COMUNICAZIONE AGLI UTENTI DEL FORUM

Il forum è stato per molti anni uno strumento di partecipazione e dibattito, che ha svolto un ruolo di testimonianza, raccogliendo contributi interessanti da parte di soci e simpatizzanti. Di questo dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alle discussioni e in particolare i moderatori che negli anni hanno contributo a mantenere vivo questo luogo di incontro virtuale.

Siamo però convinti che oggi ci siano strumenti comunicativi maggiormente efficaci e che la “storica” concezione di forum debba essere superata.

Fermo restando che A.N.ITA. resta aperta agli stimoli che giungono dai soci, crediamo che questo confronto, per non essere fine a sé stesso e per poter essere costruttivo, debba essere riportato in altri ambiti di discussione, che su richiesta andremo appositamente ad organizzare.

Vogliamo trasformare il forum in un luogo di approfondimento culturale, uno strumento di crescita associativa capace di proporre stimoli e argomenti di riflessione.

Anni di storia associativa passati attraverso il forum non andranno comunque persi. Andremo a organizzare gli “scaffali della memoria associativa” dove chi lo vorrà potrà rileggere discussioni sulle tante tematiche di cui abbiamo discusso e ci siamo confrontati.

Ti invitiamo a visitare le “Piazze d’Arcadia”, il nuovo luogo di incontro del pensiero Naturista: https://www.italianaturista.it/piazze-di-arcadia

Attacco alla pratica naturista a Lido di Dante (RA)

Sezione dedicata agli aspetti legali inerenti la pratica naturista.
SebastianTGI
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Messaggio da SebastianTGI » 29/04/2012, 22:11

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Ultima modifica di SebastianTGI il 04/05/2012, 18:01, modificato 1 volta in totale.
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capitan1cino
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Messaggio da capitan1cino » 30/04/2012, 1:00

Due appuntamenti importanti a Lido di Dante:

Il primo, con il resto del Carlino lunedì 30 Aprile alle ore 11,30 circa presso il ristorante Ida, sempre a lido di Dante, dove i commercianti presenteranno un comunicato stampa.

Il secondo, sabato 05 Maggio presso il bar Baraonda dove si svolgerà un'assemblea dove saranno presenti il Sindaco e tutta la giunta comunale verso le ore 15 circa.

Si prega vivamente che la nostra presenza sia il più numerosa possibile sia nel primo e soprattutto nel secondo appuntamento.
Alessandro
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a_fenice
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Messaggio da a_fenice » 30/04/2012, 21:34

ora come ora il prefetto è l'unico, che se convinto, può bloccare la situazione. Ogni altro tipo di azione possibile, oltre al costo, dura anni. Per cui invito tutti a scrivere a
prefetto.pref_ravenna@interno.it chiedendo un incontro urgente con i naturisti, in modo che possiamo dire la nostra versione alla sua persona, in modo che possa agire in giustizia. Il testo è libero, ognuno può dire la sua, chiedete però che ci dia possibilità di incontrarlo. Grazie a tutti
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SebastianTGI
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Messaggio da SebastianTGI » 01/05/2012, 10:31

