COMUNICAZIONE AGLI UTENTI DEL FORUM

Il forum è stato per molti anni uno strumento di partecipazione e dibattito, che ha svolto un ruolo di testimonianza, raccogliendo contributi interessanti da parte di soci e simpatizzanti. Di questo dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alle discussioni e in particolare i moderatori che negli anni hanno contributo a mantenere vivo questo luogo di incontro virtuale.

Siamo però convinti che oggi ci siano strumenti comunicativi maggiormente efficaci e che la “storica” concezione di forum debba essere superata.

Fermo restando che A.N.ITA. resta aperta agli stimoli che giungono dai soci, crediamo che questo confronto, per non essere fine a sé stesso e per poter essere costruttivo, debba essere riportato in altri ambiti di discussione, che su richiesta andremo appositamente ad organizzare.

Vogliamo trasformare il forum in un luogo di approfondimento culturale, uno strumento di crescita associativa capace di proporre stimoli e argomenti di riflessione.

Anni di storia associativa passati attraverso il forum non andranno comunque persi. Andremo a organizzare gli “scaffali della memoria associativa” dove chi lo vorrà potrà rileggere discussioni sulle tante tematiche di cui abbiamo discusso e ci siamo confrontati.

Ti invitiamo a visitare le “Piazze d’Arcadia”, il nuovo luogo di incontro del pensiero Naturista: https://www.italianaturista.it/piazze-di-arcadia

Utilità o meno della federazione

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cescoballa
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Messaggio da cescoballa » 24/06/2021, 21:56

capitan1cino ha scritto: 24/06/2021, 21:00
cescoballa ha scritto: 24/06/2021, 20:45 P.S.: in realtà ancora oggi vale la regola di fare pagare la tessera e il bollino tutti allo stesso prezzo (35€ per titolare, 20€ per famigliare e 20€ per giovane sotto i 28 anni); non tutti però rispettano questo (ad esempio l'A.N.ITA. ha deciso che dal "terzo" famigliare in poi il costo del bollino è di 10€).
Come ha però scritto Alessandro non è previsto in statuto FENAIT nessun meccanismo sanzionatorio se non si rispettano le decisioni prese collettivamente.
Per amore della verità, mi tocca correggerti. Al momento, esiste solo una raccomandazione, non una regola. Durante l'assemblea 2020, alcune associazioni, tra cui A.N.ITA., hanno rivendicato la propria piena autonomia nel stabilire le quote associative. :roll:
Chiedo venia :( :cry: non lo sapevo; ero convinto che le quote fossero ancora uguali per tutte le Associazioni (l'ultima volta fu ribadita la regola all'assemblea FENAIT dell'aprile 2016 ad Andalo).
Come ricordava Max avere quote uguali per tutte le Associazioni era una battaglia storica dell'A.N.ITA. (almeno sotto la Presidenza Guiggiani, Ballardini e Cattaneo) e l'avevamo "vinta" ;) :) .
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Enrico Amoroso
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Messaggio da Enrico Amoroso » 24/06/2021, 22:05

capitan1cino ha scritto: 24/06/2021, 21:00 ... Durante l'assemblea 2020, alcune associazioni, tra cui A.N.ITA., hanno rivendicato la propria piena autonomia nel stabilire le quote associative. :roll:
E questo dovrebbe chiudere la discussione sul costo delle tessere sino ad eventuali future decisioni nell'assemblea FENAIT idonea a prendere decisioni in merito.

Per quanto mi riguarda, se questo può aumentare il numero degli iscritti alle associazioni (personalmente tifo per tutte senza preferenze) proporrei di valutare la possibilità di quote particolari per persone maggiorenni disoccupate o per famiglie con reddito basso inferiore a ...da stabilire... o per famiglie numerose, per portatori di handicap, ecc. e non credo che chi ha un buon lavoro o comunque un buon reddito avrebbe motivo di offendersi.
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Messaggio da mabis » 25/06/2021, 14:27

