COMUNICAZIONE AGLI UTENTI DEL FORUM

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Siamo però convinti che oggi ci siano strumenti comunicativi maggiormente efficaci e che la “storica” concezione di forum debba essere superata.

Fermo restando che A.N.ITA. resta aperta agli stimoli che giungono dai soci, crediamo che questo confronto, per non essere fine a sé stesso e per poter essere costruttivo, debba essere riportato in altri ambiti di discussione, che su richiesta andremo appositamente ad organizzare.

Vogliamo trasformare il forum in un luogo di approfondimento culturale, uno strumento di crescita associativa capace di proporre stimoli e argomenti di riflessione.

Anni di storia associativa passati attraverso il forum non andranno comunque persi. Andremo a organizzare gli “scaffali della memoria associativa” dove chi lo vorrà potrà rileggere discussioni sulle tante tematiche di cui abbiamo discusso e ci siamo confrontati.

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Legalizzare il nudo mediante autorizzazione aree?

Sezione dedicata agli aspetti legali inerenti la pratica naturista.
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capitan1cino
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Legalizzare il nudo mediante autorizzazione aree?

Messaggio da capitan1cino » 09/11/2017, 8:40

luzypan ha scritto: (...) ci sono alcuni argomenti (forse più seri) che mi stanno a cuore:
il primo che vorrei trattare riguarda la legalizzazione del nudo attraverso l'autorizzazione
di porzioni di "spiaggia naturista" in contesti già per tradizione ampiamente frequentati da naturisti.
luzypan ha scritto: (...)
In ogni caso riguardava la possibilità di rendere ufficiale e autorizzato il naturismo sulla spiaggia della Lecciona.

Non conoscevo la spiaggia ma ci sono stato tre volte nei mesi scorsi. Il posto è magnifico e credo sia uno dei pochi siti incontaminati, di tale estensione (insomma non è Guvano), che siano rimasti sulle coste italiane: spiaggia libera, dune, pinete.

In breve. Il naturismo è già tollerato e praticato alla Lecciona, specie fuori stagione. Certo ad agosto i nudi in spiaggia erano mosche bianche. Ma questo è solo un problema di "coraggio naturista"...

Ciò che temo è che questa situazione di massima libertà e tolleranza venga a meno nel momento stesso in cui si dica "qui si fa il naturismo" e questo "qui" saranno un centinaio di metri picchettati su due chilometri di spiaggia attualmente libera.

Ecco. Faccio gli scongiuri che non sia questa l'evoluzione del naturismo in Italia.
Premesso che a mio avviso la situazione ideale, e obiettivo finale, sarebbe avere una legislazione analoga a quella spagnola, dove il semplice essere nudi non e` di per se` perseguibile, anche se in alcune comunidad si sta cercando di reprimere il nudismo mediante legislazioni ad hoc, credo che sia giusto continuare a chiedere delle aree dedicate alla pratica naturista.
Credo sia giusto perche' la recente depenalizzazione dell'art C.P. 726 espone chi pratica naturismo in aree non autorizzate al rischio di multe salatissime, a mio avviso spropositate oltre che ingiuste. Concordo che il richiedere una specifica area automaticamente esclude quelle circostanti, non e' pero' detto che le aree naturiste debbano essere sempre dei fazzoletti di 400-500 metri di spiaggia, ma potrebbero estendersi anche per qualche chilometro, andando magari coprire interamente le aree gia' attualmente frequentate dai naturisti. Tu stesso affermi che ci sono naturisti alla Lecciona specie fuori stagione ... se fosse autorizzata i naturisti potrebbero frequentarla anche in alta stagione.
Tutto questo in attesa che si possa un giorno escludere completamente la persecuzione della semplice nudita' come atto contrario alla pubblica decenza (oggi e' lasciato alla interpretazione della situazione), concentrandosi a perseguire COSA si sta facendo piuttosto che sul COME si e' vestiti o svestiti.
Alessandro
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luzypan
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Messaggio da luzypan » 11/11/2017, 20:46

Una spiaggia libera, per tradizione frequentata da naturisti, che si estende per un paio di chilometri (lecciona e simili) permette la redistribuzione della frequentazione naturista e tessile secondo forme di civiltà che non dovrebbero andare perdute ma incentivate. In due parole: c'è spazio per tutti.

La bellezza della Lecciona e di altri luoghi analoghi sta nella convivenza pacifica tra chi si denuda e chi no; chi lo fa parzialmente, chi lo fa per fare il bagno, chi per prendere il sole, etc...

