COMUNICAZIONE AGLI UTENTI DEL FORUM

Il forum è stato per molti anni uno strumento di partecipazione e dibattito, che ha svolto un ruolo di testimonianza, raccogliendo contributi interessanti da parte di soci e simpatizzanti. Di questo dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alle discussioni e in particolare i moderatori che negli anni hanno contributo a mantenere vivo questo luogo di incontro virtuale.

Siamo però convinti che oggi ci siano strumenti comunicativi maggiormente efficaci e che la “storica” concezione di forum debba essere superata.

Fermo restando che A.N.ITA. resta aperta agli stimoli che giungono dai soci, crediamo che questo confronto, per non essere fine a sé stesso e per poter essere costruttivo, debba essere riportato in altri ambiti di discussione, che su richiesta andremo appositamente ad organizzare.

Vogliamo trasformare il forum in un luogo di approfondimento culturale, uno strumento di crescita associativa capace di proporre stimoli e argomenti di riflessione.

Anni di storia associativa passati attraverso il forum non andranno comunque persi. Andremo a organizzare gli “scaffali della memoria associativa” dove chi lo vorrà potrà rileggere discussioni sulle tante tematiche di cui abbiamo discusso e ci siamo confrontati.

Ti invitiamo a visitare le “Piazze d’Arcadia”, il nuovo luogo di incontro del pensiero Naturista: https://www.italianaturista.it/piazze-di-arcadia

Attacco alla pratica naturista a Lido di Dante (RA)

Sezione dedicata agli aspetti legali inerenti la pratica naturista.
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capitan1cino
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Messaggio da capitan1cino » 03/07/2012, 22:57

Il Capo della Forestale Andreatta, già sbugiardato dai fatti (che ben conosceva fin dall'inizio dela sua personale crociata), dovrebbe rileggersi bene la legge che cita (dove non sono mai vitati i servizi IGIENICI) ... e ricordarsi che in ogni caso le leggi per essere ben applicate vanno SEMPRE INTERPRETATE con la regola del buon senso.

Falso anche che in area tutelata NON possano essere installati dei servizi igienici. Anzi, a mio avviso sarebbe DOVEROSO che vengano installati al più presto per permettere la corretta fruizione del tratto di spiaggia aperto al pubblico. Non è necessario che tali servizi siano necessariamente dotati di acqua corrente e allacci fognari, quindi l'impatto ambientale potrebbe essere ridotto al minimo.

Anacronistico il richiamo al passaggio della legge che indica la necessità di una recinzione. Si ha paura che i naturisti scappino? Si vuole fare un ghetto? Perchè non apporre un banale cartello che DELIMITI lo spazio frequentabile dai naturisti, senza infrapporre barriere fisiche? In tutta Europa e in altre regioni italiane si fa così ...

Le uniche cosa corrette che ha detto (almeno per quanto riportano nell'articolo) riguardano la tutela della spiaggia (a questo avrebbero dovuto pensare i suoi agenti anche nei mesi scorsi, piuttosto che imbarcarsi in una battaglia inutile e dannosa) e il voler perseguire gli atti osceni. Ottimo, su questo non può che trovarci concordi e plaudenti.

Un pensiero infine a coloro che pensano che le Associazioni naturiste non servano a nulla. Questo risultato senza l'impegno di ANER con l'affiancamento di tutte le altre associazioni affiate alla FENAIT, non sarebbe stato raggiunto. Fondamentale anche la partecipazione dei naturisti che hanno a cuore il futuro naturista della spiaggia della Bassona. Spero che i frequentatori di questa ed altre spiagge libere frequentate storicamente da naturisti alzino finalmente la testa. capendo che importante dare forza alle Associazioni naturiste per poter contare e alzare la voce quando i propri diritti sono calpestati, come in questo caso. Si può non concordare sulle modalità, sui tempi, sui metodi, ma l'obiettivo è sicuramente quello della difesa e dalla rivendicazione della possibilità di praticare naturismo in piena legalità e tranquillità. Questo E' IL MOTIVO per associarsi.
Alessandro
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khrenek
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Messaggio da khrenek » 06/07/2012, 14:22