Ale grazie della precisazione ma per ora non cambio idea. Sono sfrontato a chiedere i numeri degli iscritti delle diverse associazioni? Credo che se le diverse associazioni avessero espresso persone tra gli iscritti e non segretari e presidenti forse avrei un'idea diversa (chiaro non parlo di tutte). Mi sembra l'incontro dei capi gruppo in Parlamento. Credo non sia la stessa cosa rappresentare se stessi o qualche centinaio di persone. Comunque una guerra tra poveri dato che in Italia non più del 10 % dei naturisti fa capo ad gruppo. Ripeto, da pochi anni vivo il naturismo con l'ottica associativa, anche negli anni dell'H2O a Milano la tessera era per me la formalità per entrare nella struttura. Magari di fronte ai numeri cambio idea. Qualche anno fa ho partecipato alle Olimpiadi over 40 i World Master Games e non gareggiavo come società appena nata del cuneese ma come Italia. Ho vissuto quell'avvenimento con grande solennità. Forse mi manca il sentirmi squadra avendo perso, per un avvenimento molto triste, la partecipazione alle gare di nuoto naturista a Parigi. Comunque mi trovo in difficoltà anche in A.N.ITA. a volte ma questo non mi frena nel dedicare tanto tempo a questa causa. Quindi sono solo una voce fuori dal coro.
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capitan1cino
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Messaggio da capitan1cino » 25/06/2021, 18:55

Non ho alcuna intenzione di farti cambiare idea. Ho solo dato delle ancore su cui poggiare ragionamenti e magari valutazioni ... altrimenti diventa tutto in secondo me.
Riguardo alle 'stellette', ti faccio notare che ne io ne Lele Fornaca ricopriamo alcum altro incarico... mentre altri sembrano invece assai ansiosi per non avere un proprio membro nel CD FENAIT ...

Continuo a ritenere che sia la qualità delle persone, il loro modo di ragionare ed agire, a contare.

Riguardo alla tua partecipazione ai master games, non so. Ho partecipato ai master FINA di nuoto in Slovenia con spirito de cubertiano (l'importante è partecipare), non mi sentivo certo un rappresentante dell'Italia, ma in semplice appassionato di nuoto, godendomi il momento (3000m in acque libere nel bellissimo lago di Bled, arrivato penultimo, facendo pure foto durante il tragitto ... tanto sarei arrivato comunque tra gli ultimi).

Concordo sulla guerra tra poveri ... siamo 4 gatti e si riesce a 'litigare' (non riesco nemmeno a tegliere le virgolette) per delle tavanate galattiche. :shock: basterebbe un po' di buon senso e buona volontà per superare piccoli screzi e lavorare in insieme. Le cose da fare non mancano, ce ne è per tutti. ;)
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Messaggio da 19alberto60 » 25/06/2021, 20:09

Forse l'equivoco sta nel nome. La F di FENAIT sta per Federazione ma non mi pare lo sia.
Federazioni sono nazioni come la Germania, la Svizzera (anche se si fa chiamare Confederazione) e gli USA. Nazioni in cui c'è un forte sentimento di appartenenza nazionale che non viene indebolito dal legittimo orgoglio di sentirsi Bavarese o Prussiano, Ticinese o del San Gallo, Californiano o dell'Alabama. Nazioni in cui la distinzione dei poteri tra governi federale e federati è chiara, costituzionalmente garantita e universalmente accettata. Nazioni in cui l'appartenenza alla Federazione da a tutti una chiara percezione di doveri e diritti, vantaggi e svantaggi, autonomia locale e prerogative del potere centrale.

Tutto ciò non mi pare esserci in FENAIT. Ma FENAIT non è nemmeno una Confederazione. Se lo fosse, dovrebbe prevedere per i propri organismi quote rigidamente "lottizzate" tra le associazioni come succede per il Parlamento, il Consiglio e la Commissione Europei. Così certo non è.