Se il naturismo diventa militarizzazione di zone e comportamenti ci tiriamo la zappa sui piedi. E' un controsenso naturista (filosofia) a mio parere. Inoltre non credo andranno mai a multare qualcuno perché sta nudo alla Lecciona. In ogni caso le sentenze parlano chiaro. Questo secondo me è il percorso corretto per ottenere la liberalizzazione del nudo come abbiamo ottenuto quella per il topless, cioè dopo decenni di pratica ai sensi della legge "non autorizzata".
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Messaggio da nudomark » 11/11/2017, 21:14

Lecciona naturista?
Forse evitando i preservativi e i fazzolettini usati...
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sergino
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Messaggio da sergino » 11/11/2017, 21:56

Bella provocazione Marco....
comunque concordo con Luzypan e la legge sul naturismo dell'Emilia Romagna (solo per fare un esempio) è servita negli scorsi anni per cercare di eliminare i naturisti dalla spiaggia della Bassona e comunque a togliere ogni possibilità di autorizzazione. Ogni legge per essere attuata a bisogno che vi sia un forte e coeso movimento altrimenti fra lacci e lacciuoli il cavillo lo lo trovano sempre per poter negare i diritti, sopratutto se si voglio accontentare falsi moralisti e benpensanti (come quella parlamentare che andando al family day incinta dello spirito santo a rivendicare la famiglia monogama e indissoluta).
Il naturismo dovrebbe essere espressione di libertà e rispetto e come tale andrebbe vissuto non in recinti ma in ambiti nei quali consapevolmente ogni persona abbia la possibilità di accedervi ed è per questo che A.N.ITA. sostiene e ricerca comunque la possibilità di far istituire nuove spiagge libere e si impegna a sostenere i malcapitati che dovessero incappare in qualche solerte funzionario che dovesse mettere in pratica la famigerata legge sulla depenalizzazione del 726 certa che se sovesse arrivare a conclusione l'iter del ricorso, questo sarebbe sostanzialmente a favore di chi pratica il sano naturismo!
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capitan1cino
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Messaggio da capitan1cino » 12/11/2017, 16:17

Invito a mantenere gli interventi aderenti all'argomento di discussione :)
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Messaggio da barcala74 » 16/11/2017, 13:11

L'ipotesi di aver più spiagge autorizzate penso faccia piacere a tutti coloro che praticano un sano naturismo, ma a mio avviso il nostro obbiettivo principe è quello di ottenere un cambiamento direttamente sulle leggi che ad ora puniscono duramente il mondo naturista.
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Messaggio da luzypan » 21/03/2018, 11:09

capitan1cino ha scritto: Concordo che il richiedere una specifica area automaticamente esclude quelle circostanti, non e' pero' detto che le aree naturiste debbano essere sempre dei fazzoletti di 400-500 metri di spiaggia, ma potrebbero estendersi anche per qualche chilometro, andando magari coprire interamente le aree gia' attualmente frequentate dai naturisti. Tu stesso affermi che ci sono naturisti alla Lecciona specie fuori stagione ... se fosse autorizzata i naturisti potrebbero frequentarla anche in alta stagione.

Vito che la stagione è alle porte anche se il freddo insiste - ma se c'è il sole si parte comunque - riprendo lo spunto per ribadire un concetto al quale tengo molto.

Autorizzare un chilometro di spiaggia (utopia?) in qualche luogo italiano significa (per quanto io riesca a capirne di autorizzazioni naturiste) imporre il nudo integrale a chi staziona in quella spiaggia; poi, chiaramente, la battigia è percorribile da tutti, quindi io posso passare anche con un camicione bianco, ma se mi fermo in bikini o monokini tra i nudisti sicuramente suscito fastidio generalizzato nei presenti.

Ecco, questa cosa secondo me NON è favorevole al naturismo, specie in Italia.

In un vecchio libro sul nudismo/naturismo (Claudio Ranieri, SEA, 1968) si faceva riferimento ai campi nudisti come "lager", cercando poi di sdrammatizzare la provocazione (tale era) sostenendo che al suo interno la gente era felice...

Usciamo da questa impasse. Il miglior modo per fare nudismo è praticarlo in libertà in spiagge ove è consentito ossia tollerato (ad es. Lecciona, laguna del mort, capocotta mi dicono). L'obbligatorietà è un danno e ci riporta ai regimi proibizionisti che appunto proibiscono la nudità, anche parziale quando ritenuta scandalosamente marcata.