E ci risiamo!

http://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna ... mune.shtml

Naturisti a Lido di Dante, il Comune boccia le nuove proposte
L'assessore Guerrieri: "La possibilità di un campo per nudisti c'è. MA le proposte avanzate in questi giorni non rispettano i requisiti necessari"
Ravenna, 6 luglio 2012 - Il Comune boccia le ipotesi avanzate negli ultimi giorni sulle zone per naturisti alla Bassona. A chiarire la posizione dell'amministrazione comunale è l'assessore all’Ambiente Guido Guerrieri, che interviene con una nota su indicazione del sindaco Matteucci e d'intesa con l'Assessore al turismo Corsini:

"Il piano dell'arenile prevede la possibilità di realizzare un campo per i nudisti. La Legge Regionale ne definisce correttamente le caratteristiche. E' ovvio che la realizzazione di un’area per il nudismo, su cui il Comune è ben disposto, comporta un’intesa e una presa in carico da parte di chi la gestirà e di chi ne usufruirà e, aggiungo, l'accordo dei proprietari della spiaggia, pubblici o privati che siano. Con tutta evidenza le proposte avanzate in questi giorni non rispondono a questi requisiti".


Guerrieri sottolinea che "il Comune ritiene che la questione ambientale sia il centro di questa discussione. Il tratto di spiaggia fra Lido di Dante e Lido di Classe ha un valore assoluto da un punto di vista ambientale e naturalistico e, non a caso, è gravato da numerosi vincoli e classificato "Riserva Naturale dello Stato", nonché dalla necessità di salvaguardare e tutelare tale patrimonio. Dunque i tema principale è il rischio che un ecosistema assolutamente unico venga compromesso, e che gli stessi sforzi compiuti in questi ultimi anni, vedasi la rimozione di 79 capanni abusivi, possano essere oggi vanificati".

Quest'area, uno degli ultimi tratti di spiaggia naturale su 120 km di costa della Regione, si presenta "come un gioiello da tutelare, un patrimonio di tutti che rappresenta una delle diffuse eccellenze che rendono variegato e prezioso il nostro territorio e che, opportunamente valorizzate, possono realmente accrescere la nostra offerta turistica".

L'assessore ribadisce che "come per altre meravigliose zone naturali del nostro comune, il tema da porsi è come conciliare la promozione e la fruizione di queste zone in modo "sostenibile". Abbiamo aree naturali bellissime, ma al contempo estremamente delicate, prova ne è che in passato più volte sono state introdotte limitazioni e divieti di accesso, tuttora vigenti, in molte aree. E' condivisibile la regolamentazione in diverse zone di fruizione della spiaggia (aree a divieto permanente, aree a divieto temporaneo e aree di libero di accesso) perché cerca di conciliare presenza dell'uomo e tutela dell'ambiente".

C'è quindi la volontà dell'amministrazione comunale a trovare una delicata quadratura del cerchio: "L'attuale nuova configurazione che prevede un ampliamento dell'area libera e di riduzione della zona interdetta alla foce, è un palese esempio della volontà di mantenere, per quanto possibile la fruizione della spiaggia. Al contempo però la Forestale ci ha lanciato segnali di allarme contro un accesso selvaggio e incontrollato di questi delicati ambienti; da qui il confronto su possibili strumenti di limitazione o riduzione del numero dei fruitori della spiaggia. Su questo binario va sviluppato il confronto fra tutti gli enti interessati, confronto che può giovarsi delle idee progettuali avanzate in questi anni dalle associazioni ambientaliste e dal Comitato Cittadino di Lido di Dante. La questione del naturismo, che dovrebbe essere solo parte di questo confronto, è incalanata su binari amministrativi molto chiari. Non è mio compito entrare sulle questioni giuridiche che sono molto controverse, e afferiscono a responsabilità di altri organi dello stato. Il piano dell'arenile prevede la possibilità di realizzare un campo per i nudisti. La Legge Regionale ne definisce correttamente le caratteristiche. Nel 2007 il ministero dell'ambiente e i suoi organi decentrati opposero un diniego totale alla possibilità che fosse conciliabile ciò che giustamente prescrive la legge regionale e i vincoli che tutelano una delle spiagge e delle pinete più belle del mondo".

