La mia storia
Inviato: 25/04/2020, 17:34
Salve,
sperando questa sia la sezione del forum più adatta a questo post, vorrei con esso raccontarvi la mia storia e magari ottenere qualche consiglio se non semplici ma pur sempre graditi commenti.
Posso immaginare che l'utente medio di questo forum abbia una storia completamente diversa dalla mia, che magari pratichi da molto il nudismo e che la legga dal suo punto di vista: proprio per questo pregherei di cercare di immedesimarsi, per quanto possibile, per evitare magari di fraintendere certi aspetti e rispondere in modo superficiale.
All'età di circa 7 anni sono stato adottato dalla mia attuale famiglia (diventando figlio unico) spostandomi anche di parecchio come zona, quindi di fatto reiniziando tutto da zero.
Per vari motivi (genitori forse un po' troppo protettivi, carattere chiuso ecc.) non ho mai avuto molti amici ed avendo un problema agli occhi (retina assottigliata), non ho mai potuto praticare sport di squadra "fisici" come calcio o basket, perché un forte colpo in viso potrebbe lesionare gravemente la retina. Questo ovviamente mi ha privato della vita di squadra (in tanti sensi) e di tutto quello che può insegnare.
Adesso ho 27 anni e negli ultimi 5/6 anni, dopo esser comunque entrato a far parte di qualche gruppo di amici nell'ambito delle scuole superiori, ho deciso di allontanarmi da essi perché in molti casi alcuni facevano uso di droghe o abuso di alcolici, quindi attualmente ho veramente pochi amici veri (parlo di 2 o 3) con la conseguenza di essere tornato di nuovo "solo" (questo oramai da qualche anno).
Devo dire che però nel tempo mi sono abituato e ho iniziato ad apprezzare il fatto di stare da solo (non sono "depresso" e non ho mai sofferto di solitudine per intenderci), praticamente smettendo anche di cercare una ragazza o un gruppo di amici ed è forse stato questo uno degli errori.
Da un punto di vista sentimentale poi non ho mai avuto una ragazza e nemmeno dato il primo bacio, quindi è facile capire che "Federica" è stata la mia sola amica e questo probabilmente è stato un altro mio errore, perché ovviamente l'essere sempre da soli poi porta a qualche "deviazione".
Questa "deviazione" a volte mi porta ad avere pensieri e talvolta comportamenti trasgressivi o leggermente esibizionistici.
Nel mio post di presentazione ho scritto che mi sono avvicinato alla pratica del nudismo in un area naturale fluviale (che per quanto possibile frequento più o meno tutti i weekend, a parte in questo periodo), ovviamente sempre da solo però, e talvolta ammetto di essere andato anche oltre al semplice "nudismo": è proprio questo il punto della mia storia.
Il fatto di non avere sostanzialmente nessuno con cui parlarne, poi, ovviamente porta a pensare troppo e a farsi idee sbagliate.
Il mio "problema" è che non sono sicuro sul cosa voglio effettivamente fare, perché da un lato non posso non ammettere di vedere e talvolta cercare il lato erotico dello stare nudi e dall'altro, però, mi rendo conto che sia una cosa "sbagliata" e vorrei uscire da questa situazione per vivere l'esperienza nudista in modo più puro.
Le mie esperienze in spiaggia nudista (Laguna del Mort, vicino a Jesolo) hanno avuto esiti contrastanti, perché da un lato, dopo essermi abituato alla presenza di altre persone nude e dopo aver superato le paure della prima volta, sono riuscito a godermi l'esperienza senza pensieri strani, ma la presenza comunque di qualcuno che si dava ad atti più o meno espliciti o altre situazioni, mi faceva ritornare al lato erotico.
Un altro aspetto della cosa è che parlare di questo argomento con i miei genitori è veramente difficile anche perché non sono proprio di larghe vedute, soprattutto mia madre, anche se sorprendentemente sono riuscito a dirgli che ho frequentato la spiaggia nudista, seppur mentendo spudoratamente su un particolare importante. Il fatto è che pur avendo 27 anni, vivo con i miei e non ho una macchina mia, quindi non era molto semplice dire "Ciao, vado da solo alla spiaggia nudista!". Quindi mi sono inventato un gruppo di amici con cui andare. La prima volta ho detto ai miei che "abbiamo" visto dei nudisti e la seconda ho detto loro che "abbiamo" provato anche "noi" a fare i nudisti (con questo sistema ci sono andato in totale 4 volte).
