Res Publica del 18/09/2018 - The Right to be Publicly Naked: A Defence of Nudism
[de Vries, B. Res Publica (2018). https://doi.org/10.1007/s11158-018-09406-z]
de Vries è un ricercatore in Scienze Politiche presso il MAX PLANCK INSTITUTE FOR THE STUDY OF RELIGIOUS AND ETHNIC DIVERSITY: http://www.mmg.mpg.de/departments/ethic ... -de-vries/
L'articolo è lungo, elaborato ed in inglese. Per motivi di tempo mi è impossibile tradurlo tutto.
Traduco solo il sommario.
Buona letturaMolte democrazie liberali hanno restrizioni legali al nudismo. Questo articolo vuole sostenere la tesi secondo cui quando la nudità in pubblico non pone a rischio la salute (fatto assai raro), tali restrizioni sono ingiuste. Per giustificare questa affermazione inizio mostrando come vi siano 2 interessi importanti legati alla libertà di essere nudi in pubblico. In primo luogo (la nudità in pubblico) promuove il benessere individuale; le attività nudiste non hanno solo un importante valore ricreativo ma, come dimostrato da recenti studi, l'esposizione a corpi nudi non idealizzati ha un impatto positivo sull'immagine che si ha del proprio corpo e, in ultima istanza, sulla quaità della propria vita. In secondo luogo la nudità in pubblico ha un valore espressivo; oltre ad essere un elemento costitutivo di diverse visioni del mondo spirituali e religiose, la nudità in pubblico è utilizzata frequentemente per protestare contro i mali sociali e politici (o percepiti come tali). Continuo poi sostenendo che le suddette motivazioni volte ad abolire le attuali leggi anti-nudismo non soccombono di fronte al fatto che qualcuno si ritiene offeso dalla nudità in pubblico. Anzi, mentre il mio obiettivo principale è quello di difendere la libertà di stare nudi in pubblico quando ciò non è una minaccia per la salute, sosterrò che gli stati dovrebbero riconoscere questa libertà come un diritto a sé stante piuttosto che tentare di includerlo come parte di diritti esistenti o salvaguardandolo semplicemente escludendo la nudità in pubblico a carattere non sessuale e non esibizionistico dalle esistenti leggi relative agli atti osceni o al disturbo della quiete pubblica.
Massimo