COMUNICAZIONE AGLI UTENTI DEL FORUM
Il forum è stato per molti anni uno strumento di partecipazione e dibattito, che ha svolto un ruolo di testimonianza, raccogliendo contributi interessanti da parte di soci e simpatizzanti. Di questo dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alle discussioni e in particolare i moderatori che negli anni hanno contributo a mantenere vivo questo luogo di incontro virtuale.
Siamo però convinti che oggi ci siano strumenti comunicativi maggiormente efficaci e che la “storica” concezione di forum debba essere superata.
Fermo restando che A.N.ITA. resta aperta agli stimoli che giungono dai soci, crediamo che questo confronto, per non essere fine a sé stesso e per poter essere costruttivo, debba essere riportato in altri ambiti di discussione, che su richiesta andremo appositamente ad organizzare.
Vogliamo trasformare il forum in un luogo di approfondimento culturale, uno strumento di crescita associativa capace di proporre stimoli e argomenti di riflessione.
Anni di storia associativa passati attraverso il forum non andranno comunque persi. Andremo a organizzare gli “scaffali della memoria associativa” dove chi lo vorrà potrà rileggere discussioni sulle tante tematiche di cui abbiamo discusso e ci siamo confrontati.
Ti invitiamo a visitare le “Piazze d’Arcadia”, il nuovo luogo di incontro del pensiero Naturista: https://www.italianaturista.it/piazze-di-arcadia
Il forum è stato per molti anni uno strumento di partecipazione e dibattito, che ha svolto un ruolo di testimonianza, raccogliendo contributi interessanti da parte di soci e simpatizzanti. Di questo dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alle discussioni e in particolare i moderatori che negli anni hanno contributo a mantenere vivo questo luogo di incontro virtuale.
Siamo però convinti che oggi ci siano strumenti comunicativi maggiormente efficaci e che la “storica” concezione di forum debba essere superata.
Fermo restando che A.N.ITA. resta aperta agli stimoli che giungono dai soci, crediamo che questo confronto, per non essere fine a sé stesso e per poter essere costruttivo, debba essere riportato in altri ambiti di discussione, che su richiesta andremo appositamente ad organizzare.
Vogliamo trasformare il forum in un luogo di approfondimento culturale, uno strumento di crescita associativa capace di proporre stimoli e argomenti di riflessione.
Anni di storia associativa passati attraverso il forum non andranno comunque persi. Andremo a organizzare gli “scaffali della memoria associativa” dove chi lo vorrà potrà rileggere discussioni sulle tante tematiche di cui abbiamo discusso e ci siamo confrontati.
Ti invitiamo a visitare le “Piazze d’Arcadia”, il nuovo luogo di incontro del pensiero Naturista: https://www.italianaturista.it/piazze-di-arcadia
Zyrquel
Zyrquel
Ciao a tutti,
ho 26 anni, sono di Roma e da qualche anno con la mia fidanzata frequentiamo la spiaggia delle sabbie nere di Santa Severa. In passato ho visitato anche le spiagge di Capocotta e Focene, ma ne sono rimasto molto deluso per l'ambiente molto poco "tranquillo". Quest'anno abbiamo visitato anche la spiaggia della riserva del WWF di Capalbio e contiamo di andare a vedere anche i 100 gradini di Gaeta.
Non mi definisco naturista in senso vero e proprio perché molti degli ideali e princìpi di questa filosofia non mi appartengono.
Iscrivendomi a questo forum spero di contribuire all'edificazione di un ambiente sano ed equilibrato sulle nostre spiagge.
Un saluto a tutti.
ho 26 anni, sono di Roma e da qualche anno con la mia fidanzata frequentiamo la spiaggia delle sabbie nere di Santa Severa. In passato ho visitato anche le spiagge di Capocotta e Focene, ma ne sono rimasto molto deluso per l'ambiente molto poco "tranquillo". Quest'anno abbiamo visitato anche la spiaggia della riserva del WWF di Capalbio e contiamo di andare a vedere anche i 100 gradini di Gaeta.