Capisco perché in molti si fatichi a riconoscere alla FENAIT di contribuire un qualche "valore aggiunto" alla causa del naturismo. Un entità che non riesce a chiarirsi circa la propria natura (federale o confederale) difficilmente riuscirà a funzionare e a produrre alcunché, anche perché sembra che siano le associazioni stesse a volere che FENAIT sia inutile o quasi. Mi spiego (follow the money, dicono gli Americani) e allora proviamo a seguire i soldi:

dei 35 euro del bollino, FENAIT ne trattiene 3 e (se non sbaglio) ne gira 1.25 a INF. Restano a FENAIT 1.75 € pari esattamente al 5% del costo del bollino. Questo è stato concordato e deciso dalle associazioni federate che, evidentemente, non ritengono che FENAIT possa contribuire più del 5% alla causa naturista.

Non sono qui a sostenere tesi ma, semplicemente, a proporre e condividere alcune osservazioni.
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Messaggio da maxedani » 25/06/2021, 20:25

Mah. Sono sempre più perplesso rispetto ai commenti di alcuni membri del CD A.N.ITA.. Sicuri di 'essere nel ruolo'?
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cescoballa
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Messaggio da cescoballa » 25/06/2021, 21:23

maxedani ha scritto: 25/06/2021, 20:25 Mah. Sono sempre più perplesso rispetto ai commenti di alcuni membri del CD A.N.ITA.. Sicuri di 'essere nel ruolo'?
Anch'io sono perplesso :( , ma lo statuto FENAIT, almeno nelle pari suggerite da Alessandro, è stato letto?
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Enrico Amoroso
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Messaggio da Enrico Amoroso » 26/06/2021, 4:15

In primis faccio presente che l'andamento della discussione comincia ad annoiarmi anche perché avendo fatto in passato militanza attiva in una associazione (non naturista nel senso di nudismo), di cui sono stato delegato provinciale e per un periodo regionale, ho conosciuto persone che entrate nell'associazione svolgevano il ruolo di demolitori ed avevano sempre un motivo per contestare anche se poi non facevano neanche quello che promettevano ma nel contempo volevano salire di grado. Anche grazie a simili elementi alla fine ho mollato l'associazione e cosa simile mi è capitato anche nel mio impegno politico prima con i Radicali e poi con i Verdi finendo anche con mollare la politica attiva.
Io speravo invece che questo topic diventasse una fucina di idee e di suggerimenti piuttosto che uno sterile luogo ove fare la conta delle tessere e ragionamenti simili che mi fa pensare più ad una lotta interna, in un partito di minoranza, per raggiungere quelle posizioni in cui è possibile essere eletti. Sarà forse perché, sigle o non sigle, io considero l'insieme delle associazioni naturiste come un unico corpo con varie braccia e gambe e leggere che c'è chi vorrebbe che queste braccia e gambe, invece di collaborare, incominciassero a lottare fra loro mi rattrista molto.

Passo ad altro ovvero chi sono i papabili per dirigere la Federazione e le Associazioni?
Io credo che vadano considerati diversi fattori il primo è che il lavoro associativo, di chi ricopre dei ruoli, è un lavoro non compensato e che richiede anche spese di tasca propria il secondo che richiede tempo e quindi già da questi due fattori il numero delle persone disponibili, fra quelle più capaci, si riduce in quanto vuol anche dire togliere tempo alla famiglia ed ai propri svaghi preferiti. Io per esempio, un po' perché non mi ritengo fra i più capaci un po' per motivi di lavoro e, negli ultimi anni, molto per motivi familiari (*), non mi sono mai candidato al direttivo ANAB ma comunque, nel mio piccolo, quando posso o ho una idea che mi sembra valida do lo stesso il mio contributo.
(*) per questo motivo da diversi anni non frequento neanche la spiaggia autorizzata pur continuando a tesserarmi tranne un anno che me ne sono dimenticato.
Un altro fattore è che si cerca di eleggere nei ruoli primari le persone che, oltre a dare disponibilità di tempo, abbiano dimostrato capacità aggregative e portato avanti un buon lavoro nel rapporto con le istituzioni cosa che non tutti sono in grado di fare. Per cui non capisco chi ritiene che chi fa parte di un direttivo di una associazione non dovrebbe far parte del direttivo della FENAIT come se si volesse mettere da parte i migliori e manco se fossero due ruoli stipendiati come chi eletto alla camera dei deputati, mantiene l'elezione in un consiglio regionale ed al parlamento europeo ruoli tutti ben pagati ecco questo si dovrebbe essere vietato.

