COMUNICAZIONE AGLI UTENTI DEL FORUM

Il forum è stato per molti anni uno strumento di partecipazione e dibattito, che ha svolto un ruolo di testimonianza, raccogliendo contributi interessanti da parte di soci e simpatizzanti. Di questo dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alle discussioni e in particolare i moderatori che negli anni hanno contributo a mantenere vivo questo luogo di incontro virtuale.

Siamo però convinti che oggi ci siano strumenti comunicativi maggiormente efficaci e che la “storica” concezione di forum debba essere superata.

Fermo restando che A.N.ITA. resta aperta agli stimoli che giungono dai soci, crediamo che questo confronto, per non essere fine a sé stesso e per poter essere costruttivo, debba essere riportato in altri ambiti di discussione, che su richiesta andremo appositamente ad organizzare.

Vogliamo trasformare il forum in un luogo di approfondimento culturale, uno strumento di crescita associativa capace di proporre stimoli e argomenti di riflessione.

Anni di storia associativa passati attraverso il forum non andranno comunque persi. Andremo a organizzare gli “scaffali della memoria associativa” dove chi lo vorrà potrà rileggere discussioni sulle tante tematiche di cui abbiamo discusso e ci siamo confrontati.

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La mia storia

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sonaisap
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La mia storia

Messaggio da sonaisap » 25/04/2020, 17:34

Salve,

sperando questa sia la sezione del forum più adatta a questo post, vorrei con esso raccontarvi la mia storia e magari ottenere qualche consiglio se non semplici ma pur sempre graditi commenti.
Posso immaginare che l'utente medio di questo forum abbia una storia completamente diversa dalla mia, che magari pratichi da molto il nudismo e che la legga dal suo punto di vista: proprio per questo pregherei di cercare di immedesimarsi, per quanto possibile, per evitare magari di fraintendere certi aspetti e rispondere in modo superficiale.

All'età di circa 7 anni sono stato adottato dalla mia attuale famiglia (diventando figlio unico) spostandomi anche di parecchio come zona, quindi di fatto reiniziando tutto da zero.
Per vari motivi (genitori forse un po' troppo protettivi, carattere chiuso ecc.) non ho mai avuto molti amici ed avendo un problema agli occhi (retina assottigliata), non ho mai potuto praticare sport di squadra "fisici" come calcio o basket, perché un forte colpo in viso potrebbe lesionare gravemente la retina. Questo ovviamente mi ha privato della vita di squadra (in tanti sensi) e di tutto quello che può insegnare.
Adesso ho 27 anni e negli ultimi 5/6 anni, dopo esser comunque entrato a far parte di qualche gruppo di amici nell'ambito delle scuole superiori, ho deciso di allontanarmi da essi perché in molti casi alcuni facevano uso di droghe o abuso di alcolici, quindi attualmente ho veramente pochi amici veri (parlo di 2 o 3) con la conseguenza di essere tornato di nuovo "solo" (questo oramai da qualche anno).
Devo dire che però nel tempo mi sono abituato e ho iniziato ad apprezzare il fatto di stare da solo (non sono "depresso" e non ho mai sofferto di solitudine per intenderci), praticamente smettendo anche di cercare una ragazza o un gruppo di amici ed è forse stato questo uno degli errori.
Da un punto di vista sentimentale poi non ho mai avuto una ragazza e nemmeno dato il primo bacio, quindi è facile capire che "Federica" è stata la mia sola amica e questo probabilmente è stato un altro mio errore, perché ovviamente l'essere sempre da soli poi porta a qualche "deviazione".
Questa "deviazione" a volte mi porta ad avere pensieri e talvolta comportamenti trasgressivi o leggermente esibizionistici.

Nel mio post di presentazione ho scritto che mi sono avvicinato alla pratica del nudismo in un area naturale fluviale (che per quanto possibile frequento più o meno tutti i weekend, a parte in questo periodo), ovviamente sempre da solo però, e talvolta ammetto di essere andato anche oltre al semplice "nudismo": è proprio questo il punto della mia storia.
Il fatto di non avere sostanzialmente nessuno con cui parlarne, poi, ovviamente porta a pensare troppo e a farsi idee sbagliate.
Il mio "problema" è che non sono sicuro sul cosa voglio effettivamente fare, perché da un lato non posso non ammettere di vedere e talvolta cercare il lato erotico dello stare nudi e dall'altro, però, mi rendo conto che sia una cosa "sbagliata" e vorrei uscire da questa situazione per vivere l'esperienza nudista in modo più puro.