Guerrieri conclude con la bocciatura dei progetti di cui si è discusso negli ultimi giorni: "E' ovvio che la realizzazione di un’area per il nudismo, su cui il Comune è ben disposto, comporta un’intesa e una presa in carico da parte di chi la gestirà e di chi ne usufruirà e, aggiungo, l'accordo dei proprietari della spiaggia, pubblici o privati che siano. Con tutta evidenza le proposte avanzate in questi giorni non rispondono a questi requisiti. Ma il piano dell'arenile e la legge regionale offrono la possibilità di trovare una soluzione ragionevole. Il mio auspicio è però che questo tema non cancelli quello principale: la tutela e la valorizzazione ambientale della spiaggia.
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Messaggio da khrenek » 18/07/2012, 10:52

Possibili sviluppi per la spiaggia di Dante:

http://www.ravennaedintorni.it/ravenna- ... barre.html
Lido di Dante, duemila firme pro nudismo
La proposta: «Stradelli, siepi e sbarre»
Gli “Amici della Bassona” scrivono alle autorità locali e al ministero
per difendere il naturismo: «La località ha bisogno di questo turismo»
Il nudismo rimanga nel tratto di circa 1.600 metri di spiaggia a Lido di Dante dove è da sempre e si realizzino interventi per rendere più discreta la presenza dei naturisti e minore l'impatto dell'uomo sulla natura della riserva naturale circostante. È la proposta, articolata in sei punti, presentata dal gruppo “Amici della Bassona” che invia una lettera aperta a tutte le autorità locali e annuncia una raccolta firme per sostenere questa proposta. Una raccolta firme è già andata in scena, con 1.963 sostenitori, per chiedere al ministero competente che fermasse i controlli del corpo forestale nella zona.
Ecco i sei punti della proposta (scaricabile in versione completa dal link in fondo alla pagina): 1) lo spazio a disposizione per il naturismo rimanga l’attuale (circa 1600 metri), con l’eventuale possibilità di ampliamento previa verifica della compatibilità ambientale; 2) realizzare una consistente siepe di tamerici, già presenti in loco, sul lato a mare dello stradello in modo da rendere più discreta la nostra presenza per i passanti; 3) allargare lo stradello che congiunge il camping Classe alla spiaggia in modo che il percorso verso la spiaggia sia il meno possibile all’interno della pineta; 4) chiudere con recinzioni la pineta e con ulteriori sbarre gli stradelli in modo che il passaggio di chi va in spiaggia non disturbi la natura del luogo; 5) creare cinque o sei passaggi dallo stradello alla spiaggia, delimitati da recinzione; 6) posizionare sulle dune, lato spiaggia, tutti i cartelli del caso per il rispetto delle dune stesse.

La proposta arriverà sulle scrivanie di tutte le autorità coinvolte: al presidente della Regione e al sindaco, agli assessori comunali e regionali per il Turismo e l'Ambiente, al prefetto, al comando provinciale della Forestale, alle associazione di categoria. «Pensiamo di aver dimostrato, con le raccolte delle firme, di essere in grado di ben rappresentare i frequentatori della spiaggia e nondimeno anche i commercianti ed esercenti relativamente a questa problematica, chiediamo pertanto di essere convocati ai tavoli di discussione sull'argomento».