Salve, vi ho già scritto ieri sul vostro sito. Ho partecipato della riunione per l'intervista al Giornale il Resto del Carlino insieme ai commercianti, proprietari di abitazioni di Lido di Dante. Io ho partecipato quale portavoce del Hotel Zeus di Lido di Classe, consigliere della associazione Nuova Arcigay Lesbica e portavoce della Gaycs, associazione gay dell' AICS Associazione Italiana Cultura Sport. Inoltre, per la mia qualità di consigliere del Assessorato regionale al turismo per Bologna, dove ho presentato il caso. Ieri sui giornali locali, sono state documentate altre multe. Ho ribadito che è compito del comune, recintare lo spazio destinato al naturismo, cosi come l'indicazione con i cartelli previsti dalle disposizioni regionali. Riguardo alla vostra lettera ho fatto copia al giornale che ha preso per sua richiesta. Ho gia fatto a fine stagione scorsa, un denuncia di intolleranza e omofobia nei confronti del Sindaco Matteucci che è stata pubblicata sul giornale Corriere. Il problema delle multe, porta una situazione di disagio economico e anche sociale nei confronti dei titolari di esercizi commerciali, poiche anche loro viene domandato da turisti stranieri dove possono praticare il naturismo. L'altro ieri hanno sospeso la vacanza dei turisti svizzeri che sono stati multati. Voglio sottolineare che il reato d'indecenza non è applicabile alla esposizione dei genitali, su una spiaggia che abitualmente è frequentata da naturisti e questo lo sappiamo, ma il problema nasce che è compito del comune stabilire il luogo, cosa che ancora non ha fatto, non si puo sempre dover rivolgersi ad un ente giudiziario per l'incompetenza per non dire opportunismo per aumentare gli incassi della Guardia Forestale. l'Assessore Regionale al Turismo di Bologna, mi metterà in contatto nei prossimi giorni per avere un colloquio con l'assessore regionale per la provincia di Ravenna con il fine di fare chiarimento di tale comportamento inoperante da parte del Comune. Voglio inoltre comunicarvi, visto e considerando che esistono alcuni locali che manifestano il loro bigottismo in modo sfacciato e anche ingrato, che ho intenzioni di far dichiarare pubblicamente mediante l'affissione su ogni locale ed esercizio pubblico un adesivo che è una bandiera europea, con le stelle multicolore, che identifichi i locali Friendly naturisti e friendly gay, creando una lista degli esercizi friendly e quelli invece sgradevoli metterli sulla lista nera, con il fine d indirizzare i guadagni solo agli esercenti che non sputtano sul piatto dove mangiano. Lido di Classe, vive anche grazie al naturismo, visto che rappresenta un "dormitorio" fondamentale anche per il Lido di Dante.Inoltre ho detto chiaramente che lo scopo principali, è quello di salvaguardare Flora e Fauna e che stanno trascurando il gravissimo problema del laghetto, stagnante che si trova li nel lido, che non è mai stato risanato, ed è il nido di zanzare tigre, che potrebbe causare la Chikungunya, che ha portato alla morte nel passato ad alcune persone a Ravenna. Questo dovrebbe essere il compito principale della Forestale al Lido piuttosto che pensare a chiudere una spiaggia con la scusa di una nidificazione. L'intolleranza, fatta da persone che provengono da una generazione dei figli dei fiori, è inconcepibile, ma soprattutto di ripudio assoluto visto i gravissimi problemi economici che occasionano. Ho fatto anche chiaro, che non esistono scuse economiche da parte del Comune per le spese di recinto e cartelli, visto che per stabilire i parcheggi con i parchimetri a pagamento, i soldi li hanno trovati. Quando uscirà l'articolo nei possimi giorni, faro lo scanner e lo postero sul gruppo.
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a_fenice
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Messaggio da a_fenice » 01/05/2012, 14:33

Resto del Carlino - Ravenna
del 1 maggio 2012
Crociata anti nudisti a Lido di Dante
Spiaggia proibita
Raffica di multe e denunce della Forestale, insorgono gli operatori turistici
di Lorenzo Priviato
http://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna ... ante.shtml


Ravenna, 1 maggio 2012 - UN GIRO di vite senza precedenti e, per certi versi, in contrasto con le tante assoluzioni e pronunciamenti di giudici italiani, Cassazione compresa, che a più riprese hanno valutato come legittimo il naturismo. Eppure le prime denunce sono già scattate. Almeno quindici, dal primo aprile, quelle per ‘atti contrari alla pubblica decenza’ fatte dagli agenti del Corpo forestale contro i nudisti che frequentano una tra le spiagge libere più famose in tal senso, quella di Lido di Dante, nel tratto antistante alla pineta di Classe. Senza contare le multe (50 euro) per chi, con o senza costume, ‘tessili’ o nudisti, si avventura nell’area di protezione ambientale, un chilometro di spiaggia verso la foce del Bevano fino al 15 luglio off limits in quanto area di nidificazione di una specie di uccello in via d’estinzione. Lido di Dante da tempo è spaccato tra chi vorrebbe lo stop al naturismo e chi, invece, campa grazie a questo. Qui, ogni estate, si stimano 3000 presenze giornaliere di naturisti — molti arrivano da Olanda, Germania e Gran Bretagna — contro le 2000 di ‘tessili’. Per questo commercianti, albergatori, agenzie immobiliari e titolari di camping sono in allarme. La caccia al nudista, pensano, rischia di mandare a rotoli l’economia della località.

