luzypan ha scritto:
Le notizie giunte da varie fonti sul web sostengono si tratti di due adolescenti maschi; per questo motivo ho ricordato che quando avevo 15 anni potevo fare il bagno nudo con i miei amici, e persino amiche, nel fiume, vicino a casa. Ho citato l'articolo del giornale perché oltre ad essere emblematico (razzismo sottile sottile...) ... [...]
[...] ... negli anni settanta nessuno si sarebbe sognato di scomodare le forze dell'ordine per dei ragazzi che facevano il bagno nudi.
Vogliamo parlare di questo, magari, che credo abbia più attinenza col naturismo?
Mi trovo d’accordo con il tentativo di luzypan di indirizzare la discussione verso l’aspetto da lui evidenziato.
È tuttavia un tentativo piuttosto arduo perché la notizia si presta a mescolare due aspetti che scatenano da un lato il bigottismo, e dall’altro la xenofobia ormai dilagante.
Ancora peggio!!! Ho letto alcuni commenti alla notizia riportata sulla pagina Facebook de “Il Giornale” ed è facile assistere ad una sommatoria argomentativa:
1) Gli indesiderati migranti non rispetterebbero le regole sociali di convivenza degli italici luoghi facendo un bagno rinfrescante da nudi.
2) Il tentativo di spiegare ai contestatori la normalità (... direi perfino banalità!!!) di questa naturale opzione scelta (forse il costume da bagno non è nella disponibilità di questi ragazzi), raffoza nei commenti uno stereotipo razzista che incidentalmente offende un po’ anche noi naturisti: ... se ti spogli, ... in fondo in fondo sei un po’ un selvaggio ...! E quindi via libera ai commenti sulla giungla, sugli alberi, sulle scimmie ...!
Commenti vergognosi.
Tornando in tema e recuperando lo spirito iniziale del post di Luzypan.
Fare il bagno da nudi quando si era adolescenti era un fatto abbastanza comune e veniva accettato anche laddove non lo si poteva più fare da adulti.
Effettivamente questa “zona franca” questa “età dell’innocenza” sembra essersi assottigliata se non addirittura esaurita del tutto.
I bambini, i ragazzi, gli adolescenti sembrano sempre più catalogati come “piccoli uomini” oppure “piccole donne”, stimolati ad assumere, le sembianze, gli atteggiamenti, il linguaggio, degli adulti, ... bersaglio di aspettative.
A mio avviso, l’ineluttabile avvicinamento verso una identità sessuale competitiva e forzata di questa generazione di minorenni ha fatto perdere molta leggerezza sia a loro stessi che agli adulti intorno. Probabilmente la nudità “giocosa” ed “innocente” dei ragazzi di un tempo, in questo momento è perduta, lasciando posto alla nudità finalizzata, esibizionista, autocompiaciuta, delle chat su whatsapp e o divaltre app di successo, come tutti ben sappiamo.
Aggiungo che anche le famiglie naturiste sembrano condannate a pagare il prezzo di questo strano, paradossale, conformismo.