Il gruppo degli “Amici della Bassona” fa anche una stima di quanti siano i naturisti: «Il numero di persone presenti in spiaggia, nudisti e non, va da un minimo di alcune centinaia nei giorni feriali, ad un massimo fino a duemila persone nei fine settimana con punte di tremila in alcune domeniche. Cacciare i naturisti significherebbe la morte dell'economia di Lido di Dante perché per la sua collocazione isolata e per la scarsità di alcune strutture tipo alberghi, discoteche, banche non é luogo da turismo classico di massa».
Allegati
letteraaperta.pdf
Testo integrale della lettera aperta.
(96.01 KiB) Scaricato 198 volte
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Messaggio da emmeicsics » 25/07/2012, 8:54

Segnalo questo articolo che ho trovato in un posto inaspettato: l'oroscopo della rivista D, settimanale femminile di Repubblica:

Di Marco Pesatori
Quando lo zodiaco si schiera con nudisti e ambientalisti

"La meravigliosa Pineta di Classe a sud di Ravenna, sito naturalistico di 900 ettari assai importante per l’avifauna e le specie protette, citata da Dante nel XXVIII Canto del Paradiso, dove crescono il leccio, la famia, il carpino e il pino, e dove abitano l’allocco e la poiana, il picchio rosso, la garzetta e l’airone cinerino, è anche il più antico luogo in Italia e praticare il naturismo. Ed è (di nuovo) sotto attacco. Naturismo e nudismo, a differenza di qualsiasi altro Paese europeo, nel nostro continuano a dare fastidio. Con la scusa di difendere flora e fauna, la Guardia Forestale se la prende con esseri nudi che prendono, pacifici, il sole in 200 metri dalle parti di Lido di Dante, mentre la garzetta, il gufo, e il fratino in estinzione, devono sorbirsi un continuo via vai di elicotteri e aerei a basse quote tra inquinamento e incuria. Anche un piccolo luogo di libertà, in questo Paese dà fastidio. Specie se ci sono di mezzo interessi economici. L’oroscopo della settimana è dedicato a nudisti e naturisti, e anche all’ambientalismo sotto attacco dell’economico."

http://lasettimanadipesatori-d.blogauto ... entalisti/

L'articolo era anche presente nella versione cartacea del 14 luglio 2012.

ciao
Massimo
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capitan1cino
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Messaggio da capitan1cino » 25/07/2012, 14:19

Ci uniamo a Fiedenzio nello stigmatizzare episodi di terrorismo ambientale, qualora fosse accertata l'oridine dolosa degli incendi alle Pinete costiere nel ravennate.

Ravennanotizie.it
Poste dei lettori
http://ravennanotizie.it/main/index.php?id_pag=23&id_blog_post=57028

sabato 21 luglio 2012

Come essere umano e naturista sono fortemente addolorato per il grave danno avvenuto in seguito ad un ennesimo incendio che ha distrutto un'ampia parte della Pineta Ramazzoti di Lido di Dante che ha fatto seguito a meno di un mese a quello accaduto nella zona sud della pineta confinante con Lido di Classe.

Mi risulta che non siano ancora state definite con certezza quali siano le cause dell'incendio anche se ci sono indizi che fanno ritenere il fatto come colposo. Se effettivamente la causa fosse dolosa ritengo che sino ad una condanna definitiva della Magistratura non si possa colpevolerizzare nessuno e tutti i cittadini di questo mondo potrebbero essere colpevoli: dal Sottoscritto sino ad Andreatta. Non si può e giudico, a mio giudizio, grave quanto ha affermato il comandante della Forestale dell'Emilia-Romagna, Giuseppe Giove, lo scorso 11 luglio alla presentazione del nuovo Piano regionale di prevenzione agli incendi boschivi, Stando a quanto riportato dai media l'ultimo incendio doloso nel ravennate potrebbe essere il frutto delle polemiche sulla spiaggia dei nudisti e aggiunge "è una strana coincidenza che nei lidi ravennati (Lido di Classe, ndr) sia andata a fuoco la pineta, proprio in un periodo di polemiche", riguardo la presenza dei naturisti...." Questo infausto giudizio, fatto seguito al comportamento, a mio parere scorretto, della forestale Ravennate con le numerose denunce ad oltranza per cacciare i naturisti dalla Bassona potrebbe aver scateneto l'ira di qualcuno (non certamente naturista ma frequentatore dell'area naturista) e spinto a commettere un atto incivile contro tutta la collettività. Ma per i motivi più disparati tutti possono essere tutti colpevoli: a partire da chi è un tessile fondamentalista, o nessuno !

