COMUNICAZIONE AGLI UTENTI DEL FORUM

Il forum è stato per molti anni uno strumento di partecipazione e dibattito, che ha svolto un ruolo di testimonianza, raccogliendo contributi interessanti da parte di soci e simpatizzanti. Di questo dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alle discussioni e in particolare i moderatori che negli anni hanno contributo a mantenere vivo questo luogo di incontro virtuale.

Siamo però convinti che oggi ci siano strumenti comunicativi maggiormente efficaci e che la “storica” concezione di forum debba essere superata.

Fermo restando che A.N.ITA. resta aperta agli stimoli che giungono dai soci, crediamo che questo confronto, per non essere fine a sé stesso e per poter essere costruttivo, debba essere riportato in altri ambiti di discussione, che su richiesta andremo appositamente ad organizzare.

Vogliamo trasformare il forum in un luogo di approfondimento culturale, uno strumento di crescita associativa capace di proporre stimoli e argomenti di riflessione.

Anni di storia associativa passati attraverso il forum non andranno comunque persi. Andremo a organizzare gli “scaffali della memoria associativa” dove chi lo vorrà potrà rileggere discussioni sulle tante tematiche di cui abbiamo discusso e ci siamo confrontati.

Ti invitiamo a visitare le “Piazze d’Arcadia”, il nuovo luogo di incontro del pensiero Naturista: https://www.italianaturista.it/piazze-di-arcadia

Convenzione di Faro

Informazioni su cosa è il naturismo, discussioni su aspetti e problematiche inerenti la pratica naturista. Articoli, video, recensioni su libri inerenti al naturismo e alla pratica naturista.
Rispondi
emmeicsics
Messaggi: 933
Iscritto il: 17/04/2012, 12:24

Convenzione di Faro

Messaggio da emmeicsics » 24/09/2020, 17:27

Nei giorni scorsi il Parlamento italiano ha ratificato la Convenzione di Faro sul patrimonio culturale:

Arttribune del 23 settembre 2020 - Convenzione di Faro sul Patrimonio Culturale arriva la ratifica dalla Camera

La convenzione, da quanto ho capito, dovrebbe servire ad ampliare il diritto di tutti di usufruire dei beni culturali, ampliando il senso di uno dei punti della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, ovvero il diritto a partecipare alla vita culturale.
Come si può leggere nell'articolo di cui sopra, il testo mi pare abbastanza vago ed è anche bizzarro scorrere la lista dei paesi che hanno sottoscritto la convenzione, mancano ad esempio Francia, Gran Bretagna, Spagna, Germania, Grecia.
Pare anche che la convenzione non sia stata ben accolta in ambienti più conservatori (diciamo così) per timori legati ad alcuni articoli in cui si parla di mediazione culturale (tradotto censura).
Sarà interessante seguire come nella pratica verrà utilizzata tale convenzione, se per aumentare il livello culturale dei cittadini o in altri modi che hanno poco a vedere con la cultura.

ciao
Massimo

p.s. Questo articolo dà informazioni un po' più articolate sulle varie posizioni politiche:
AG|Cult del 23 settembre 2020 - Convenzione di Faro ok definitivo della Camera: ecco le reazioni

p.p.s. Questo articolo del FAI chiarisce meglio il senso della convenzione:
Fondo Ambiente Italia del 25 novembre 2019 - La Convezione di Faro sul patrimonio culturale
Avatar utente
Alelid
Messaggi: 508
Iscritto il: 26/02/2016, 20:37

Messaggio da Alelid » 25/09/2020, 0:05

Come per molti analoghi documenti internazionali sui beni culturali, si tratta essenzialmente di una dichiarazione di principio da declinare (non obbligatoriamente) sulla base delle legislazioni nazionali. Peraltro l'idea di bene culturale e della sua tutela è molto variabile anche in ambito europeo, per non dire degli altri continenti.
Suppongo che tu abbia riportato la notizia perchè certi gruppi parlamentari di destra hanno associato l'articolo 4 con certi episodi in cui alcune opere d'arte sono state sottratte alla vista di capi di stato e politici stranieri, supponendo che questi fossero cultualmente impreparati a vedere nudità scolpite o dipinte.
A mio avviso, semmai, la contrarietà di quei gruppi politici è semmai rivolta (ma non dichiarata esplicitamente) al timore che, sottolineando i diritti della collettività e della cittadinanza, si finisca per limitare implicitamente la libera disponibilità dei privati che detengono questi beni.
Alessandro e Lidia
emmeicsics
Messaggi: 933
Iscritto il: 17/04/2012, 12:24

