COMUNICAZIONE AGLI UTENTI DEL FORUM

Il forum è stato per molti anni uno strumento di partecipazione e dibattito, che ha svolto un ruolo di testimonianza, raccogliendo contributi interessanti da parte di soci e simpatizzanti. Di questo dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alle discussioni e in particolare i moderatori che negli anni hanno contributo a mantenere vivo questo luogo di incontro virtuale.

Siamo però convinti che oggi ci siano strumenti comunicativi maggiormente efficaci e che la “storica” concezione di forum debba essere superata.

Fermo restando che A.N.ITA. resta aperta agli stimoli che giungono dai soci, crediamo che questo confronto, per non essere fine a sé stesso e per poter essere costruttivo, debba essere riportato in altri ambiti di discussione, che su richiesta andremo appositamente ad organizzare.

Vogliamo trasformare il forum in un luogo di approfondimento culturale, uno strumento di crescita associativa capace di proporre stimoli e argomenti di riflessione.

Anni di storia associativa passati attraverso il forum non andranno comunque persi. Andremo a organizzare gli “scaffali della memoria associativa” dove chi lo vorrà potrà rileggere discussioni sulle tante tematiche di cui abbiamo discusso e ci siamo confrontati.

Ti invitiamo a visitare le “Piazze d’Arcadia”, il nuovo luogo di incontro del pensiero Naturista: https://www.italianaturista.it/piazze-di-arcadia

Zyrquel

Sezione dedicata alla presentazione obbligatoria dei nuovi utenti del forum.
Solo i nuovi utenti registrati possono aggiungere argomenti, tutti gli altri possono rispondere.
Avatar utente
zyrquel
Messaggi: 7
Iscritto il: 08/06/2021, 19:18

Messaggio da zyrquel » 20/06/2021, 17:27

cescoballa ha scritto: 20/06/2021, 17:23 Ciao Zyrquel, benvenuto nel nostro forum anche da parte mia.
Molto interessanti le tue riflessioni sicuramente stimoleranno altri naturisti cristiani come te.
Francesco
Grazie! :)
mabis

Messaggio da mabis » 20/06/2021, 21:04

Carissimo, ho fatto studi teologici in una facoltà pontificia tra le più bacchettone e nonostante questo sono naturista da anni. Un consiglio, prova a vivere il naturismo col cuore e non con la testa. Il Levitico è pieno di divieti che vengono beatamente ignorati mentre come ben sai quando si tratta di entrare nella sfera corporea sessuale allora di colpo la voce dall'alto si fa sentire perentoria. Non esistono parole di Dio di serie A e di serie B ma spesso lo sono le applicazioni. Se la nudità fosse peccato saremmo stati creati vestiti. E' lo sguardo che fa vergognare Adam e Eva! Vivi sereno e libero. Non voglio tediare nessuno su questo forum e se vuoi puoi contattarmi
raggiogiallo
Messaggi: 75
Iscritto il: 07/02/2018, 15:45

Messaggio da raggiogiallo » 20/06/2021, 21:41

Trovo molto interessanti le tue riflessioni, Zyrquel.
Fai bene a riferirti in maniera puntuale a degli aspetti specifici del Naturismo, che ha una sua precisa filosofia fondativa che non va tralasciata. Ma a distanza di più di un secolo dalle prime formulazioni, l'idea leggermente utopistica di tradurre il riconoscimento del valore intrinseco della nudità nella proposta di una vita sempre nuda non sembra essere più centrale tra i fini del movimento. Anzi posso dire senza timore di sbilanciarmi che la nudità viene oggi proposta più in linea con l'uso antico e medievale, come tu la intendi: non un obbligo di vivere sempre nudi, ma la naturalezza di non usare i vestiti dove essi appaiono superflui o addirittura d'impaccio.
In ogni caso credo che continui ad esistere un valore intrinseco della nudità, che il Naturismo è essenziale nel riconoscere e ricordare alla società odierna: per fare piena esperienza del proprio corpo, per avere la piena percezione sensoriale di esso, ed anche una buona consapevolezza psico-fisica, è indispensabile sperimentare la nudità. E il Naturismo la riporta in un campo più ampio rispetto alle sole attività del lavarsi e del sesso: non solo a contatto con la Natura, capace di darci emozione e senso di appartenenza ad essa, che è un fatto più personale, comunque la si pensi al riguardo; ma anche nella relazione con l'altro, quando la nudità è condivisa.
Per quanto concerne invece la negazione del "surplus" culturale nella relazione tra l'uomo e il mondo, trovo difficile pensare che questa modalità sia intesa in senso totalizzante ed esclusivo. La nudità vissuta in ambienti naturali riesce davvero a far emergere il senso di una insopprimibile appartenenza dell'essere umano al mondo naturale, mettendoci in contatto con aspetti della nostra indole non mediati dalla sovrastruttura culturale che portiamo con noi. Ma questo non significa cancellare la sovrastruttura culturale, il che sarebbe estremamente difficile, se non impossibile.
In ultimo, sono felice che tu voglia contribuire ad edificare un ambiente sano ed equilibrato nelle nostre spiagge, che è una cosa essenziale per la corretta comprensione e diffusione del messaggio naturista. Per quanto riguarda la spiaggia dei trecento gradini di Gaeta, che poi è :arrow: l'Arenauta, è una spiaggia che amo e frequento da tempo. Sarei felice di continuare la conversazione anche dal vivo in quel luogo incantevole, e però non del tutto esente dai problemi che mi pare di capire hai riscontrato in altre spiagge laziali.
enJoy Naturism!
Avatar utente
Enrico Amoroso
Messaggi: 291
Iscritto il: 19/01/2020, 3:00
Contatta:

Messaggio da Enrico Amoroso » 20/06/2021, 23:43

zyrquel ha scritto: 20/06/2021, 17:13 ...
1. Sia il Campanini che l'Autiero, autori delle voci "pudore" dei maggiori dizionari teologici cattolici riconducono la condanna morale del naturismo non tanto alla pratica della nudità pubblica, di cui anzi non fanno menzione, quanto invece al fatto che questa filosofia si baserebbe sull'idea dell'uomo come totalmente inserito nella natura, negando il "surplus" della cultura. Cioè, quello che viene accusato al naturismo da questi autori è la negazione del fatto che l'uomo non sia solo succube della natura ed in essa inserito, ma anche (e forse soprattutto) dominatore di essa (si veda Gen 2).
...
Personalmente l'idea che noi umani siamo succubi della natura l'ho sempre ritenuta strampalata anche da un punto di vista religioso visto che, secondo le religioni, Dio ha creato la natura proprio per noi mentre l'idea di noi succubi della natura farebbe pensare ad un Dio malvagio che ci ha inseriti in una specie di trappola.
Per quanto riguarda l'idea che dobbiamo "dominare" la natura è proprio quell'idea che ci sta portando a distruggere l'ambiente in cui viviamo (ovvero la natura) invece di imparare sempre più a convivere con esso senza di fatto cercare di ucciderlo che equivale ad uccidere noi stessi.
Ma si sa, ovvero io sono convinto, che i testi sacri sono stati scritti da uomini, in genere maschi, e, per quanto ispirati da Dio, lo spirito "dominatore", soprattutto maschile, è finito in questi scritti come pure l'idea dell'inferiorità delle donne rispetto ai maschi. Non a caso anche religioni che parlano di amore hanno nella loro storia guerre, torture, massacri iniziate nel nome di Dio.
Iscritto A.N.AB.
Una pagina che mi piace: https://www.facebook.com/Ripuliamo-spia ... 002200079/
Gli adulti son solo bambini cresciuti male.
La normalità è la forma di pazzia più diffusa sul pianeta.
Avatar utente
Alelid
Messaggi: 508
Iscritto il: 26/02/2016, 20:37

Messaggio da Alelid » 21/06/2021, 12:47

Ciao Zyrquel e benvenuto. Personalmente trovo che le basi filosofiche del naturismo siano piuttosto esili (al limite dell'invisibilità), ma che invece la piacevolezza dello stare nudi quando possibile e opportuno sia così evidente da non richiedere molte speculazioni. Insomma, sarò nudista ma non credo che sia una parolaccia.
Il lato religioso non mi prende molto, ma non c'è gruppo di nudo-naturisti in cui prima o poi non venga fuori, quindi evidentemente è condiviso da molti. Anzi, la butto lì, sarà un caso che il naturismo in senso stretto sia nato e diffuso quasi esclusivamente nell'Occidente di tradizione cristiana, con tutte le contraddizioni che questo comporta?
Magari può essere l'argomento di un'altra conversazione.
Alessandro e Lidia
Avatar utente
Enrico Amoroso
Messaggi: 291
Iscritto il: 19/01/2020, 3:00
Contatta:

Messaggio da Enrico Amoroso » 21/06/2021, 13:09

Alelid ha scritto: 21/06/2021, 12:47 ... Anzi, la butto lì, sarà un caso che il naturismo in senso stretto sia nato e diffuso quasi esclusivamente nell'Occidente di tradizione cristiana, con tutte le contraddizioni che questo comporta?
Magari può essere l'argomento di un'altra conversazione.
Più che il (per me) falsato cristianesimo della religione cattolica o delle varie ramificazioni protestanti (salviamo San Francesco che si denuda ma lui era forse l'unico cristiano della sua epoca) direi che quello che permise la nascita del naturismo fu <<l'illuminismo>> che era volto a rinnovare la sensibilità intellettuale e morale dell'epoca e a riformare i tradizionali istituti politici e religiosi della società, facendo pieno affidamento sulle capacità critiche e razionali dell'uomo. Quindi, mentre prima si affidava ogni giudizio ai religiosi, con l'illuminismo molti iniziarono a pensare con la propria mente per cui la nostra religione non ha alcun merito fondamentale in questo. Peccato che altrove un movimento forte come il nostro illuminismo, che riuscì a mettere una zeppa al potere religioso, non abbia avuto la stessa forza.
Iscritto A.N.AB.
Una pagina che mi piace: https://www.facebook.com/Ripuliamo-spia ... 002200079/
Gli adulti son solo bambini cresciuti male.
La normalità è la forma di pazzia più diffusa sul pianeta.
Rispondi