Le mie esperienze in spiaggia nudista (Laguna del Mort, vicino a Jesolo) hanno avuto esiti contrastanti, perché da un lato, dopo essermi abituato alla presenza di altre persone nude e dopo aver superato le paure della prima volta, sono riuscito a godermi l'esperienza senza pensieri strani, ma la presenza comunque di qualcuno che si dava ad atti più o meno espliciti o altre situazioni, mi faceva ritornare al lato erotico.

Un altro aspetto della cosa è che parlare di questo argomento con i miei genitori è veramente difficile anche perché non sono proprio di larghe vedute, soprattutto mia madre, anche se sorprendentemente sono riuscito a dirgli che ho frequentato la spiaggia nudista, seppur mentendo spudoratamente su un particolare importante. Il fatto è che pur avendo 27 anni, vivo con i miei e non ho una macchina mia, quindi non era molto semplice dire "Ciao, vado da solo alla spiaggia nudista!". Quindi mi sono inventato un gruppo di amici con cui andare. La prima volta ho detto ai miei che "abbiamo" visto dei nudisti e la seconda ho detto loro che "abbiamo" provato anche "noi" a fare i nudisti (con questo sistema ci sono andato in totale 4 volte).
Non l'hanno presa malissimo, ma il fatto di aver mentito non è una bella cosa e quando tornerò (virus permettendo) vorrei "convincerli" a più o meno approvare la mia volontà e quindi non dover più aver bisogno di mentire.

Riguardo al nudismo più in generale, non sono mai entrato in argomento, ma purtroppo in casa penso non sarà mai accettata la mia nudità totale, e devo limitarmi al poter girare al massimo in mutande e canottiera (con sguardi perplessi oltretutto).

La soluzione che mi si palesa per almeno cercare di ottenere un esperienza nudista più "pura", è quella di stare nudo molto più spesso in modo da abituarmici e soprattutto di non farlo da solo, ma dato quanto ho raccontato, non è una cosa molto semplice, soprattutto se non riesco a trovare il coraggio di parlarne chiaramente con i miei senza risatine strane e di fatto superando questo tabù.
Ho anche pensato più volte di magari partecipare a incontri naturisti o di io stesso cercare persone nudiste nella mia zona per organizzare qualcosa, ma rimane tutta una cosa "nascosta" ai miei con il rischio di non poter garantire la mia presenza o di comunque di dover trovare delle scuse per raggiungere i luoghi di incontro, magari lontani.

Un altra esperienza che volevo fare e che avevo programmato per quest'estate, era di fare una vacanza in solitaria alle Canarie, così da poter praticare il nudismo in tutta tranquillità e in modo continuativo, cosa però ovviamente saltata, almeno per quest'anno ormai.

Spero di aver dato un idea più o meno chiara della mia situazione e voglio ribadire che è molto difficile far capire solo scrivendo quello che voglio dire e che è molto facile cadere nell'estremizzazione di alcuni concetti e di dare un idea sbagliata di quello che sono.

Andrea
nudomark
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Messaggio da nudomark » 25/04/2020, 17:59

Andrea, grazie per esserti così descritto. Io ho iniziato a stare nudo a 16 anni e non ho mai smesso. Il lato erotico nasce quando si inizia da soli e ovviamente capita di pensare a quello...
Se invece riesci ad avere amicizie e frequentare altri naturisti veri ti accorgerai che tutto decade (anche se ovviamente nel privato ognuno può fare ciò che desidera, i naturisti non sono asessuati)
Se vuoi dei consigli puoi scrivermi un msg, tranquillo son persona conosciuta in ambiente naturista, non devi temere.
Purtroppo sei piuttosto lontano da dove ho gli amici e da dove l'associazione che gestisce questo forum organizza molti eventi a cui se fossi vicino potresti partecipare.
Soprattutto questo è un consiglio...avvicinati a qualche associazione e vedrai che conoscerai persone serie. nasceranno anche amicizie che potrai frequentare e quindi anche stare meno solo. Stare soli a volte fa bene ma non sempre, credimi, sei giovane e devi relazionarti, la vita passa in un soffio, non isolarti mai!
Marco
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Enrico Amoroso
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Messaggio da Enrico Amoroso » 25/04/2020, 18:21

