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Oscenità vista da vicino
Inviato: 28/03/2020, 11:32
da emmeicsics
Segnalo questo articolo della rivista americana Popular Nudism (1964).
L'articolo consiste in alcune scansioni delle pagine della rivista, devo quindi mettere i link alle varie pagine e non è possibile usare i traduttori automatici, mi spiace per i non inglesisti.
https://twitter.com/NaturistVintage/sta ... 08/photo/1
L'articolo cerca di definire, da un punto di vista di uno psicologo cosa sia l'oscenità, le connessioni e le differenze con la sessualità e con la nudità tipica di nudismo/naturismo.
Interessante un aneddoto relativo ad una persona con alcuni comportamenti compulsivi legati alla sfera sessuale a cui lo psichiatra che lo aveva in cura suggerì di frequentare un club naturista.
Mi piacerebbe sapere se conoscete casi simili, cioè di persone che sono state invitate a frequentare dei luoghi naturisti come cura per risolvere delle difficoltà di tipo psicologico.
ciao
Massimo
Re: Oscenità vista da vicino
Inviato: 28/03/2020, 23:29
da Enrico Amoroso
Io non ho mai sentito di psicologi che consigliano il nudismo come cura in compenso a volte, praticando naturismo, ho visto strane persone che avrebbero avuto bisogno di andare da uno psicologo.
Re: Oscenità vista da vicino
Inviato: 29/03/2020, 8:43
da Alelid
Sono d'accordo con Enrico. Per quanto riguarda la domanda in emmeicsics, non ho mai sentito nulla di simile, ma negli ambiti della psicologia-antropologia-sociologia-pedagogia ci sono stati molti studi sul naturismo in particolare negli anni '60.
Re: Oscenità vista da vicino
Inviato: 29/03/2020, 10:43
da emmeicsics
Alelid ha scritto: ↑29/03/2020, 8:43
Sono d'accordo con Enrico. Per quanto riguarda la domanda in emmeicsics, non ho mai sentito nulla di simile, ma negli ambiti della psicologia-antropologia-sociologia-pedagogia ci sono stati molti studi sul naturismo in particolare negli anni '60.
Probabilmente il naturismo negli Stati Uniti ha avuto un impatto diverso rispetto all'Italia in quel periodo. Là i club nudisti erano probailmente centinaia, qui forse 2 o 3, là andare dallo psicologo era quasi uno status symbol, da noi una cosa per pazzi o limitata ai benestanti. La probabilità che uno psichiatra o uno psicologo avesse una conoscenza approfondita di un centro naturista in Italia era prossima allo zero, negli Stati Uniti decisamente più alta.
ciao
Massimo
Re: Oscenità vista da vicino
Inviato: 30/03/2020, 18:26
da Enrico Amoroso
emmeicsics ha scritto: ↑29/03/2020, 10:43
Probabilmente il naturismo negli Stati Uniti ha avuto un impatto diverso rispetto all'Italia in quel periodo. Là i club nudisti erano probailmente centinaia, qui forse 2 o 3, là andare dallo psicologo era quasi uno status symbol, da noi una cosa per pazzi o limitata ai benestanti. La probabilità che uno psichiatra o uno psicologo avesse una conoscenza approfondita di un centro naturista in Italia era prossima allo zero, negli Stati Uniti decisamente più alta.
ciao
Massimo
Concordo in effetti da noi chi va dallo psicologo quasi se ne vergogna o comunque evita di dirlo ben conoscendo il pensiero comune a riguardo.
In ogni caso per me il naturismo quando va tutto bene e soprattutto se praticato in luoghi autorizzati, è un bagno di serenità (per cui se fossi uno psicologo lo consiglierei) il problema è come ci si imbatte in situazioni che ti invogliano a provarlo e riuscire a scrollarsi di dosso "l'educazione alla vergogna". Quando, con gli amici dell'A.N.AB. frequentavamo Punta Ferruccio, luogo storicamente frequentato ma non autorizzato, è capitato che alcuni, trovatisi li per caso, dopo un po' hanno trovato naturale spogliarsi anche loro e questa è sicuramente una delle situazioni migliori per iniziare.