«Dare una soluzione al turismo naturista» Corriere Ravenna
Inviato: 04/05/2012, 6:01
RAVENNA
LIDO DI DANTE
«Dare una soluzione al turismo naturista»
Una guida internazionale dei servizi gay friendly e che accettano i nudisti
RAVENNA. Si riaccendono le polemiche sulla spiaggia di Lido di Dante frequentata dai naturisti italiani e stranieri, e sull’area protetta alla foce del Bevano, un chilometro di spiaggia che la Forestale ha delimitato fino alla battigia per salvaguardare la nidificazione del Fratino, un uccello a rischio di estinzione.
Dopo che nelle scorse settimane la Forestale ha multato alcuni naturisti che frequentano la spiaggia, per consuetudine a loro riservata, l’associazione Gaics-Aics, chiama in causa il sindaco Matteucci perché attui anche a Ravenna la delibera regionale del 2006 per la valorizzazione del turismo naturista, con la quale la giunta regionale stabilisce la recinzione dello spazio dedito al naturismo, con l’installazione di cartelli identificativi e dei servizi necessari. «In questo modo riteniamo che si possa evitare - afferma il portavoce dell’associazione Gianni Sebastian - alle migliaia di nudisti che frequentano Lido di Dante d’incappare in multe, molto spesso a nostro parere scaturite da eccesso di potere con vizio di legittimità da parte del Corpo forestale, e di risolvere una questione che ormai sta diventando annosa e fastidiosa». Per l’associazione una soluzione di questo tipo potrebbe essere condivisibile da tutti, dal momento «che il nudismo, come ha sentenziato la Cassazione, si può fare perché non è vietato in quelle spiagge che da anni sono frequentate da questo tipo di turismo. E la spiaggia di Lido di Dante rientra benissimo in tale eccezione». A sostegno di questa posizione ci sono anche i commercianti che già a fine marzo avevano chiesto «interventi in favore dell’area per il naturismo con una soluzione compatibile, idonea e integrata, coerente per storia e natura e con la stessa promozione che è stata fatta e attrezzata, per competere con altri paesi su questa nicchia di mercato». Non a caso l’associazione Gaycs-Aics si sta già muovendo in questa direzione, tanto che ha già contattato diversi esercenti di Lido di Dante e Lido di Classe, fra i quali l’Hotel Zeus, per poterli inserire in una guida internazionale «riconosciuta con un distintivo europeo, dei servizi commerciali che ben accettano il turista naturista e gay friendly».
http://www.corriereromagna.it/ravenna/2 ... ista%C2%BB
LIDO DI DANTE
«Dare una soluzione al turismo naturista»
Una guida internazionale dei servizi gay friendly e che accettano i nudisti
RAVENNA. Si riaccendono le polemiche sulla spiaggia di Lido di Dante frequentata dai naturisti italiani e stranieri, e sull’area protetta alla foce del Bevano, un chilometro di spiaggia che la Forestale ha delimitato fino alla battigia per salvaguardare la nidificazione del Fratino, un uccello a rischio di estinzione.
Dopo che nelle scorse settimane la Forestale ha multato alcuni naturisti che frequentano la spiaggia, per consuetudine a loro riservata, l’associazione Gaics-Aics, chiama in causa il sindaco Matteucci perché attui anche a Ravenna la delibera regionale del 2006 per la valorizzazione del turismo naturista, con la quale la giunta regionale stabilisce la recinzione dello spazio dedito al naturismo, con l’installazione di cartelli identificativi e dei servizi necessari. «In questo modo riteniamo che si possa evitare - afferma il portavoce dell’associazione Gianni Sebastian - alle migliaia di nudisti che frequentano Lido di Dante d’incappare in multe, molto spesso a nostro parere scaturite da eccesso di potere con vizio di legittimità da parte del Corpo forestale, e di risolvere una questione che ormai sta diventando annosa e fastidiosa». Per l’associazione una soluzione di questo tipo potrebbe essere condivisibile da tutti, dal momento «che il nudismo, come ha sentenziato la Cassazione, si può fare perché non è vietato in quelle spiagge che da anni sono frequentate da questo tipo di turismo. E la spiaggia di Lido di Dante rientra benissimo in tale eccezione». A sostegno di questa posizione ci sono anche i commercianti che già a fine marzo avevano chiesto «interventi in favore dell’area per il naturismo con una soluzione compatibile, idonea e integrata, coerente per storia e natura e con la stessa promozione che è stata fatta e attrezzata, per competere con altri paesi su questa nicchia di mercato». Non a caso l’associazione Gaycs-Aics si sta già muovendo in questa direzione, tanto che ha già contattato diversi esercenti di Lido di Dante e Lido di Classe, fra i quali l’Hotel Zeus, per poterli inserire in una guida internazionale «riconosciuta con un distintivo europeo, dei servizi commerciali che ben accettano il turista naturista e gay friendly».
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