«RAPPRESENTANO il 40-50% della nostra economia, farli scappare a suon di multe e denunce significa tagliarci le gambe», spiega l’edicolante Floriano Guiducci. E Roberto Giampreti, titolare del Camping Classe, a sua volta diviso tra area ‘tessili’ e nudisti, chiede alle istituzioni di sospendere le multe in attesa di arrivare a una soluzione: «Questa — dice — è un’area per tradizione vocata al naturismo e non c’è niente che possa cambiare lo stato delle cose. L’unico modo è delimitarla come si faceva in passato». Fino al 2006, infatti, l’ex sindaco Mercatali aveva autorizzato la gestione di un tratto di spiaggia naturista. Autorizzazione che Matteucci non rinnovò per contrasti di interpretazione sulla legge regionale del 2006 che prevedeva la presenza di servizi igienici per i quali il vicino Camping Classe avrebbe messo a disposizione i propri allacciamenti fognari, dopo che già aveva messo in campo i propri guardiani perché vigilassero contro il fenomeno, non infrequente, degli atti osceni. Ma in assenza di specifiche convenzioni che certificano l’area Fkk (dal tedesco Frei korp kulture), per il naturismo, fino ad oggi tollerato, è scattato l’altolà. E sabato prossimo il comandante della Forestale di Punta Marina, Giovanni Nobili, parteciperà a un incontro promosso dal comitato cittadino. «Riteniamo — dice Nobili — che la presenza di persone nude possa scoraggiare quella di chi, al contrario, non le gradisce. Avevamo informato tutti, nudisti compresi, che avremmo proceduto in tal senso. Dopo di che l’ultima parola ce l’ha il giudice».
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Messaggio da cescoballa » 02/05/2012, 12:18

Ringrazio pubblicamente Gianni Sebastian e Massimo Lanari per il grande impegno che stanno dando per la causa naturista a Lido di Dante e per le puntuali informazioni.
Naturalmente quello che fanno è tantissimo ma non può bastare; invito pertanto tutti i naturisti a sostenerli sia partecipando alle iniziative in programma sia inviando lettere di protesta alle autorità del luogo.
Come A.N.ITA. (ma non solo, so che anche l'ANER e l'ANAB concordano) faremo tutto ciò che ci è possibile per difendere questa sppiaggia storica del naturismo italiano.
Personalmente solleverò la questione anche in sede di Assemblea FENAIT e mi auguro che anche altre Associazioni lo facciano.
Per motivi logistici non potrò essere agli incontri previsti per questo fine settimana ma mi dichiaro fin da ora disponibile ad eventuali altri incontri, naturalmente se ne vengo a conoscenza con un certo preavviso, che dovessero essere programmati in futuro.
Personalmente continuo ad essere convinto che oltre alle proteste, agli incontri e alle eventuali azioni legali sia necessaria una grande dimostrazione di interesse da parte di tutti i naturisti anche con manifestazioni pubbliche portando così la questione da locale a nazionale.
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Andrea vi
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Messaggio da Andrea vi » 02/05/2012, 17:27

ritengo che la questione non riguardi solo la spiaggia della bassona,perchè se passa un abuso simile(un sindaco che fa mettere dei cartelli con su scritto che non si può far naturismo SENZA ORDINANZA perchè sa che una simile ordinanza in consiglio comunale NON PASSEREBBE MAI,e un comandante della forestale che pur sapendo che tutte le multe fatte in passato sono state annullate dice candidamente ad un giornale io intanto continuo a farle poi se avete p... di far ricorso ci pensa il giudice)diventa un problema per qualsiasi posto perchè i bigotti sono ovunque e ovunque se non reagiamo faranno i prepotenti;ritengo quindi necessario per difendere il naturismo non solo a dante ma in tutta Italia organizzare una class action da parte di tutti i naturisti italiani che anche se non servirà a poter andare in spiaggia a dante quest'anno serva a scoraggiare il prossimo bigotto di turno che intenda calpestare i nostri diritti
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khrenek
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Messaggio da khrenek » 03/05/2012, 13:47

