COMUNICAZIONE AGLI UTENTI DEL FORUM

Il forum è stato per molti anni uno strumento di partecipazione e dibattito, che ha svolto un ruolo di testimonianza, raccogliendo contributi interessanti da parte di soci e simpatizzanti. Di questo dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alle discussioni e in particolare i moderatori che negli anni hanno contributo a mantenere vivo questo luogo di incontro virtuale.

Siamo però convinti che oggi ci siano strumenti comunicativi maggiormente efficaci e che la “storica” concezione di forum debba essere superata.

Fermo restando che A.N.ITA. resta aperta agli stimoli che giungono dai soci, crediamo che questo confronto, per non essere fine a sé stesso e per poter essere costruttivo, debba essere riportato in altri ambiti di discussione, che su richiesta andremo appositamente ad organizzare.

Vogliamo trasformare il forum in un luogo di approfondimento culturale, uno strumento di crescita associativa capace di proporre stimoli e argomenti di riflessione.

Anni di storia associativa passati attraverso il forum non andranno comunque persi. Andremo a organizzare gli “scaffali della memoria associativa” dove chi lo vorrà potrà rileggere discussioni sulle tante tematiche di cui abbiamo discusso e ci siamo confrontati.

Ti invitiamo a visitare le “Piazze d’Arcadia”, il nuovo luogo di incontro del pensiero Naturista: https://www.italianaturista.it/piazze-di-arcadia

Marina di Bibbona Sanzioni art 726 a 5 bagnanti

Sezione dedicata agli aspetti legali inerenti la pratica naturista.
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Alelid
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Messaggio da Alelid » 04/04/2018, 23:30

luzypan ha scritto:Quanto mai necessaria è una nuova sentenza della cassazione che a distanza di quasi venti anni dalla 3557 stabilisca con più chiarezza quali siano le spiagge e/o siti naturali in cui poter praticare il nudismo.

Potenzialmente naturiste (dunque aperte alla pratica nudista) dovrebbero essere tutte le spiagge libere sul territorio italiano che non siano direttamente a vista da strade, sentieri, pubbliche piazze e centri abitati; o per meglio dire, potenzialmente naturista deve essere ogni sito naturale che abbia i suddetti requisiti di riservatezza, dai monti al mare, passando per fiumi e laghi; il che significa centinaia di migliaia di potenziali luoghi naturisti in cui poter praticare il nudismo.
A mio avviso, più che stabilire dove si possa stare nudi, una norma, sentenza, o quel che sia dovrebbe stabilire che la nudità naturista non ricade tra i casi degli atti contrari alla pubblica decenza. Questo eviterebbe ogni questione di visibilità, vicinanza ecc.
Qualcuno potrebbe ritenere che una norma così sarebbe troppo estensiva, però ricordo che in Spagna, anche se la legge non lo vieta, è ugualmente rarissimo trovare naturisti nelle spiagge urbane e in genere al di fuori delle (numerosissime) spiagge segnalate come naturiste
Alessandro e Lidia
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Re Artú
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Messaggio da Re Artú » 28/05/2018, 7:34

Nudisti, processo a luglio tra i testimoni due sindaci
http://m.iltirreno.gelocal.it/cecina/cr ... hfticrea-1
Giuseppe
"Il miglior fare è il non fare" (Masanobu Fukuoka)
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giampi
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Messaggio da giampi » 28/05/2018, 8:08

Grazie per averci segnalato l'articolo.
C'è una "piccola" imprecisione, ma il senso c'è tutto. Non è che i Sindaci sono stati citati come testi, semmai sarà il Giudice che lo farà. I due Sindaci, così come un loro predecessore, sono citati nelle memorie che come A.N.ITA abbiamo presentato per dimostrare che quella spiaggia è storicamente frequentata da Naturisti. I testimoni che abbiamo presentato sono i 12 Naturisti che ci hanno scritto dandoci la disponibilità a testimoniare e che ringrazio ancora una volta. Poi sarà il Giudice che deciderà se e chi chiamare, compresi eventualmente i Sindaci.
A luglio comunque dovrebbe essere un'udienza interlocutoria. Vi terremo informati
giampi
Giampietro Tentori - Presidente A.N.ITA.
fambros
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Messaggio da fambros » 28/05/2018, 12:23