In effetti l'unico consiglio che credo noi possiamo darti è quello di contattare una associazione naturista. Per quanto riguarda me ho sempre trovato più eccitante, da un punto di vista erotico, le spiagge tessili che quelle naturiste. Mi è capitato, nel corso degli anni di incontrare coppie esibizioniste ma quello che ho provato variava dall'indifferenza, quando accadeva in luoghi ove non c'era nessuno tranne io e loro ed io mi voltavo dall'altra parte, al fastidio, più o meno intenso, quando si esibivano in presenza di persone e soprattutto se non molto distante c'erano famiglie con minori.
Se tu fossi mio figlio ti consiglierei un consulto con uno psicologo cosa che, in altre nazioni è normalissimo, da noi sembra quasi un'offesa ma non lo è affatto. Da quello che scrivi sembra come se tu ti sia infilato in un labirinto e magari un piccolo aiuto ti fa trovare l'uscita per poterti finalmente esprimere pienamente.
Mi complimento con te per aver descritto tutto senza maschere cosa che non sempre si riesce a fare descrivendo problemi che, credo, molti di noi, vecchi naturisti, hanno superato solo dopo anni quando si è riusciti a superarli ovviamente.
Spero di poter leggere altri tuoi interventi in questo forum così puoi farci sapere anche se la tua storia trovi un percorso di piena luce solare.
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Una pagina che mi piace: https://www.facebook.com/Ripuliamo-spia ... 002200079/
Gli adulti son solo bambini cresciuti male.
La normalità è la forma di pazzia più diffusa sul pianeta.
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giampi
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Messaggio da giampi » 25/04/2020, 21:05

Ciao Andrea, grazie per la presentazione che hai proposto. Non è da tutti mettersi in luce come hai fatto tu.
Anch'io ti suggerisco di partecipare a qualche evento Naturista proposto da un'associazione. Lì potrai incontrare degli amici Naturisti e, credo, riuscirai a vivere queste esperienza in modo del tutto naturale. Purtroppo questa pandemia sta facendo saltare uno dopo l'altro un sacco di appuntamenti. Speriamo che presto si possa tornare a proporre eventi.
giampi
Giampietro Tentori - Presidente A.N.ITA.
sonaisap
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Iscritto il: 25/04/2020, 14:02

Messaggio da sonaisap » 25/04/2020, 21:48

Marco, Enrico e Gianpietro, grazie delle risposte!

Per quanto riguarda il consultare uno psicologo, in realtà mi è già capitato più volte in passato, sia ai tempi durante il periodo di transizione per l'adozione, sia un 5/6 anni fa per avere un supporto per, non dico non cadere in depressione, ma per non chiudermi troppo (era un periodo un po' triste perché in varie situazioni a scuola pensavo di essere messo in disparte dai compagni e cose così, poi anche a causa dei presunti amici che frequentavo di cui sopra poi andavo anche male a scuola tanto da pensare di mollarla), quindi ci sono già passato e per fortuna è andato tutto bene.
Forse da quanto ho scritto emerge una situazione più grave di quanto non lo sia in realtà, anche perché con i pochi amici che ho, comunque ci vado al cinema, a cena fuori ecc... insomma a parte il lato nudismo e l'avere un numero ridotto di amici, vivo una vita normale e piuttosto felice adesso, faccio un lavoro che mi piace ecc... a volte vorrei veramente avere una macchina del tempo per tornare indietro e magari provarci con quella ragazza carina a scuola o uscire di più con gli amici giusti.

Riguardo l'aspetto erotico, sono certo anch'io poi passi decisamente in secondo piano quando praticherò il naturismo insieme ad altre persone e svolgendo attività insieme. Adesso che ci penso, molto probabilmente il solo fatto di essere da solo e senza nulla di preciso da fare (come mi accade di solito) porta poi a pensare ad altro, mentre anche solo parlando o leggendo un libro questo risolve il problema.

Credo che fino a che io non vada a vivere da solo (non penso molto presto) o che non mi compri un automobile (cosa che attualmente non è necessaria avendo mio padre in pensione, mi madre casalinga e il lavoro attaccato a casa), l'ostacolo principale sia di affrontare la cosa con i miei. Certo, ormai ho un'età in cui non dovrei più chiedere il permesso per fare quello che decido di fare, ma preferirei trovare il modo di avere l'approvazione (o per lo meno l'accettazione) e non dover mentire o magari litigare per questi motivi.
Poi una volta fatto questo passo la strada dovrebbe essere in ripida discesa, perché a quel punto non sarei più un "clandestino" e potrei incontrarmi liberamente con altri naturisti e volendo anche partecipare ad eventi organizzati dalle associazioni.
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magnum54
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Messaggio da magnum54 » 26/04/2020, 18:17