Messaggio da emmeicsics » 25/09/2020, 8:00

Alelid ha scritto: 25/09/2020, 0:05 Suppongo che tu abbia riportato la notizia perchè certi gruppi parlamentari di destra hanno associato l'articolo 4 con certi episodi in cui alcune opere d'arte sono state sottratte alla vista di capi di stato e politici stranieri, supponendo che questi fossero cultualmente impreparati a vedere nudità scolpite o dipinte.
Un paio di articoli della convenzione fanno riferimento al fatto che diventando un diritto fondamentale per tutti quello di godere dei beni culturali, sarà necessaria una qualche forma di mediazione culturale per mettere in pratica tale diritto. Tradotto questo può significare che debbano essere attuate politiche che permettano a persone con diversi livelli culturali di usufruire delle opere. Oppure che, per rispettare le tradizioni o le convinzioni religiose delle persone, vengano alterate le opere d'arte in modo da consentire a tutti di goderne (tradotto: se un gruppo di persone si dichiara turbato dalla nudità delle opere del Canova, per non violare il diritto di quelle persone a godere di quelle opere, potrebbero venir effettuati interventi che alle altre persone sembrerebbero di tipo censorio).
[/quote]
A mio avviso, semmai, la contrarietà di quei gruppi politici è semmai rivolta (ma non dichiarata esplicitamente) al timore che, sottolineando i diritti della collettività e della cittadinanza, si finisca per limitare implicitamente la libera disponibilità dei privati che detengono questi beni.
Anche questo è un aspetto interessante della questione anche se credo che una convenzione non possa prevalere sul diritto costituzionale alla proprietà privata.

Sarebbe interessante sapere perché altri paesi ricchi di importanti opere d'arte abbiano deciso di ignorare la convenzione. Dai commenti di persone del settore mi pare che la convenzione sia stata ben accolta soprattutto perché potrebbe offire modalità nuove per la tutela dei beni culturali, ma non capisco perché solo in Italia. Forse è una questione di risorse disponibili o di quantità di beni da tutelare.

ciao
Massimo
Avatar utente
Alelid
Messaggi: 508
Iscritto il: 26/02/2016, 20:37

Messaggio da Alelid » 25/09/2020, 15:12

emmeicsics ha scritto: 25/09/2020, 8:00 Un paio di articoli della convenzione fanno riferimento al fatto che diventando un diritto fondamentale per tutti quello di godere dei beni culturali, sarà necessaria una qualche forma di mediazione culturale per mettere in pratica tale diritto. Tradotto questo può significare che debbano essere attuate politiche che permettano a persone con diversi livelli culturali di usufruire delle opere. Oppure che, per rispettare le tradizioni o le convinzioni religiose delle persone, vengano alterate le opere d'arte in modo da consentire a tutti di goderne (tradotto: se un gruppo di persone si dichiara turbato dalla nudità delle opere del Canova, per non violare il diritto di quelle persone a godere di quelle opere, potrebbero venir effettuati interventi che alle altre persone sembrerebbero di tipo censorio).
In un certo senso tutte le opere d'arte richiedono una forma di mediazione culturale, che si tratti della Divina Commedia o della banana di Cattelan. Meglio se in modo non banalizzante ma nemmeno faticoso, ci sono professionisti della comunicazione per questo, come Daverio, Angela o le letture dantesche di Benigni.
Altra caso è il tuo esempio di Canova. Se uno proprio sceglie di non vedere pezzi di marmo sagomati a forma di persone nude, sceglie di non sapere perché Napoleone e sua sorella Paolina hanno voluto farsi raffigurare nudi, il legame sottinteso con l'impero romano e gli imperatori che avevano fatto altrettanto, la raffigurazione del corpo nella scultura italiana dal Rinascimento, la cultura umanistica, la nudità eroica nella statuaria greca e così via. Se vedi solo il viso o una foto pixellata non è lo stesso.
Ti dirò per esperienza personale che quando ho mostrato (per lavoro) immagini di opere d'arte italiana, comprese opere di nudo e a tema religioso, in paesi islamici come la Turchia o il Pakistan, nessuno dei numerosi presenti anche con ruoli istituzionali ha fatto obiezioni. Le sole volte che ho sentito commenti triviali provenivano piuttosto da qualcuno tra i più rozzi turisti inglesi o americani, che magari si stupivano del seno nudo di una trecentesca Madonna con bambino, probabilmente perchè dai tempi della Riforma sono poco avvezzi della iconografia mariana.
In ogni modo, il modo in cui sarà interpretata la Convenzione di Faro dipenderà essenzialmente dal clima politico, è così generica che ciascuno ci potrà trovare quel che vuole.
Alessandro e Lidia
Avatar utente
Andrea vi
Messaggi: 537
Iscritto il: 16/04/2012, 20:48
Località: Vicenza

Messaggio da Andrea vi » 25/09/2020, 21:48

Quella della censura mi sembra una boutade al solo scopo di becera propaganda: il significato di censura è proprio non rendere accessibile quindi l'esatto contrario di quanto si propone la convenzione
Rispondi