Non l'hanno presa malissimo, ma il fatto di aver mentito non è una bella cosa e quando tornerò (virus permettendo) vorrei "convincerli" a più o meno approvare la mia volontà e quindi non dover più aver bisogno di mentire.
Riguardo al nudismo più in generale, non sono mai entrato in argomento, ma purtroppo in casa penso non sarà mai accettata la mia nudità totale, e devo limitarmi al poter girare al massimo in mutande e canottiera (con sguardi perplessi oltretutto).
La soluzione che mi si palesa per almeno cercare di ottenere un esperienza nudista più "pura", è quella di stare nudo molto più spesso in modo da abituarmici e soprattutto di non farlo da solo, ma dato quanto ho raccontato, non è una cosa molto semplice, soprattutto se non riesco a trovare il coraggio di parlarne chiaramente con i miei senza risatine strane e di fatto superando questo tabù.
Ho anche pensato più volte di magari partecipare a incontri naturisti o di io stesso cercare persone nudiste nella mia zona per organizzare qualcosa, ma rimane tutta una cosa "nascosta" ai miei con il rischio di non poter garantire la mia presenza o di comunque di dover trovare delle scuse per raggiungere i luoghi di incontro, magari lontani.
Un altra esperienza che volevo fare e che avevo programmato per quest'estate, era di fare una vacanza in solitaria alle Canarie, così da poter praticare il nudismo in tutta tranquillità e in modo continuativo, cosa però ovviamente saltata, almeno per quest'anno ormai.
Spero di aver dato un idea più o meno chiara della mia situazione e voglio ribadire che è molto difficile far capire solo scrivendo quello che voglio dire e che è molto facile cadere nell'estremizzazione di alcuni concetti e di dare un idea sbagliata di quello che sono.
Andrea
sperando questa sia la sezione del forum più adatta a questo post, vorrei con esso raccontarvi la mia storia e magari ottenere qualche consiglio se non semplici ma pur sempre graditi commenti.
Posso immaginare che l'utente medio di questo forum abbia una storia completamente diversa dalla mia, che magari pratichi da molto il nudismo e che la legga dal suo punto di vista: proprio per questo pregherei di cercare di immedesimarsi, per quanto possibile, per evitare magari di fraintendere certi aspetti e rispondere in modo superficiale.
All'età di circa 7 anni sono stato adottato dalla mia attuale famiglia (diventando figlio unico) spostandomi anche di parecchio come zona, quindi di fatto reiniziando tutto da zero.
Per vari motivi (genitori forse un po' troppo protettivi, carattere chiuso ecc.) non ho mai avuto molti amici ed avendo un problema agli occhi (retina assottigliata), non ho mai potuto praticare sport di squadra "fisici" come calcio o basket, perché un forte colpo in viso potrebbe lesionare gravemente la retina. Questo ovviamente mi ha privato della vita di squadra (in tanti sensi) e di tutto quello che può insegnare.
Adesso ho 27 anni e negli ultimi 5/6 anni, dopo esser comunque entrato a far parte di qualche gruppo di amici nell'ambito delle scuole superiori, ho deciso di allontanarmi da essi perché in molti casi alcuni facevano uso di droghe o abuso di alcolici, quindi attualmente ho veramente pochi amici veri (parlo di 2 o 3) con la conseguenza di essere tornato di nuovo "solo" (questo oramai da qualche anno).
Devo dire che però nel tempo mi sono abituato e ho iniziato ad apprezzare il fatto di stare da solo (non sono "depresso" e non ho mai sofferto di solitudine per intenderci), praticamente smettendo anche di cercare una ragazza o un gruppo di amici ed è forse stato questo uno degli errori.