E per chi ama contare le tessere faccio presente che il numero delle tessere delle associazioni non può essere raffrontato in maniera matematica in quanto se una ipotetica associazione naturista molisana si costituisse con 30 iscritti questa associazione, che opera solo in quella regione di circa 300.000 abitanti, sarebbe riuscita a tesserare lo 0,01% della popolazione del Molise mentre una associazione che opera in campo nazionale per avere lo stesso rapporto popolazione/iscritti dovrebbe tesserare, su 60milioni di italiani, 6.000 persone.
Oltre a questo andrebbero considerati altri fattori come gli anni di operatività dalla fondazione ad oggi di quella associazione ed andrebbe altresì considerato il luogo in cui è nata e opera ovvero se opera in una regione in cui il naturismo si sta presentando da pochi anni e la popolazione ha una mentalità più antica ed inoltre in quella regione le grandi città sono grandi al massimo come un quartiere di Roma si può ben capire che operare in queste regioni è molto più difficoltoso che altrove.

Per i vari motivi anzidetti personalmente non mi candiderò in nessun ruolo associativo in quanto, anche quando avrò più tempo se assistito dalla salute, volendo collaborare lo si può fare egualmente anche senza avere un titolo di cui non me ne fotte proprio nulla.
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Messaggio da sergino » 26/06/2021, 10:33

Io rimango invece sconcertato per chi ha lavorato per aumentare incomprensioni e creare attriti...
La Federazione ha un senso e su questo non ci sono dubbi, ma anche esprimere delle opinioni personali ha senso e guai se fossimo tutti uniformati.
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Messaggio da capitan1cino » 26/06/2021, 10:35

Concordo con Enrico riguardo alla qualità delle persone che auspicabilmente dovrebbero ricoprire i ruoli dirigenziali di associazioni e federazioni. Concordo pure sulle difficoltà oggettive nel reperire tali persone, e che un atteggiamento di tipo competitivo e litigioso non fa che allontanare ancora di più tali persone.

Trovo invece questa discussione istruttiva sul come senza ancorare i propri ragionamenti a fatti certi si arrivi a discutere su la qualunque, con alcuni che addossano all'esistenza della federazione il costo eccessivo della tessera e, contemporaneamente, altri che sostengono che la federazione non serve a nulla perché dispone di pochi fondi. :shock:

Vorrei comunque dare una risposta ad Alberto, pur facendo veramente fatica a seguirne il ragionamento ... abbiamo probabilmente una differente visione sull'importanza del denaro. :)

Il motivo per cui gran parte delle quote associative rimangono nelle casse delle associazioni è, ancora una volta, evidente leggendo lo statuto. La federazione ha attualmente nove soci, e la federazione ha il compito di coordinare le associazioni per raggiungere obiettivi comuni. E' chiaro quindi che non è la federazione ad organizzare e fare cose in prima persona, ma delega, coordina appunto, tale compito a chi dispone di mezzi ma soprattutto di persone, i soci delle associazioni.

Riguardo ai dubbi sulla F di FENAIT (a dir il vero sarebbe la FE di FENAIT ;) ), anche qui faccio veramente fatica a seguirti. Non mi risultano dubbi circa la denominazione, e se si imparasse a leggerne e rispettarne lo statuto, svanirebbero anche gli altri dubbi.

Chiudo con una nota circa la storia della Federazione, nata 50 anni fa (io ero appena nato) da un accordo tra 5 associazioni (ANITA, UNI, LIBURNIA, ANB, ANAA SFKK). Quattro di queste esistono ancora oggi, portando al loro interno una propria storia che le ha portate a sviluppare proprie idee e sensibilità, adattandosi al contesto e cogliendo le opportunità offerte dalla cultura del territorio (le persone). La federazione è il luogo dove fare sintesi. Senza questo luogo, necessariamente (a mio avviso), si rimane ognuno sulle proprie posizioni.
Alessandro
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