Pagina 1 di 1

Nudi al potere

Inviato: 31/03/2018, 14:37
da emmeicsics
Su Repubblica di oggi (31/03/2018) un articolo che prende spunto dal museo parigino che per una serata sarà visitabile in nudità, per parlare di altre attività nudo naturiste.
nudi-al-potere.jpg
Spero si riesca a leggere.

Nell'articolo si riportano alcune affermazioni di J.P. Marcacci tra cui anche un identikit del naturista medio che non mi pare corrisponda al vero:
"...una persona di cultura medio-alta, spesso laureata, con un buon reddito, dai molti interessi culturali e unétà superiore ai 35 anni."

Solo l'età mi pare azzeccata, per il resto i naturisti che incontro mi pare siano rappresentativi della popolazione italiana, non una specie di élite come quelli che forse frequenta Marcacci.

ciao
Massimo

Re: Nudi al potere

Inviato: 31/03/2018, 15:32
da nudomark
Ci sono una serie di inesattezze...
Il ristorante in Italia non esiste più.
Che poi J.P.M. affermi che in America il naturismo è solo per corpi belli è assurdo. Sulla cultura beh, stendo un velo pietoso. Forse vorrebbe renderlo d'elite. Invece per fortuna è per tutti e di tutti.

Re: Nudi al potere

Inviato: 31/03/2018, 17:14
da paolobolsena
Grazie per l'articolo, ogni iniziativa del genere non può che far bene.

I numeri citati mi interessano molto, soprattutto del nudonaturismo italiano, ma non mi sembra esistano fonti autorevoli. Fino a ieri si parlava (non so a che titolo però) di mezzo milione di nudisti\naturisti in Italia, ora leggo che sarebbero più del doppio. Se fossero numeri attendibili avremmo tutti da farci qualche nuova domanda. E leggo che ora abbiamo persino un preciso identikit... L assenza di un dato autorevole è una debolezza terribile nel dibattito pubblico, e sinceramente non so come possa essere risolta. Contribuisce probabilmente a spingere i media e quindi anche la politica a trattare l'intera questione come una curiositã (nel migliore dei casi).

Mi è però piaciuto l accenno di JP alle forme e alle dimensioni dell'umanità nudista. Sebbene sia purtroppo estremamente raro trovare corpi meno che ideali sui siti del naturismo italiano o sulla rivista inf, la realtà storica per come l'ho potuta vivere io da 40 anni è che la popolazione naturista parrebbe varia quanto l'umanità tessile, e credo che sia un valore che dovremmo coltivare con grande forza, perché tra i vantaggi impliciti del naturismo - e che forse dovremmo esplicitare in ogni possibile occasione - è l'apprendimento del valore delle diversitá nei più piccoli e lo sviluppo di una visione inclusiva negli adulti.

Re: Nudi al potere

Inviato: 31/03/2018, 18:14
da sergino
paolobolsena ha scritto:... perché tra i vantaggi impliciti del naturismo - e che forse dovremmo esplicitare in ogni possibile occasione - è l'apprendimento del valore delle diversitá nei più piccoli e lo sviluppo di una visione inclusiva negli adulti.
Non entro nel merito dell'articolo (che non riesco a leggere), sui numeri dei naturisti in Italia, ne tanto meno su quanto afferma JPM, ma voglie evidenziare le parole di Paolo!
E' questo quello che dovrebbe rappresentare il punto focale del naturismo, non tanto (forse non solo), starsene con le "palle" al sole, quanto andare a tirar fuori tutti quei valori intrinseci del naturismo. Un forte messaggio pedagogico, inclusivo e positivista, insomma un piccolo argine a questi tempi bui che ci stanno avvolgendo e soffocando!

Re: Nudi al potere

Inviato: 05/04/2018, 0:01
da Alelid
Nel 2012 British Naturism commissionò un sondaggio da cui risultò che il 6% degli Inglesi (3,7 milioni) si dichiarava naturista o nudista.
https://www.bn.org.uk/news/news/nearly- ... he-uk-r97/
Eppure la situazione del naturismo inglese mi pare abbastanza simile a quella italiana, con la differenza che per ragioni climatiche loro vanno meno in spiaggia e frequentano invece club e strutture al chiuso.
Riguardo alla composizione sociale, nel 1967 il sociologo Martin Weinberg osservava che negli Stati Uniti i naturisti riflettevano la composizione generale della popolazione. Semmai, il fatto che i naturisti frequentassero campeggi e sistemazioni solitamente spartane, allontanava un po' chi preferisce luoghi "raffinati".
Infine, l'affermazione che negli Stati Uniti vogliono solo corpi belli mi sembra fuori luogo. Mark Haskell Smith nel suo reportage Naked at lunch sul mondo naturista americano, sottolinea (con simpatia) che l'età media è ormai elevata e gli sforzi per attirare nuove leve. Inoltre sui blog e forum americani c'è grande attenzione i naturisti con problemi fisici, disabilità ecc.