Da un punto di vista sentimentale poi non ho mai avuto una ragazza e nemmeno dato il primo bacio, quindi è facile capire che "Federica" è stata la mia sola amica e questo probabilmente è stato un altro mio errore, perché ovviamente l'essere sempre da soli poi porta a qualche "deviazione".
Questa "deviazione" a volte mi porta ad avere pensieri e talvolta comportamenti trasgressivi o leggermente esibizionistici.
Nel mio post di presentazione ho scritto che mi sono avvicinato alla pratica del nudismo in un area naturale fluviale (che per quanto possibile frequento più o meno tutti i weekend, a parte in questo periodo), ovviamente sempre da solo però, e talvolta ammetto di essere andato anche oltre al semplice "nudismo": è proprio questo il punto della mia storia.
Il fatto di non avere sostanzialmente nessuno con cui parlarne, poi, ovviamente porta a pensare troppo e a farsi idee sbagliate.
Il mio "problema" è che non sono sicuro sul cosa voglio effettivamente fare, perché da un lato non posso non ammettere di vedere e talvolta cercare il lato erotico dello stare nudi e dall'altro, però, mi rendo conto che sia una cosa "sbagliata" e vorrei uscire da questa situazione per vivere l'esperienza nudista in modo più puro.
Le mie esperienze in spiaggia nudista (Laguna del Mort, vicino a Jesolo) hanno avuto esiti contrastanti, perché da un lato, dopo essermi abituato alla presenza di altre persone nude e dopo aver superato le paure della prima volta, sono riuscito a godermi l'esperienza senza pensieri strani, ma la presenza comunque di qualcuno che si dava ad atti più o meno espliciti o altre situazioni, mi faceva ritornare al lato erotico.
Un altro aspetto della cosa è che parlare di questo argomento con i miei genitori è veramente difficile anche perché non sono proprio di larghe vedute, soprattutto mia madre, anche se sorprendentemente sono riuscito a dirgli che ho frequentato la spiaggia nudista, seppur mentendo spudoratamente su un particolare importante. Il fatto è che pur avendo 27 anni, vivo con i miei e non ho una macchina mia, quindi non era molto semplice dire "Ciao, vado da solo alla spiaggia nudista!". Quindi mi sono inventato un gruppo di amici con cui andare. La prima volta ho detto ai miei che "abbiamo" visto dei nudisti e la seconda ho detto loro che "abbiamo" provato anche "noi" a fare i nudisti (con questo sistema ci sono andato in totale 4 volte).
Non l'hanno presa malissimo, ma il fatto di aver mentito non è una bella cosa e quando tornerò (virus permettendo) vorrei "convincerli" a più o meno approvare la mia volontà e quindi non dover più aver bisogno di mentire.
Riguardo al nudismo più in generale, non sono mai entrato in argomento, ma purtroppo in casa penso non sarà mai accettata la mia nudità totale, e devo limitarmi al poter girare al massimo in mutande e canottiera (con sguardi perplessi oltretutto).
La soluzione che mi si palesa per almeno cercare di ottenere un esperienza nudista più "pura", è quella di stare nudo molto più spesso in modo da abituarmici e soprattutto di non farlo da solo, ma dato quanto ho raccontato, non è una cosa molto semplice, soprattutto se non riesco a trovare il coraggio di parlarne chiaramente con i miei senza risatine strane e di fatto superando questo tabù.
Ho anche pensato più volte di magari partecipare a incontri naturisti o di io stesso cercare persone nudiste nella mia zona per organizzare qualcosa, ma rimane tutta una cosa "nascosta" ai miei con il rischio di non poter garantire la mia presenza o di comunque di dover trovare delle scuse per raggiungere i luoghi di incontro, magari lontani.
Un altra esperienza che volevo fare e che avevo programmato per quest'estate, era di fare una vacanza in solitaria alle Canarie, così da poter praticare il nudismo in tutta tranquillità e in modo continuativo, cosa però ovviamente saltata, almeno per quest'anno ormai.
Spero di aver dato un idea più o meno chiara della mia situazione e voglio ribadire che è molto difficile far capire solo scrivendo quello che voglio dire e che è molto facile cadere nell'estremizzazione di alcuni concetti e di dare un idea sbagliata di quello che sono.
Andrea