Non mi definisco naturista in senso vero e proprio perché molti degli ideali e princìpi di questa filosofia non mi appartengono.
Iscrivendomi a questo forum spero di contribuire all'edificazione di un ambiente sano ed equilibrato sulle nostre spiagge.
Un saluto a tutti.
Bentrovato e benvenuto su questo forum.
Se frequenti Santa Severa allora avrai sicuramente notato la presenza UNAIT.
Stefano Morra
Presidente U.N.A.IT.
Presidente U.N.A.IT.
Sì, ho visto che spesso la spiaggia è piacevolmente presidiata, e devo dire che è sempre garanzia di un ambiente sano e sereno
- sergino
- Messaggi: 2818
- Iscritto il: 04/02/2012, 15:02
- Località: Caprino Bergamasco, sono un componente del Consiglio Direttivo di A.N.ITA.
- Contatta:
Benvenuto utente dall'impronunciabile nik... se ci scambiassimo un nome sarebbe molto più semplice comunicare e memorizzare... purtroppo, anche per la distanza, non frequento le spiagge laziali, al massimo arrivo a quella di Marina di Alberese...
Sergio
Sergio
Sergio
Direttivo A.N.ITA.
Direttivo A.N.ITA.
- Enrico Amoroso
- Messaggi: 291
- Iscritto il: 19/01/2020, 3:00
- Contatta:
Benvenuto anche se resto un po' curioso di sapere quali cose della filosofia naturista non condividi e perché.
Iscritto A.N.AB.
Una pagina che mi piace: https://www.facebook.com/Ripuliamo-spia ... 002200079/
Gli adulti son solo bambini cresciuti male.
La normalità è la forma di pazzia più diffusa sul pianeta.
Una pagina che mi piace: https://www.facebook.com/Ripuliamo-spia ... 002200079/
Gli adulti son solo bambini cresciuti male.
La normalità è la forma di pazzia più diffusa sul pianeta.
Zyrquel io frequento le spiagge ovunque e sono stato a Gaeta 15 giorni fa e te la consiglio.
-
- Messaggi: 155
- Iscritto il: 22/07/2020, 11:59
- Località: Vivo tra i boschi, i borghi e le montagne della Valle D'Aosta.
Benvenuto Zyrquel, sono sempre contento di sapere che la consapevolezza nei confronti del proprio corpo ha un futuro ...
Matteo
Ciao Enrico, grazie per il tuo interessamento!Enrico Amoroso ha scritto: ↑14/06/2021, 22:31 Benvenuto anche se resto un po' curioso di sapere quali cose della filosofia naturista non condividi e perché.
Ci sono vari elementi che non condivido della filosofia naturista, ma non escludo che alcuni siano causati da un'errata comprensione del naturismo stesso. Premetto anche che sono cristiano, ed i principali punti di distacco penso siano dovuti proprio a questo.
Cerco di riassumere il tutto in due punti fondamentali per evitare di dilungarmi troppo.
1. Sia il Campanini che l'Autiero, autori delle voci "pudore" dei maggiori dizionari teologici cattolici riconducono la condanna morale del naturismo non tanto alla pratica della nudità pubblica, di cui anzi non fanno menzione, quanto invece al fatto che questa filosofia si baserebbe sull'idea dell'uomo come totalmente inserito nella natura, negando il "surplus" della cultura. Cioè, quello che viene accusato al naturismo da questi autori è la negazione del fatto che l'uomo non sia solo succube della natura ed in essa inserito, ma anche (e forse soprattutto) dominatore di essa (si veda Gen 2).