:D BENISSIMO :D
Ciurma del Ticino
fabio32
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Messaggio da fabio32 » 30/05/2018, 11:07

Alelid ha scritto:
luzypan ha scritto:A mio avviso, più che stabilire dove si possa stare nudi, una norma, sentenza, o quel che sia dovrebbe stabilire che la nudità naturista non ricade tra i casi degli atti contrari alla pubblica decenza.
Una sentenza non basta perchè per quanto possa essere autorevole gli altri magistrati non sono obbligati ad attenervisi, ognuno può fare come crede.
Ad esempio: oggi può benissimo essere pubblicata una sentenza di un giudice che assolve un bagnante che stava nudo su una spiaggia abitualmente frequentata da naturisti, domani nessuno vieta ad un altro giudice di condannare per un altro caso del tutto identico.
Il problema sarà risolto solo quando ci sarà una precisa norma di legge, corredata da regolamenti locali, che stabilisca con precisione i luoghi in cui è consentito stare nudi.
Io rimango anche dell'idea (che molti non condividono, ma la mia resta così) che sulle spiagge naturiste finalmente autorizzate la nudità totale dovrebbe anche essere obbligatoria: solo così si possono evitare maniaci e guardoni. Ovviamente chi preferisce il costume non potrebbe lamentarsi, disponendo di molte altre spiagge.
luzypan
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Messaggio da luzypan » 30/05/2018, 13:08

In breve per non inquinare il thread:
una sentenza storica come la 3557 influisce sul sentire collettivo di magistrati e forze dell'ordine. Dunque se il concetto introdotto è che il nudismo naturista è lecito in zone abitualmente frequentate da naturisti questa idea "dilagherà" nella misura in cui noi nudisti e naturisti ci daremo da fare per farlla "dilagare".

Con il topless è andata così. Con il nudo integrale no perché ci sono state resistenze di tipo ideologico (politico/sociale) e religioso (sessuofobia/nudofobia); e queste stesse resistenze hanno colpito gli stessi naturisti/nudisti nel loro sentirsi liberi.

Chiudersi in spiagge autorizzate. Bene. Ne riparleremo. Io comunque sono convinto che le multe di Bibbona verranno annullate, proprio perché tanto più quei concetti libertari e progressisti espressi nella 3557 verranno divulgati tanto più faremo passi verso una verà libertà.

Non ci sono spiagge autorizzate per il topless. Non voglio spiagge autorizzate per il nudo integrale.
Ma vorrei che i nudisti e naturisti credessero nella 3557 invece di far notare che non ha valore e il magistrato puritano e sessuofobo può bellamente ignorarla!

ps
ho aggiunto un paio di virgolette al termine "dilagare" perché forse non si intendeva l'amara ironia che volevo sottolineare (dilagare v. intr. b. fig. Diffondersi largamente e rapidamente, detto soprattutto di costumi e comportamenti sociali negativi); e quando sostengo che i naturisti/nudisti "non si sentono liberi" non mi riferisco alle poche migliaia di eletti ma ai milioni di potenziali nudisti italiani che se ne stanno nascosti, impauriti come lepri cacciate, nell'attesa di tempi migliori.
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Alelid
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Messaggio da Alelid » 30/05/2018, 19:01