Ciao Andrea, concordo in toto con quanto scritto più su dagli altri ragazzi del forum, perciò non ti tedierò con altri pistolotti sul bello del frequentare compagnie e amicizie di naturisti, che sono persone da 0 a 100 anni, famigliole con bimbi, coppie, singles, come se ne vedono normalmente in spiaggia a Rimini o in montagna a Cortina, con la solo differenza del non indossare vestiti. 😊
Ma soprattutto sono d’accordo con Nudomark, quando dice che nel privato ognuno è libero di fare ciò che vuole.
Può capitare che, da soli, immersi completamente nella natura, col sole e la brezza che ti accarezzano il corpo nudo, Federica prenda quasi automaticamente il comando delle operazioni, ti confesso che tanti anni fa successe anche a me, è un po’ come il voler fare l’amore con la natura, non so spiegarti meglio la sensazione, ma non credo tu debba fartene una paranoia.
Ti metto qui sotto un passaggio del libro “Balla coi lupi” (tra l’altro consigliato, molto meglio del già bellissimo film e dove il tenente Dunbar è il padre di tutti i naturisti, nel senso che è quasi sempre nudo):

Il giorno seguente accadde una cosa strana.
Dunbar passò il mattino e parte del pomeriggio cercando di fare qualche lavoro lì intorno:
smistare nuovamente ciò che era rimasto delle provviste, bruciare qualcosa che non serviva,
trovare un modo per conservare al sicuro la carne e fare qualche annotazione sul diario.
Fece tutto di malavoglia. Pensò di puntellare nuovamente il recinto ma concluse che non
sarebbe stato altro che inventarsi del lavoro per conto proprio. Aveva già fatto troppi
lavori da sé. Lo faceva sentire senza guida.
Quando il sole stava ormai calando, si trovò a desiderare di fare un'altra passeggiata
nella prateria. Era stata una giornata rovente. Lavorando, aveva sudato copiosamente
e il sudore era filtrato attraverso i pantaloni e gli provocava un fastidioso pizzicore alle
cosce. Non c'era alcun motivo perché questa sensazione sgradevole lo accompagnasse
nella sua passeggiata. Così, Dunbar si diresse verso la prateria senza nulla indosso,
sperando di poter magari incontrare Due Calzini.
Allontanandosi dal fiume, cominciò a camminare verso l'immensa distesa erbosa che
ondeggiava lievemente in ogni direzione, animata da una propria forza vitale.
L'erba aveva ormai raggiunto l'apice della crescita e in alcuni punti arrivava a sfiorargli
i fianchi. Sopra di lui, il cielo era pieno di bianche nuvole fioccose che spiccavano
contro l'azzurro puro come delle figure ritagliate.
Su una piccola altura a un miglio dal forte, Dunbar si sdraiò nell'erba. Con una protezione
frangivento su tutti i lati, restò ad assorbire l'ultimo calore del sole, fissando vagamente
le nuvole che lentamente si spostavano nel cielo.
Il tenente si girò sul ventre per esporre la schiena al sole e quando si mosse nell'erba,
fu inondato da una sensazione improvvisa, una sensazione che non conosceva da così
tanto tempo che, dapprima, non fu sicuro di ciò che stava provando.
Attorno a lui l'erba frusciava, mossa dalla brezza. Il sole si posava sulla sua schiena
come un manto di calore asciutto. La sensazione divenne sempre più intensa e Dunbar
vi si arrese.
La sua mano scivolò verso il basso e, in quel momento, il tenente smise di pensare.
Non vi era niente a guidare il suo atto: nessuna visione, o parole, o ricordi. Solo la
sensazione, e nient'altro.
Quando tornò di nuovo in sé, guardò il cielo e vide la terra girare allo stesso modo delle
nuvole. Si girò sulla schiena, allungò le braccia lungo i fianchi alla maniera di un cadavere
e galleggiò ancora un po' sul suo letto di erba e di terra.
Poi chiuse gli occhi e sonnecchiò per mezz'ora
.”


E se non trovi il libro in libreria, puoi sempre leggerlo qui:

https://poetidellaluce.freeforumzone.co ... e.aspx?p=1
Ciao.
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Messaggio da Enrico Amoroso » 26/04/2020, 23:15

magnum54 ha scritto: 26/04/2020, 18:17 ...
Il giorno seguente accadde una cosa strana.
...
.”
Però non ricordo questa scena nel film :roll:
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Messaggio da magnum54 » 26/04/2020, 23:44

Enrico Amoroso ha scritto: 26/04/2020, 23:15
magnum54 ha scritto: 26/04/2020, 18:17 ...
Il giorno seguente accadde una cosa strana.
...
.”
Però non ricordo questa scena nel film :roll:
Nel film, anche il finale è diverso... 😉
Ciao.
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