2. Avendo affrontato nel corso dei miei studi universitari anche la storia antica e medievale, dove la nudità era molto meno demonizzata di oggi, sono pienamente convinto (e su questo concorde con la filosofia naturista) che la nudità non abbia nulla di intrinsecamente malvagio, MA (e qui c'è il distacco) non credo che sia un vero e proprio valore da affermare, cioè: ad esempio, al mare il bagno nudi mi sembra la cosa più logica da fare, come anche prendere il sole senza vestiti; anche nella sauna è la cosa più igienica, ma a parte la disinvoltura e l'assenza di demonizzazione del corpo (valori propri anche e soprattutto del cristianesimo, specialmente nelle controversie contro il dualismo manicheo dei primi secoli), non vedo nella nudità in sé (sia pubblica che privata) un valore affermabile in assoluto. Ripeto: condivido l'assenza di demonizzazione della nudità e del corpo e la promozione della nudità per motivi pratici e, perché no, anche il valore semantico che la nudità può assumere in alcuni contesti (ad es. nel battesimo cristiano), ma non penso che questo valore sia da attribuire alla nudità in sé.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro e sintetico, e rimango comunque disponibile per ulteriori chiarimenti
- cescoballa
- Messaggi: 2505
- Iscritto il: 14/01/2012, 17:48
- Località: Cesano Boscone(MI)
- Contatta:
Ciao Zyrquel, benvenuto nel nostro forum anche da parte mia.zyrquel ha scritto: ↑20/06/2021, 17:13Ciao Enrico, grazie per il tuo interessamento!Enrico Amoroso ha scritto: ↑14/06/2021, 22:31 Benvenuto anche se resto un po' curioso di sapere quali cose della filosofia naturista non condividi e perché.
Ci sono vari elementi che non condivido della filosofia naturista, ma non escludo che alcuni siano causati da un'errata comprensione del naturismo stesso. Premetto anche che sono cristiano, ed i principali punti di distacco penso siano dovuti proprio a questo.
Cerco di riassumere il tutto in due punti fondamentali per evitare di dilungarmi troppo.
1. Sia il Campanini che l'Autiero, autori delle voci "pudore" dei maggiori dizionari teologici cattolici riconducono la condanna morale del naturismo non tanto alla pratica della nudità pubblica, di cui anzi non fanno menzione, quanto invece al fatto che questa filosofia si baserebbe sull'idea dell'uomo come totalmente inserito nella natura, negando il "surplus" della cultura. Cioè, quello che viene accusato al naturismo da questi autori è la negazione del fatto che l'uomo non sia solo succube della natura ed in essa inserito, ma anche (e forse soprattutto) dominatore di essa (si veda Gen 2).
2. Avendo affrontato nel corso dei miei studi universitari anche la storia antica e medievale, dove la nudità era molto meno demonizzata di oggi, sono pienamente convinto (e su questo concorde con la filosofia naturista) che la nudità non abbia nulla di intrinsecamente malvagio, MA (e qui c'è il distacco) non credo che sia un vero e proprio valore da affermare, cioè: ad esempio, al mare il bagno nudi mi sembra la cosa più logica da fare, come anche prendere il sole senza vestiti; anche nella sauna è la cosa più igienica, ma a parte la disinvoltura e l'assenza di demonizzazione del corpo (valori propri anche e soprattutto del cristianesimo, specialmente nelle controversie contro il dualismo manicheo dei primi secoli), non vedo nella nudità in sé (sia pubblica che privata) un valore affermabile in assoluto. Ripeto: condivido l'assenza di demonizzazione della nudità e del corpo e la promozione della nudità per motivi pratici e, perché no, anche il valore semantico che la nudità può assumere in alcuni contesti (ad es. nel battesimo cristiano), ma non penso che questo valore sia da attribuire alla nudità in sé.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro e sintetico, e rimango comunque disponibile per ulteriori chiarimenti
Molto interessanti le tue riflessioni sicuramente stimoleranno altri naturisti cristiani come te.
Francesco
Francesco Ballardini
Socio A.N.ITA. dal 1998.
Socio A.N.ITA. dal 1998.