COMUNICAZIONE AGLI UTENTI DEL FORUM

Il forum è stato per molti anni uno strumento di partecipazione e dibattito, che ha svolto un ruolo di testimonianza, raccogliendo contributi interessanti da parte di soci e simpatizzanti. Di questo dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alle discussioni e in particolare i moderatori che negli anni hanno contributo a mantenere vivo questo luogo di incontro virtuale.

Siamo però convinti che oggi ci siano strumenti comunicativi maggiormente efficaci e che la “storica” concezione di forum debba essere superata.

Fermo restando che A.N.ITA. resta aperta agli stimoli che giungono dai soci, crediamo che questo confronto, per non essere fine a sé stesso e per poter essere costruttivo, debba essere riportato in altri ambiti di discussione, che su richiesta andremo appositamente ad organizzare.

Vogliamo trasformare il forum in un luogo di approfondimento culturale, uno strumento di crescita associativa capace di proporre stimoli e argomenti di riflessione.

Anni di storia associativa passati attraverso il forum non andranno comunque persi. Andremo a organizzare gli “scaffali della memoria associativa” dove chi lo vorrà potrà rileggere discussioni sulle tante tematiche di cui abbiamo discusso e ci siamo confrontati.

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Film con scene di nudo naturale

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francaiamele
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Messaggio da francaiamele » 06/01/2019, 18:11

L'altro giorno io e Francesco abbiamo visto il film 'Capri Revolution".
A me complessivamente è piaciuto, l'ho trovato un po' lento, molto bella la fotografia e la storia di questa ragazza, Lucia che combatte gli stereotipi e si libera da una serie di costrizioni imposte dalla società e della famiglia riferito al periodo storico in cui è ambientato il film.
Mi ha riportato indietro nel tempo, al ricordo del mio vissuto degli anni '70 in una famiglia del sud e la voglia di libertà che avevo e che ho conquistato a fatica, facendo battaglie in famiglia e nella società.
La situazione della comune non mi ha molto coinvolta, la fotografia meravigliosa, anche perché Capri e il Cilento, dove sono state girate le scene sono luoghi bellissimi.
Sicuramente il nudo non è presentato in modo pruriginoso ma in modo naturale, l'uniche scene di 'violenza e di sesso" vengono rappresentate in modo "negativo" e portano all'allontanamento dalla comune di chi le.ha promosse.
Lo consiglio a chi non lo ha visto.
Franca
Franca Iamele
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marchino
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Messaggio da marchino » 06/01/2019, 22:53

Come non menzionare il film "Laguna blu" (The Blue Lagoon) del 1980, diretto dal regista Randal Kleiser e tratto dal racconto La laguna azzurra dello scrittore Henry De Vere Stacpoole, Con Brooke Shields e Christopher Atkins.
Ultima modifica di marchino il 06/01/2019, 22:59, modificato 1 volta in totale.
Ciao buon nudismo / naturismo a tutti
Marco
Visan
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Messaggio da Visan » 06/01/2019, 22:57

marchino ha scritto:Come non menzionare il film "Laguna blu" (The Blue Lagoon) del 1980, diretto dal regista Randal Kleiser e tratto dal racconto La laguna azzurra dello scrittore Henry De Vere Stacpoole.
In effetti qui è proprio la libertà assoluta con l'assenza del pudore (beati loro). Nn ricordo se il nudo è anche frontale o solo allusioni.
Si potrebbe vivere come loro?
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magnum54
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Messaggio da magnum54 » 07/01/2019, 21:01

marchino ha scritto:Come non menzionare il film "Laguna blu" (The Blue Lagoon) del 1980, diretto dal regista Randal Kleiser e tratto dal racconto La laguna azzurra dello scrittore Henry De Vere Stacpoole, Con Brooke Shields e Christopher Atkins.
Lo ricordo anch’io con piacere (e con invidia ;) )
Ciao.
dario, per gli amici magnum 👨🏼‍🦳
raggiogiallo
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Messaggio da raggiogiallo » 11/01/2019, 16:38

sergino ha scritto:Ieri siamo andai a vederlo.
Ne sono rimasto affascinato per la fotografia, per l'incedere lento della storia, ma anche per la storia stessa... molto semplice, forse anche banale, ma sempre incentrata su una prospettiva di libertà e a quanto questi esperimenti abbiamo iniziato a costruire un cambiamento culturale che è giunto finalmente a radicarsi nella nostra società.
Mi trovo molto d'accordo con te, Sergino, come di solito accade :) .
La fotografia è stupenda, e per chi la ama particolarmente il film è una delizia. Forse chi preferisce uno stile più veloce e movimentato potrà trovarlo un po' lento.

Ma il pregio principale del film, che consiglio a chiunque di andare a vedere, è quello di mettere in scena, attraverso la storia individuale di Lucia, anche la dialettica tra le forme di pensiero del novecento: il materialismo, di matrice marxista, e una visione che vuole recuperare anche ciò che va oltre la materia, uno spiritualismo che attenzione non è ascetismo ma consapevolezza che la descrizione scientifica e materialistica non può esaurire l'interpretazione della realtà.
Ciò che viene forse penalizzato è lo spirito di amore e rispetto per la natura che anche la civiltà contadina, seppur spesso povera e priva di mezzi, ha espresso (le figure appartenenti a questo mondo sono tutte protese verso l'accumulo di ricchezza o il sogno del progresso attraverso l'industrializzazione; unica eccezione in questo mondo è appunto Lucia).

