COMUNICAZIONE AGLI UTENTI DEL FORUM

Il forum è stato per molti anni uno strumento di partecipazione e dibattito, che ha svolto un ruolo di testimonianza, raccogliendo contributi interessanti da parte di soci e simpatizzanti. Di questo dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alle discussioni e in particolare i moderatori che negli anni hanno contributo a mantenere vivo questo luogo di incontro virtuale.

Siamo però convinti che oggi ci siano strumenti comunicativi maggiormente efficaci e che la “storica” concezione di forum debba essere superata.

Fermo restando che A.N.ITA. resta aperta agli stimoli che giungono dai soci, crediamo che questo confronto, per non essere fine a sé stesso e per poter essere costruttivo, debba essere riportato in altri ambiti di discussione, che su richiesta andremo appositamente ad organizzare.

Vogliamo trasformare il forum in un luogo di approfondimento culturale, uno strumento di crescita associativa capace di proporre stimoli e argomenti di riflessione.

Anni di storia associativa passati attraverso il forum non andranno comunque persi. Andremo a organizzare gli “scaffali della memoria associativa” dove chi lo vorrà potrà rileggere discussioni sulle tante tematiche di cui abbiamo discusso e ci siamo confrontati.

Ti invitiamo a visitare le “Piazze d’Arcadia”, il nuovo luogo di incontro del pensiero Naturista: https://www.italianaturista.it/piazze-di-arcadia

Predisposizione genetica al nudismo

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emmeicsics
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Predisposizione genetica al nudismo

Messaggio da emmeicsics » 30/09/2020, 18:00

Una ricerca pubblicata sulla rivista Journal of Investigative Dermatology descrive una possibile predisposizione genetica per gli amanti della tintarella:

MailOnline del 10 settembre 2020 - Sun-loving people have the same 'risk-taking' genes that lead to smoking promiscuity and drugs study finds

Lo studio condotto da ricercatori del King's College di Londra ha trovato una correlazione tra la propensione ad esporsi alla luce solare ed un gruppo di geni solitamente legati alla propensione al rischio e ad altre attività che creano dipendenza come l'abuso di droghe, il fumo e comportamenti sessualmente promiscui.

Se lo studio verrà confermato, affermano i ricercatori, sarà necessario rivedere le campagne di prevenzione dei tumori della pelle. Persone con la pelle chiara, e quindi a rischio, se posseggono quegli specifici geni potrebbero non riuscire a fare a meno di esporsi al sole. Confermo, è proprio così! :mrgreen:

Non mi stupisce questa relazione con la predisposizione al rischio visto quel che combinano naturisti e nudisti per prendere un po' di sole: arrampicate, lunghe camminate sotto il sole cocente, carichi di vivande, sempre allerta per evitare multe salatissime!
Tra i naturisti più che la propensione per droghe, fumo e promiscuità ho notato quella per buon cibo e buon vino!!!
varigotto.jpg
Guado con porchetta
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ciao
Massimo
raggiogiallo
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Messaggio da raggiogiallo » 01/10/2020, 0:21

Ahah, giusto prendere la notizia con leggerezza, soprattutto perché l'oggetto dello studio sono persone che amano prendere il sole, e la maggioranza di esse preferiscono prenderlo in costume! :roll:
Per risolvere il mistero della predisposizione al nudismo... dovremo attendere il prossimo studio :lol: .
enJoy Naturism!
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Enrico Amoroso
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Messaggio da Enrico Amoroso » 01/10/2020, 14:31

A volte ci sono delle ricerche che mi sembrano una totale perdita di tempo e spreco di denaro. Sappiamo benissimo i rischi che ci sono ad esagerare nell'esporsi al sole estivo soprattutto per chi ha la carnagione chiara. Ora invece, secondo questi ricercatori, dobbiamo farci esaminare il DNA per potercelo dire.
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Una pagina che mi piace: https://www.facebook.com/Ripuliamo-spia ... 002200079/
Gli adulti son solo bambini cresciuti male.
La normalità è la forma di pazzia più diffusa sul pianeta.
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Alelid
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Messaggio da Alelid » 03/10/2020, 10:40

Chi vuole leggerlo per esteso (in inglese, of course) può trovarlo qui
https://www.jidonline.org/article/S0022 ... 2/fulltext
Le sintesi giornalistiche di ricerche scientifiche lasciano sempre il tempo che trovano, ne abbiamo conferma ogni giorno per gli articoli sul Covid. Qualcuno ricorda lo studio sugli UV che uccidono il virus, frettolosamente interpretato dai giornali con "il solleone farà finire tutto" per dare il liberi tutti subito prima delle ferie?
Come è stato detto, lo studio non è centrato sui naturisti. Vengono sottolineati gli aspetti salutari di un'esposizione adeguata al sole stigmatizzando semmai forme di dipendenza legate ad esempio all'uso dei lettini solari o a chi va in spiaggia esclusivamente per l'abbronzatura, piuttosto che per socializzare o fare sport.
Premesso che non mi intendo di queste cose, quello che ho capito è che di tratta di uno studio su un certo numero di Inglesi di ascendenza europea (leggi bianchi) tra cui quelli di una banca dati sui gemelli particolarmente importante perchè hanno un corredo genetico uguale. Sono state esaminate le giornate passate al sole in UK e le settimane all'estero, pesando opportunanente gli effetti della collocazione geografica, dello status economico e della propensione familiare (importante ovviamente più da piccoli che da adulti). E' risultata una correlazione tra maggior tempo a stare al sole e alcuni geni che hanno a che fare con la propensione alle dipendenze e alle attività rischiose. Alcuni di questi geni sono però tra quelli correlati anche alla predisposizione al melanoma.
Le conclusioni dell'articolo sono
In sintesi, abbiamo svelato una base genetica per il comportamento di ricerca del sole, dimostrando che la ricerca dell'esposizione ai raggi UV non è influenzata esclusivamente da fattori ambientali [se vivi in Scozia o nella solatia Cornovaglia ;)] o sociali [la possibilità economica di viaggiare in paesi soleggiati] e, cosa importante, abbiamo identificato determinanti genetici condivisi con la dipendenza, altri tratti comportamentali e funzioni cognitive. I risultati di natura tossicomanogena del comportamento di ricerca del sole sono rafforzati dall'associazione dei loci di CADM2 e TMEM182 [si tratta di roba genetica] con tratti di dipendenza come l'uso di cannabis, l'abuso di alcol e il fumo.
Pertanto, affrontare l'eccessiva esposizione al sole potrebbe essere più impegnativo, in quanto dipende da caratteristiche genetiche intrinseche che portano a questo comportamento a creare dipendenza. Sarebbe utile per il pubblico per essere consapevole che può avere una predisposizione a pratiche non sicure con il sole, in quanto potrebbe rendere le persone più consapevoli del loro comportamento rischioso. Questo potrebbe essere usato per implementare nuove strategie per controllare l'eccessiva esposizione al sole.

Gli stessi autori riconoscono però che lo studio è basato su autovalutazioni degli stessi partecipanti. In altri termini nessuno è andato a controllare quanto sono stati davvero al sole. A mio avviso invertendo il discorso si potrebbe quindi anche dire che chi ha predisposizione alle attività rischiose e alle dipendenze ha un carattere "sborone" che lo porta anche a vantarsi di queste attività, magari sovrastimando il tempo passato al sole.
Alessandro e Lidia
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