Andrea vi ha scritto:se passa un abuso simile(un sindaco che fa mettere dei cartelli con su scritto che non si può far naturismo SENZA ORDINANZA perchè sa che una simile ordinanza in consiglio comunale NON PASSEREBBE MAI,e un comandante della forestale che pur sapendo che tutte le multe fatte in passato sono state annullate dice candidamente ad un giornale io intanto continuo a farle poi se avete p... di far ricorso ci pensa il giudice)
Senza contare poi che, se continuano con questo comportamente, sono loro a mio parere che si pongono fuori dalla legge, non i naturisti.
--
Cordialmente nudo
Marco Freddi
Direttivo A.N.ITA.
**********************
Se l'uomo fosse stato pensato per andare nudo,
nascerebbe in quel modo.
SebastianTGI
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Messaggio da SebastianTGI » 04/05/2012, 6:04

CorriereRomagna.it
del 3 maggio 2012
«Dare una soluzione al turismo naturista»
Una guida internazionale dei servizi gay friendly e che accettano i nudisti
http://www.corriereromagna.it/ravenna/2 ... ista%C2%BB

RAVENNA. Si riaccendono le polemiche sulla spiaggia di Lido di Dante frequentata dai naturisti italiani e stranieri, e sull’area protetta alla foce del Bevano, un chilometro di spiaggia che la Forestale ha delimitato fino alla battigia per salvaguardare la nidificazione del Fratino, un uccello a rischio di estinzione.
Dopo che nelle scorse settimane la Forestale ha multato alcuni naturisti che frequentano la spiaggia, per consuetudine a loro riservata, l’associazione Gaics-Aics, chiama in causa il sindaco Matteucci perché attui anche a Ravenna la delibera regionale del 2006 per la valorizzazione del turismo naturista, con la quale la giunta regionale stabilisce la recinzione dello spazio dedito al naturismo, con l’installazione di cartelli identificativi e dei servizi necessari. «In questo modo riteniamo che si possa evitare - afferma il portavoce dell’associazione Gianni Sebastian - alle migliaia di nudisti che frequentano Lido di Dante d’incappare in multe, molto spesso a nostro parere scaturite da eccesso di potere con vizio di legittimità da parte del Corpo forestale, e di risolvere una questione che ormai sta diventando annosa e fastidiosa». Per l’associazione una soluzione di questo tipo potrebbe essere condivisibile da tutti, dal momento «che il nudismo, come ha sentenziato la Cassazione, si può fare perché non è vietato in quelle spiagge che da anni sono frequentate da questo tipo di turismo. E la spiaggia di Lido di Dante rientra benissimo in tale eccezione». A sostegno di questa posizione ci sono anche i commercianti che già a fine marzo avevano chiesto «interventi in favore dell’area per il naturismo con una soluzione compatibile, idonea e integrata, coerente per storia e natura e con la stessa promozione che è stata fatta e attrezzata, per competere con altri paesi su questa nicchia di mercato». Non a caso l’associazione Gaycs-Aics si sta già muovendo in questa direzione, tanto che ha già contattato diversi esercenti di Lido di Dante e Lido di Classe, fra i quali l’Hotel Zeus, per poterli inserire in una guida internazionale «riconosciuta con un distintivo europeo, dei servizi commerciali che ben accettano il turista naturista e gay friendly».
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capitan1cino
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Messaggio da capitan1cino » 05/05/2012, 15:27

Ravenna 24 Ore
del 30/04/2012
"Foce Bevano protetta ma è possibile visitarla"
La Forestale illustra il percorso di tutela. "Turisti soddisfatti"
http://www.ravenna24ore.it/news/ravenna ... -visitarla

“La Regione Emilia-Romagna dispone di 150 chilometri di costa ma, se si eccettuano alcuni scanni del Delta del Po, solo circa 10 chilometri conservano ancora caratteristiche di naturalità.
Il litorale tra Lido di Dante e Lido di Classe, poco a sud di Ravenna, è stato istituito Riserva Naturale dello Stato dal 1979 (R.N. “Duna costiera ravennate e foce del torrente Bevano) proprio per conservarne le caratteristiche naturali. Considerato il grado di antropizzazione dei litorali nazionali e soprattutto di quello romagnolo, l’istituzione di questo tratto di litorale come area protetta fu senza dubbio lungimirante”. Giovanni Nobili, vice questore aggiunto del Corpo Forestale, illustra la situazione a Foce Bevano.