Ed è per questo che non condanno il regista per non aver preso una posizione netta contro la guerra: la sua scelta registica è quella di rappresentare le diverse vie di interpretare la realtà nel novecento. Il materialismo storico che trova nella guerra una via per il sovvertimento delle ingiustizie sociali, e dall'altra parte la via spirituale del miglioramento individuale che vuole estendersi a un nuovo modello di società senza guerre e violenze (la comune). Ricordiamo che il film è il terzo di una trilogia dopo "Noi credevamo" e "Il giovane favoloso".

Va detto che la protagonista, figura sempre positiva, si allontana anche dalla scelta materialista (che conduce alla guerra) dicendo al giovane medico che la incarna: "Tu vuoi giustizia e pace per gli esseri umani, ma che umani siamo se non proviamo compassione?" Quale più duro monito nei confronti di chi crede che la guerra, la morte della pietà e della compassione, possa essere veicolo dell'istituzione di un bene superiore?
francaiamele ha scritto: Sicuramente il nudo non è presentato in modo pruriginoso ma in modo naturale, l'uniche scene di 'violenza e di sesso" vengono rappresentate in modo "negativo" e portano all'allontanamento dalla comune di chi le.ha promosse.
Lo consiglio a chi non lo ha visto.
Franca
Anche su questo mi trovo molto d'accordo. La sceneggiatura e la trattazione della tematica "proto-naturista" è molto attenta e rispettosa, e sembra quasi conoscerla profondamente, per le problematiche che tratteggia.
enJoy Naturism!
emmeicsics
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Messaggio da emmeicsics » 28/01/2019, 18:38

deriva ha scritto: Penso comunque che per noi naturisti il film possa scivolare via con più o meno interesse a seconda dei propri gusti, ma che per i tessili più o meno prevenuti possa invece risultare addirittura "scabroso" nelle sue frequenti scene di nudo :lol:
SIamo finalmente riusciti a vedere anche noi Capri Revolution.
Cinema Ariosto a Milano (cinema d'essai in zona abbastanza centrale, pubblico con età medio alta).
Accanto a noi una coppia ha iniziato ad agitarsi alle prime scene di nudo, con la signora che se ne è subito uscita con un "Che schifezza!", seguito per tutta la proiezione da altri commenti negativi che ho filtrato.
A parte questo non ho sentito lamentele di altri.
Per quanto riguarda il film ed il "naturismo", ho fatto un po' fatica ad entrare nella storia, un po' perché non mi piacciono i guru, un po' per motivi prettamente cinematografici: i nudisti mi parevano troppo moderni, più "sessantottini" che inizio secolo scorso (basta cercare un po' di foto del Monte Verità per vedere le differenze nelle acconciature, negli abiti, negli atteggiamenti.
Anche la contrapposizione tra le posizioni del medico e del maestro forse è stata interpretata in maniera eccessiva, specie dal primo.
Vabbe' dovrei fare un lungo elenco di cose che non mi hanno convinto, mi limito a ciò che mi è piaciuto: la fotografia, i paesaggi e la natura dell'isola, il personaggio della protagonista.
Non verrà ricordato come una delle opere migliori di Martone che comunque va apprezzato per il coraggio nel mettere in scena un'altra storia di donna che cerca di liberarsi dalle costrizioni della società.

ciao
Massimo
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Messaggio da cescoballa » 28/01/2019, 20:46

Finalmente l'hai visto :) , sul giudizio poi ne possiamo discutere, alcune cose le condivido altre meno, non è un film "memorabile" ma, a mio parere, certamente da vedere.
Francesco
Francesco Ballardini
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fabio32
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Messaggio da fabio32 » 29/01/2019, 9:07

Visan ha scritto:In effetti qui è proprio la libertà assoluta con l'assenza del pudore (beati loro). Nn ricordo se il nudo è anche frontale o solo allusioni.
Si potrebbe vivere come loro?
Cercherò di rivedere Laguna Blu, ma se ben ricordo in quanto al nudo non è mai frontale, non si vedono quindi i genitali né di lui né di lei.
In quanto alle scene di sesso, questo è solo vagamente accennato.
Quindi non si può definire "naturista", visto che il nudo dei protagonisti non è mai integrale, ma nemmeno "pornografico" non essendoci scene di sesso esplicito.
Quello che mi aveva colpito è la "maturazione" dei protagonisti: da piccoli non hanno alcuna inibizione e crescendo il sesso devono scoprirlo da soli, non avendo alcuna guida, non sanno nemmeno come si fa per concepire un bambino; poi però lei, crescendo, arrivando il menarca (che la spaventa moltissimo non sapendo cosa fosse!) e iniziando a notare che lui la guarda con occhi diversi, tende a nascondersi.
emmeicsics
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Messaggio da emmeicsics » 12/02/2019, 10:16

Scene di nudo naturale animato! :-)

Dalla serie Netflix Big Mouth una scena in un centro benessere:

https://www.youtube.com/watch?v=yE8ROHu03Xw

ciao
Massimo
luzypan
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Messaggio da luzypan » 13/02/2019, 13:57

emmeicsics ha scritto:Scene di nudo naturale animato! :-)


E' una serie animata per adulti, piena di doppi sensi, sarcasmo nero e frecce avvelenate.
Infatti non è indirizzata agli adolescenti ma agli adolescenti che siamo stati...
detto questo alcune cose confliggono:
gli adolescenti sono repressi per via di una educazione repressiva ricevuta
se vuoi liberare gli adolescenti devi dire loro chi e cosa causa la repressione
non, come vediamo sopra, mettere una figura adulta "non repressa" che è invece la causa della repressione
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