladri, gli impostori, quelli senza merito e senza competenze, gli indegni e quelli senza vergogna, gli amici degli amici, i raccomandati, i corrotti, gli ignavi, i privilegiati, i mediocri disposti a vendersi l'anima per quattro soldi, i mercenari, i servili, i bugiardi, gli incantatori, tutti quelli che la Sardegna la bruciano ogni giorno, la umiliano e la mortificano con la loro arroganza, la prepotenza, l'impunità e una devastante volgarità. A mare tutti, accompagnati dal vento forte d'Occidente. Non è tempo di piangere e non è tempo di rabbia. Per la Sardegna è tempo di Felicità.
La Sardegna brucia perché noi sardi da tanto tempo non abbiamo un progetto per questa splendida isola, un progetto che sia coerente con la sua splendida Natura, credibile, sostenibile ed entusiasmante. Ci manca il coraggio e la determinazione, deleghiamo, siamo spesso passivi, rassegnati. Anche il fuoco lo abbiamo delegato, nell'illusione che sia un problema di pochi folli piromani. La follia è di tutti noi che abbiamo rinunciato a un Sogno per questa terra e non siamo capaci di custodire la sua struggente Bellezza. Senza un Sogno collettivo saremmo sempre sconfitti, perdenti. E mentire a noi stessi non serve, significa dare fuoco al nostro presente e futuro, essere tutti piromani e perdere la dignità ...
Un abbraccio doloroso al Montiferru, sempre vicino al mio cuore ❤
di Maurizio Biancotti Ufficio Stampa A.N.ITA.
Giorgio Vacchiano, 40 anni, torinese, ricercatore alla Statale di Milano e docente di gestione forestale. Per Nature nel 2018 uno degli 11 migliori scienziati al mondo.
“Il mio obiettivo è capire come gli alberi e le foreste rispondono al climate change, come cambiano i benefici che forniscono all’umanità, e come gestirli in modo sostenibile assicurando la loro conservazione, la loro resilienza e la loro capacità di contrastare la crisi climatica in corso. Per farlo, utilizzo modelli di simulazione al computer, in grado di prevedere lo sviluppo delle foreste e del loro funzionamento in seguito al riscaldamento globale, alla gestione del bosco, agli incendi boschivi e alle tempeste di vento. Come scienziato sento la responsabilità di servire i cittadini del mondo e i loro rappresentanti politici raccontando in modo chiaro, semplice e comprensibile a tutti che stiamo vivendo una emergenza. Quando non sono nei boschi a prendere misure o al computer a programmare modelli matematici delle dinamiche forestali, mi dedico alla divulgazione scientifica del cambiamento climatico, illustrandone le cause, gli effetti e le possibili soluzioni basate sulla scienza.”
Giorgio puoi spiegarmi perché in Calabria e Sicilia si superano i 40 gradi mentre in Piemonte grandina tutti i giorni?
Riguardo al quadro meteorologico non sono un esperto, ma tra il Nord e il Sud Italia corre il confine dell'anticiclone africano, che si è di nuovo posizionato sull'Italia come fa ormai da alcune estati questa parte e ci rimarrà almeno per tutta la settimana. Nel cuore dell'area con alta pressione c'è caldo e secco persistente. Ma per ogni sistema ad alta pressione, se ne genera uno vicino con bassa pressione che risucchia umidità. Più l'aria è calda, più vapore acqueo può contenere. Più le differenze tra alta e bassa pressione sono forti, più l'aria è turbolenta e il vento violento. Di conseguenza e creano moti convettivi forti che sono in grado di far viaggiare violentemente in senso verticale le piccole gocce di umidità, che nel loro movimento si ricoprono di ghiaccio. Se L'atmosfera è molto energetica è in grado di tenere in aria chicchi di grandine anche di grosse dimensioni prima di farli precipitare al suolo.
Di recente sono stato in Sicilia che purtroppo è flagellata da nuovi incendi. Davvero sono tutti dolosi? Perché?
Sulle cause degli incendi naturalmente bisogna aspettare le indagini, che però spesso non sono conclusive. In generale il tasso di incendi dolosi tra quelli con cause note in Sicilia mi sembra si aggiri sul 75%, molto più alto che in altre regioni. In teoria la legge prescrive che in un’area percorsa da incendio non si possono realizzare attività di uso del suolo e tantomeno edilizie per un buon numero di anni. In pratica però la messa in atto di questa norma dipende dall'attività dei comuni che devono acquisire i perimetri degli incendi e pubblicarli nell'albo Pretorio, ma spesso sono inadempienti.
Comunque, con le temperature previste per questa settimana la vegetazione raggiunge un grado di secchezza tale da far propagare rapidamente qualsiasi scintilla, dolosa o colposa.
Dopo la Sicilia ho visitato la Sardegna ed è giusto riportare le parole di Sergio Cossu riguardo agli incendi di questi giorni.
Sergio Cossu ha studiato sviluppo locale sostenibile presso Università di Sassari, è uno dei naturisti più famosi in Italia, lui è l’emblema della Sardegna.
Non è tempo di piangere, di lamentarsi, di commiserarsi, di cercare alibi o giustificazioni. È giunto il tempo di ribellarsi, di dire basta, di sottrarsi, di disobbedire per obbedire a noi stessi e alla nostra Natura, di dimostrare orgoglio, di difendere la dignità, di tirare fuori il coraggio, di alzare la voce. Non è tempo di cercare falsi incendiari o pirati venuti da chi sa dove. È giunto il tempo di buttare a mare gli incapaci, i cialtroni, i furbi, i disonesti, i millantatori, i ladri, gli impostori, quelli senza merito e senza competenze, gli indegni e quelli senza vergogna, gli amici degli amici, i raccomandati, i corrotti, gli ignavi, i privilegiati, i mediocri disposti a vendersi l'anima per quattro soldi, i mercenari, i servili, i bugiardi, gli incantatori, tutti quelli che la Sardegna la bruciano ogni giorno, la umiliano e la mortificano con la loro arroganza, la prepotenza, l'impunità e una devastante volgarità. A mare tutti, accompagnati dal vento forte d'Occidente. Non è tempo di piangere e non è tempo di rabbia. Per la Sardegna è tempo di Felicità.
La Sardegna brucia perché noi sardi da tanto tempo non abbiamo un progetto per questa splendida isola, un progetto che sia coerente con la sua splendida Natura, credibile, sostenibile ed entusiasmante. Ci manca il coraggio e la determinazione, deleghiamo, siamo spesso passivi, rassegnati. Anche il fuoco lo abbiamo delegato, nell'illusione che sia un problema di pochi folli piromani. La follia è di tutti noi che abbiamo rinunciato a un Sogno per questa terra e non siamo capaci di custodire la sua struggente Bellezza. Senza un Sogno collettivo saremmo sempre sconfitti, perdenti. E mentire a noi stessi non serve, significa dare fuoco al nostro presente e futuro, essere tutti piromani e perdere la dignità ...
Un abbraccio doloroso al Montiferru, sempre vicino al mio cuore ❤