Ma è praticamente nuda! Disse una signora da un lettino dei bagni xyz nei pressi di Viareggio.
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Messaggio da capitan1cino » 21/03/2018, 19:03

Considerata l'italiota abitudine di normare tutto credo che il riconoscimento di spiagge possa comunque giovare.
Non confonderei i campi nudisti (aree private aperte al pubblico, a volte nemmeno aperte al pubblico) da aree pubbliche regolamentate. Sono due cose completamente distinte e come tali andrebbero trattate.
Mi sembra che il problema che sollevi non sussista, visto che mi è già capitato di incontrate persone più o meno vestite in aree autorizzate senza che nessuno disapprovasse purché fosse chiaro il motivo della presenza (es. compagno/a tessile, condizioni meteo) e atteggiamento/intenzioni (naturalezza e rilassatezza). Riassumendo già oggi su una spiaggia naturista l'abito (o non abito) non fa il monaco, è il resto che conta.
Va infine considerata la legislazione vigente. Siamo in Italia, lnon in Spagna. Vedremo come andranno i ricorsi in atto ma credo ci vorranno anni... (altra italiota abitudine) e comunque non fanno giurisprudenza indipendente dall'esito (anche se un esito favorevole è sicuramente auspicabile e di valore).
Alessandro
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Alelid
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Messaggio da Alelid » 21/03/2018, 23:58

Non abbiamo mai visto nessuno obbligato a stare nudo (poi chi sarebbe ad obbligarlo?) in nessuna spiaggia appositamente indicata come naturista né in Italia né all'estero. Al massimo, nel quartiere naturista di Vera Playa, ci è successo che il bagnino abbia detto che si deve stare nudi intorno alla piscina quando eravamo avvolti nell'asciugamano in un giorno ventoso, ma poi lasciava correre a volte con chi aveva il costume. Di fatto, le spiagge e i centri naturisti sono posti in cui si può stare ANCHE nudi, perché c'è sempre qualcuno che indossa qualcosa. I motivi sono i più vari e sicuramente legittimi, però a volte è curioso che qualcuno faccia centinaia di km per andare in uno dei pochi posti dove si può stare nudi e poi non goda quanto più posssibile di questa possibilità.
Invece è vero il contrario, se in Italia superi di qualche metro il cartello che delimita la spiaggia naturista c'è subito qualcuno che ti fa notare che lì si sta vestiti, mentre molti stanno in costume nei pochi spazi naturisti senza nessun imbarazzo.
E' evidente che la condizione ideale sarebbe quella in cui ciascuno sta come crede, in spiaggia ma, perchè no, anche altrove, in palestra, a fare sport, nel tempo libero e non. Però anche la Spagna, del resto mitizzata ben al di là della realtà, sta rapidamente tornando indietro e molti Comuni vietano esplicitamente il naturismo.
Infine, da un punto di vista legale, in Italia non ci sono spiagge in cui il naturismo è "tollerato": ci sono quelle autorizzate e quelle, come a Bibbona, in cui si prendono multe. Magari raramente, ma si prendono. Quindi ben vengano gli sforzi per avere più spiagge autorizzate e per cercare di modificare le leggi.
Alessandro e Lidia
luzypan
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Messaggio da luzypan » 22/03/2018, 0:27

Non sono così pessimista sull'evoluzione delle "italiote abitudini" nel guardare al nudo, specie in spiaggia naturista, come a un atto contro la decenza e la morale pubblica.

Ci sono tante spiagge naturiste non autorizzate dove questa rilassatezza è già di casa. E dove a nessuno verrebbe in mente di chiamare i vigili per multare un nudista. Che poi queste spiagge vengano pure autorizzate mantenendo inalterato il normale equilibrio già sviluppatosi, ben venga!

Sappiamo di fatto, inutile negarlo, che l'autorizzazione di aree naturiste non risolve il problema dei guardoni. Sappiamo di fatto che le spiagge libere a frequentazione naturista soffrono di questa problematica tanto più si fanno nicchie per nudisti; mentre per esperienza la presenza di tessili o di nudisti occasionali, tra i naturisti, crea un ambiente misto in cui la "scopofilia" (questo il termine corretto) viene contrastata senza scomporsi più di tanto, quasi per natura stessa della libertà che si respira...

Ora se la chiamata delle forze dell'ordine è determinata dalla percezione della scandalosità di un nudo o di qualcuno che si apposta (scopofilo) per scrutare la nudità altrui, è fatto increscioso tutto da discutere.

Sta di fatto che il rischio (e questo proprio per le abitudini italiote di cui sopra) è di finire autorizzati al nudo con un sacco di guardoni che rompono l'anima tanto quanto prima.

Infatti in Italia il comune senso del pudore fa sì che sia più facile multare 5 bagnanti nudisti in area notoriamente naturista piuttosto che 5 scopofili che si masturbano dietro a un cespuglio.

Lo sapete perchè siete italiani come me: il male è visto in chi si espone. Esattamente come nei casi di violenza a una donna, in cui ancora oggi sentiamo discutere del suo abbigliamento...
Ultima modifica di luzypan il 22/03/2018, 0:43, modificato 1 volta in totale.
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