fabio32 ha scritto: Una sentenza non basta perchè per quanto possa essere autorevole gli altri magistrati non sono obbligati ad attenervisi, ognuno può fare come crede.
Ad esempio: oggi può benissimo essere pubblicata una sentenza di un giudice che assolve un bagnante che stava nudo su una spiaggia abitualmente frequentata da naturisti, domani nessuno vieta ad un altro giudice di condannare per un altro caso del tutto identico.
Sono d'accordo con te, non siamo in un sistema giuridico anglosassone basato sulla common law e quindi le sentenze di un giudice non sono vincolanti per i casi successivi. Non sono un esperto ma credo che comunque una sentenza emanata dalla Corte di Cassazione abbia un notevole peso nell'orientare le sentenze successive. Invece, ad esempio, l'eventuale assoluzione dei bagnanti di Bibbona decisa da un "semplice" Giudice di pace potrebbe non essere determinante in futuro, anche se comunque sarebbe importante per indicare una linea di continuità nella giurisprudenza, sopratutto dopo il passaggio da reato penale a reato amministrativo.
Visto che attualmente si tratta di un reato amministrativo non so neppure se potrebbe essere esaminato in Corte di Cassazione o se invece dovrebbe essere invece pertinenza del Consiglio di Stato.
fabio32 ha scritto: Io rimango anche dell'idea (che molti non condividono, ma la mia resta così) che sulle spiagge naturiste finalmente autorizzate la nudità totale dovrebbe anche essere obbligatoria: solo così si possono evitare maniaci e guardoni. Ovviamente chi preferisce il costume non potrebbe lamentarsi, disponendo di molte altre spiagge.
Sul fatto invece che la nudità obbligatoria ci libererebbe dai molestatori non sono d'accordo, visto che solitamente non si fanno problemi a stare nudi anche loro.
Ultima modifica di Alelid il 30/05/2018, 23:38, modificato 1 volta in totale.
Alessandro e Lidia
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sergino
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Messaggio da sergino » 30/05/2018, 21:11

Una eventuale sentenza positiva del giudice di pace di Bibbona potrebbe comunque contribuire alla risoluzione positiva di altre vertenza in altri luoghi comunemente frequentati da naturisti. Certamente avvallerebbe il naturismo in quella spiaggia.

Voglio comunque ricordare ai detrattori delle spiagge autorizzate, che A.N.ITA. non si è mai sottratta a sostenere l'esistenza delle spiagge cosiddette libere, tutt'altro, essendo promotrice di incontri anche in luoghi non autorizzati e sostenitrice, ad esempio,di piccole oasi come la spiaggia del Secchiello sul Trebbia, frequenta da anni da centinaia di persone, spiaggia non autorizzata, ma che anche grazie ai contatti con le amministrazioni locali di fatto riconosciuta e rispettata.
Poi mi si dovrebbe spiegare perchè le spiagge autorizzate dovrebbero essere dei recinti entro i quali chiudere i naturisti. Al nido dell'Aquila i 500 metri di costa dedicati ai naturisti, mi sembrano un bellissimo esempio di libertà e non vedo barriere e recinti entro cui sono rinchiusi i naturisti che la frequentano...
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Messaggio da cescoballa » 31/05/2018, 11:54

Quanto scritto da Sergio non fa una piega e lo sottoscrivo in toto!
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luzypan
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Messaggio da luzypan » 31/05/2018, 12:05

Il punto cari amici non è credere o non credere nelle spiagge autorizzate come via per un naturismo sanificato dai soliti importuni in cerca di sesso, o come siti naturisti dove le donne si possano spogliare libermente senza sentirsi divorate dagli occhi del vicino maschio allupato. Di queste tensioni piscologiche da spiaggia nudista ne abbiamo parlato in altri thread.

Qui a me interessava ribadire la validità delle sentenze come la 3557. Cosa che invece leggendo anche inudisti mi sembra veramente di notare la presenza di naturisti che "godono" a distruggerne il valore.

Forse dovremmo chiedere il parere a un legale che ci dia oltre alla valutazione oggettiva sul piano giuridico una visione sociologica dell'impatto di quelle sentenze sulla società italiana di questo inizio secolo; cosa che ho abbozzato io, quest'ultima, sottolineando che se nessuno crede alle sentenze che ci danno libertà, per dio, ripeto, il problema allora è nostro e non dei nudofobici.
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