Fidenzio Laghi ex presidente ANER
La lettera si riferisce alla lettura dei fatti riportate, tra gli altri, dai seguenti articoli ... dove i natursti sono tirati in ballo in modo più o meno esplicito ...

Il Resto del Carlino
del 11/7/2012
Incendio a Lido di Classe, forse c'è nesso con polemica sui nudisti
http://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/provincia/2012/07/11/742582-incendio-divora-pineta-di-lido-di-classe-giove-nesso-con-polemica-nudisti.shtml

Il comandante della Forestale dell'Emilia-Romagna, Giuseppe Giove: "Strana coincidenza"

L’ultimo incendio doloso nel Ravennate potrebbe essere il frutto delle polemiche sulla spiaggia dei nudisti. A ventilare l’ipotesi è il comandante della Forestale dell’Emilia-Romagna, Giuseppe Giove, che stamane alla presentazione del nuovo Piano regionale di prevenzione agli incendi boschivi sostiene: “Pur con una frequenza molto minore rispetto ad altre regioni italiane, in Emilia-Romagna esistono anche casi di incendi dolosi nei boschi”, e la cosa curiosa è che “spesso accade in zone di conflittualità”.

Ad esempio, spiega, “è una strana coincidenza che nei lidi ravennati (Lido di Classe, ndr) sia andata a fuoco la pineta, proprio in un periodo di polemiche”, riguardo la presenza dei naturisti. Comunque, conclude, “il 90% degli incendi in regione è colposo, per questo serve educare alla sicurezza nei boschi: non solo si possono evitare gli incendi”, ma anche un sacco di guai “a chi li provoca per negligenza”.

RavennaToday.it
del 20/7/2012
Continua a bruciare la pineta. Focolai sotto controllo
http://www.ravennatoday.it/cronaca/incendio-pineta-lido-classe-20-luglio-2012.html

Continua a bruciare la pineta tra Lido di Dante e Lido di Classe. I Vigili del Fuoco sono impegnati in un tour de force per contrastare le lingue ardenti, che tra giovedì e venerdì hanno trasformato in cenere circa 40 ettari di macchia mediterranea che colorano la Pineta Ramazzotti. Oltre al personale del 115 e del Corpo Forestale dello Stato sono impegnati anche i volontari che fanno capo al Coordinamento provinciale della protezione civile.

Da giovedì si sono avvicendate sul posto cinque squadre di volntari formate da tre unità ciascuna, per un totale di 15 volontari, che si trovano tuttora in loco per proseguire il lavoro di bonifica dell'area interessata dall'incendio. A loro si sono aggiunte, venerdì mattina, due squadre di volontari provenienti dalla provincia di Forlì-Cesena.

La ripresa dell'incendio si è diretta verso sud. "Prefettura, Protezione Civile, Forestale,Vigili del Fuoco, con il supporto delle forze dell'ordine e della Polizia Municipale stanno facendo un gran lavoro con la massima efficienza - ha affermato il sindaco Fabrizio Matteucci -. Certamente il disastro ambientale della pineta è immenso e senza precedenti". Che sia stato un incendio doloso lo sta accertando in queste ore la magistratura.