Un mosaico di habitat

“In particolare – continua la Forestale - l’area presso la foce del Bevano è costituita da un mosaico di diversi habitat, tutti di particolare pregio naturalistico. Un progressivo stato di degrado è stato evidenziato durante gli ultimi anni con perdita di biodiversità peculiare ed aumento di specie estranee o banali, osservato sia tra le specie vegetali che tra quelle animali.
Causa prima di questo degrado è stata senza dubbio una diffusa, intensa e non controllata presenza antropica". La foto è stata scattata il 1° maggio 2010, prima della regolamentazione.

L’Ufficio territoriale per la Biodiversità di Punta Marina del Corpo Forestale dello Stato, organo di gestione della Riserva ha provveduto dalla primavera 2010 alla regolamentazione delle modalità di accesso alla spiaggia con motivazioni strettamente ambientali, considerata la delicatezza di questa area dal punto di vista naturalistico e conservazionistico”. L’area è stata successivamente sottoposta anche ad ulteriori vincoli. In particolare è critica la situazione del “fratino”

Difendere il "fratino"

“La scheda della Rete Natura 2000 (il sistema di aree protette europeo) riferita all’area (reperibile su internet), facendo riferimento alla vulnerabilità del sito evidenzia il 'disturbo antropico incontrollato in particolare il turismo balneare (disturbo dei nidi su duna di fratino e impedimento della nidificazione di fraticello)'.
La situazione del fratino nell’area è particolarmente critica: delle 12 coppie nidificanti (circa un terzo di tutte quelle presenti in Emilia-Romagna), presenti nel 2011, nessuno dei pulcini nati è riuscito ad involarsi. Tutta la popolazione adriatica di questa specie è in gravi difficoltà, come evidenziato anche nel seminario sull’argomento tenutosi a Comacchio in occasione della Fiera del Birdwatching lo scorso 28 aprile, ma la ormai esigua popolazione romagnola è ad un passo dall’estinzione rispetto a quelle delle coste abruzzesi e marchigiane che, pure, sono a grave rischio.
Nella zonizzazione del Parco regionale del Delta del Po l’area di foce Bevano è l’unica classificata come 'Zona A' (in breve, sono consentite solo le attività di studio e l’osservazione)".

Un solo chilometro "interdetto"

"Per tali motivi il Corpo Forestale dello Stato, con la regolamentazione adottata, ha inteso fornire una risposta ad una situazione di frequentazione diffusa e senza controllo in grado di vanificare le finalità di conservazione dell’area.
L’ampia attività di sensibilizzazione svolta direttamente sul posto da parte del Corpo Forestale dello Stato , anche con l’impiego di cartellonistica informativa (che spesso viene danneggiata) ed il coinvolgimento degli Enti locali, cerca di garantire la tutela di un solo chilometro di spiaggia entro il quale l’accesso è precluso completamente. Un solo chilometro su 150 totali.
Quest’area d’altra parte è percepita come una “spiaggia libera”, mentre in realtà è una Riserva Naturale con precise finalità. In una visione strettamente utilitaristica dell’ambiente naturale, la spiaggia viene vista come un luogo improduttivo e/o di svago, mentre la novità e l’originalità della proposta del Corpo Forestale dello Stato è proprio nella necessità di tutelare questa sottile fascia di sabbia, importante area di transizione tra il mare e l’entroterra ed habitat peculiare di specie che stanno scomparendo da altri siti proprio per la forte presenza dell’uomo.

Diversi segnali di apprezzamento

La proposta del Corpo Forestale dello Stato è stata accolta e rispettata da migliaia di cittadini che frequentano la spiaggia tra il Lido di Dante ed il Lido di Classe. Diversi sono i segnali di apprezzamento che pervengono dalle Associazioni Ambientaliste e da singoli appassionati. Numerosi turisti interpellati, soprattutto se provenienti da altre realtà, hanno apprezzato lo sforzo fatto e sono rimasti affascinati dalla bellezza di un luogo lasciato, anche in piena alta stagione, libero da sdraio, ombrelloni e teli colorati.
L’area cui viene fatto riferimento non è preclusa alla visita. Ciascun cittadino può accedervi con il rispetto dovuto, godendone la bellezza e preservandone, con il proprio comportamento corretto, le caratteristiche. Quanti desiderano frequentare quest’area per il turismo balneare possono liberamente farlo nelle aree adibite a tale pratica, nel completo spirito delle norme in materia, che auspicano entro la aree naturali protette un’integrazione positiva tra la presenza delle attività umane e l’ambiente tutelato".
Alessandro
Socio A.N.ITA.
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