Dopo tre incendi in tre mesi (Bevanella, pineta di Lido di Classe e quello di giovedì a Lido di Dante), Matteucci ha voluto ribadire con forza un concetto: "Tutte le nostre pinete sono assolutamente sigillate, sulla base dei nostri strumenti urbanistici, ad ogni ipotesi di cementificazione che riguardi anche un solo metro quadrato. L'incendio di queste ore ha inferto un danno micidiale che a Ravenna non ha precedenti. Sono andati in malore 40 ettari di pineta. Vista di giorno fa l'effetto di una Hiroshima ambientale".

"Adesso la comunità e le istituzioni affronteranno il tema della rigenerazione ambientale dell'area distrutta dal fuoco: bisogna partire subito, ma sarà un' impresa che durerà decenni - insiste il sindaco -. E' stato l'uomo. Colpevole casualità o crimine ambientale lo diranno le indagini. Istintivamente tutti pensiamo al dolo. In entrambi i casi, dopo questa tragedia ambientale, dovremo fare un' attenta valutazione sui regimi di fruizione e di protezione di queste aree di pregio ambientale di valore mondiale. Ringrazio Vigili del Fuoco, Forestale, forze dell'ordine, polizia municipale e volontari che in queste ore si sono prodigati con grande professionalità ed abnegazione".

"La nostra città paga, per prima, un tributo altissimo per non avere saputo e voluto regolare e tanto meno limitare la presenza e perfino l'occupazione umana nelle aree protette elette a Riserva Naturale che da Lido di Dante a Lido di Classe, componendo l'unicum inscindibile rappresentato dalla spiaggia e dalla pineta retrostante, non ammettono presenze umane se non attraverso visite guidate - evidenzia Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista Per Ravenna in consiglio comunale -. Presenze umane vestite o svestite non importa, è stato solamente il falso problema in cui la politica si è dilaniata perdendo di vista l'obiettivo primario della rigorosa protezione della spiaggia e della pineta da ogni indebita antropizzazione ed armando forse le mani scellerate dirette da cervelli esaltati che, eliminando la pineta, possono aver pensato di non avere più ostacoli su una spiaggia "libera" tutta per loro: ma che ora dovranno invece girarne alla larga, se non rinchiusi, secondo giustizia, dove non possono più fare danni".

Già il 2 luglio, ricorda Ancisi, "Lista per Ravenna, presentando pubblicamente il proprio dossier su presente e futuro di questi luoghi, invocava che, superando la sterile diatriba tra nudisti e tessili, si puntasse, valorizzando la ragione sociale del Corpo Forestale, alla mission fondamentale della tutela dell'ambiente naturale e delle sue biodiversità. Richiamammo anche la possibilità che fosse introdotto diffusamente il divieto di accesso alle aree degne di massima protezione, da recintare opportunamente. Si può ben dire che, non solo per l'incendio del 25 giugno nella pineta tra la foce stessa del Bevano e Lido di Classe, quello di giovedì sia stato un incendio annunciato, conseguenza di anni ed anni in cui la politica se ne è stata con le mani in mano senza porsi neppure il problema di come dare un senso, neppure di legittimità, a queste Riserve Naturali. Serva almeno per salvare il salvabile e avviare, faticosamente ma fermamente, la ricostruzione della pineta".

"Il Corpo Forestale dia corso immediatamente ad un progetto che distingua rigorosamente, applicando fino in fondo il principio di precauzione, le aree protette tra Lido di Dante e Lido di Classe, spiaggia e pineta, tra quelle inaccessibili all'uomo o accessibili solo con visite guidate e quelle, assai limitate, diversamente fruibili in regime regolamentato - prosegue l'esponente di LpRa -. Il Comune di Ravenna presti alla Forestale la massima collaborazione e il sostegno politico ed economico perché questo piano si realizzi con decorrenza immediata. L'esempio - di successo anche per lo sviluppo di un turismo sano e di qualità - è quello del Bosco di Mesola, amministrato dallo stesso Corpo Forestale di Ravenna. Le ragioni che impongono l'"adesso basta" c'erano già tutte, come si può leggere nella scheda allegata del Parco del Delta, prodotta dalla Regione Emilia-Romagna. Adesso, non se ne discute neanche".

"Crediamo - conclude Ancisi - che il luogo migliore in cui si possano definire, insieme alla Forestale, le linee di questo piano sia il consiglio comunale, da riunirsi al più presto in seduta straordinaria, anche nel periodo di sospensione dei lavori tra tutto agosto e il 12 settembre, disposto ieri in mia assenza, giustificata da impegni istituzionali fuori Ravenna. Confidiamo che non sia necessario produrre richiesta formale di convocazione, che l'opposizione avrebbe la possibilità di presentare e il diritto che fosse accolta".
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Messaggio da emmeicsics » 05/08/2012, 18:05

Non conosco bene la storia del Lido di Dante e le posizioni dei vari personaggi che ruotano intorno a concessioni e divieti di pratica del naturismo. Ma leggendo questo articolo su una proposta del Sindaco di Ravenna Matteucci mi sono venuti in mente strani collegamenti...

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08 ... se/316470/

ciao
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Messaggio da Andrea vi » 05/08/2012, 22:28

un collegamento c'è:per i naturisti il mein camp per le prostitute i ghetti,della serie non possiamo più bruciarli in piazza almeno rinchiudiamoli
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Messaggio da sergino » 06/08/2012, 18:38

Andrea, mi trovi perfettamente d'accordo su comi imposti la critica, purtroppo le cose stanno andando in questo nefasto senso e la mancanza di un immaginario più libertario sta portando al silenzio ed all'immobilità molti soggetti dalle idee più aperte ed iconoclaste, ma sto andando fuori tema.
A proposito, visto che frequenti il Lido ci potresti postare qualcosa in merito alla situazione li esistente?
Ciao
Sergino
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Messaggio da Andrea vi » 06/08/2012, 21:56

rispetto all'anno scorso in cui si è toccato l'apice:persi tutti i tedeschi tranne uno di storico che c'era pure in piazza a giugno,sono tornati e aumentati i francofoni che evidentemente non sanno nulla di quello che è successo a primavera,italiani in vacanza quasi spariti i locali tornati tutti;con la forestale c'è stata tregua tranquilla fino all'incendio,poi domenica scorsa(non ieri)al passaggio della forestale c'è stata una specie di ola da stadio perchè nella zona corrispondente al passaggio della camionetta tutti si alzavano a dirgliene quattro(per usare un eufemismo),comunque non c'è rischio di multe.
diciamo che se non si va verso la foce sembra quasi normale,poi in realtà anche se si potrebbe,pochi vanno oltre la prima barriera(non è un bello spettacolo)e questo fa capire che comunque c'è parecchia gente in meno se ci stiamo tutti(senza particolari schiacciamenti da sovraffollanmento)entro la prima barriera vuol dire che comunque neanche agosto ha riportato la frequentazione come prima,però dopo gli ultimi eventi ormai la testa è più al futuro che al presente della spiaggia
emmeicsics
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Messaggio da emmeicsics » 13/08/2012, 16:24

Un articolo sull'edizione online di The daily Telegraph (non so se sia presente anche su quella cartacea) che parla di Dante.
13 agosto 2012, Nicholas Farrell
The nudists who spoil our holiday retreat

http://www.telegraph.co.uk/expat/expatl ... treat.html

L'articolo è in inglese. Per fortuna di chi non lo conosce. :(
Anche se i fatti vengono raccontati abbastanza obiettivamente, la storia imbastita ed alcuni commenti dell'editorialista fanno veramente cadere le braccia.
Ma già dal titolo si capiva che sarebbe stata una lettura poco soddisfacente: I nudisti che hanno rovinato la nostra villeggiatura

ciao
Massimo
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