COMUNICAZIONE AGLI UTENTI DEL FORUM

Il forum è stato per molti anni uno strumento di partecipazione e dibattito, che ha svolto un ruolo di testimonianza, raccogliendo contributi interessanti da parte di soci e simpatizzanti. Di questo dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alle discussioni e in particolare i moderatori che negli anni hanno contributo a mantenere vivo questo luogo di incontro virtuale.

Siamo però convinti che oggi ci siano strumenti comunicativi maggiormente efficaci e che la “storica” concezione di forum debba essere superata.

Fermo restando che A.N.ITA. resta aperta agli stimoli che giungono dai soci, crediamo che questo confronto, per non essere fine a sé stesso e per poter essere costruttivo, debba essere riportato in altri ambiti di discussione, che su richiesta andremo appositamente ad organizzare.

Vogliamo trasformare il forum in un luogo di approfondimento culturale, uno strumento di crescita associativa capace di proporre stimoli e argomenti di riflessione.

Anni di storia associativa passati attraverso il forum non andranno comunque persi. Andremo a organizzare gli “scaffali della memoria associativa” dove chi lo vorrà potrà rileggere discussioni sulle tante tematiche di cui abbiamo discusso e ci siamo confrontati.

Ti invitiamo a visitare le “Piazze d’Arcadia”, il nuovo luogo di incontro del pensiero Naturista: https://www.italianaturista.it/piazze-di-arcadia

A.N.ITA. partecipa la festival naturista a Capalbio

Sezione dedicata alla pubblicazione di eventi e incontri naturisti o inerenti alla promozione dell'idea naturista.
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A.N.ITA. partecipa la festival naturista a Capalbio

Messaggio da nudomark » 05/05/2014, 21:16

A.N.ITA. partecipa al

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www.festivalnaturista.it


A.N.ITA. ha dato adesione al Festival Naturista di Capalbio.

Il C.D. A.N.ITA. ha discusso molto al suo interno prima di prendere la decisione di dare la propria adesione, al Festival organizzato da Silvia edizioni; la volontà di confrontarsi con altre realtà sia associative che commerciali e l'augurio che l'evento possa avere un effetto di promozione del naturismo ha prevalso su tutto.
Abbiamo anche atteso per dare la nostra adesione in quanto non volevamo dare una sola adesione formale ma essere presenti con un nostro rappresentante qualificato e componente del C.D. (non potendo per motivi personali essere presente il Presidente Marco Cattaneo); l'A.N.ITA. sarà rappresentata da Rossella Oldrati.

Ci auguriamo che nel convegno dibattito organizzato per sabato sarà data l'oppurtunità a Rossella di esprimere il parere dell'A.N.ITA. sui temi al centro del dibattito.
In particolare porteremo come contributo al dibattito la proposta di legge regionale da noi elaborata, che intendiamo sottoporre all'attenzione delle forze politiche regionali in Lombardia ma che può essere presentata anche in altre regioni, e la proposta di legge nazionale presentata alla camera dall'On. Lacquaniti; proposte che vogliono, nel rispetto dei principi del naturismo/nudismo, far riconoscere la pratica del naturismo in Italia e promuovere lo stesso sia nelle strutture commerciali che nei luoghi pubblici attirando nel contempo anche il turismo naturista estero oltre che
"mantenere in loco" quello italiano.

Siamo certi che l'incontro di sabato 17 maggio si porrà in termini di confronto costruttivo, avendo come unico bene quello dello sviluppo del naturismo in Italia.

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Messaggio da sergino » 06/05/2014, 21:52

Mi fa piacere leggere della decisione presa nel partecipare alli'iniziativa in questione, che mi pare però incentrata un po' troppo su un'improna olistica del naturismo.
Un augurio a Rossella per il suo debutto come rappresentante ANITA.
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Messaggio da capitan1cino » 15/05/2014, 19:15

Il Presidente Marco Cattaneo rilascia intervista a Il Fatto sul naturismo in Italia e in Europa in relazione all'imminente Festival di Capalbio.
Il Fatto Quotidiano del 15 maggio 2014 - Naturismo. Arriva il primo festival italiano. È una filosofia di vita
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Messaggio da nudomark » 15/05/2014, 20:21

Diciamo che l'intervista è stata molto sintetizzata, direi che il taglio dell'articolo è comunque molto positivo, soprattutto alla luce di precedenti articoli sul naturismo comparsi ultimamente!
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Messaggio da khrenek » 18/05/2014, 23:14

La Nazione - Grosseto del 17 maggio 2014 - Capalbio diventa l’"ombelico" dei naturisti
In 150 da tutta Italia per il primo Festival, resort off limits. Castellani: "Sarà un evento annuale"

Grosseto, 17 maggio 2014 - DICONO che è un modus vivendi: vivere a contatto con la natura, grandi e piccoli, uomini e donne. Nudi. Abbracciati a quella natura per cui hanno mutuato anche il nome. Naturisti, appunto. Sono iniziati ad arrivare ieri, al Villaggio Capalbio, nudisti da ogni parte dello Stivale, in un resort che fino a domani sarà l’ombelico del mondo dei naturisti almeno di gran parte d’Europa. «Sold out» fanno sapere dalla reception. Niente sorrisi o sghignazzi, la cosa è seria. Nella campagna maremmana sono arrivati in circa 150 per tagliare il nastro al primo festival naturista in Italia, una grande festa di inizio stagione, un’occasione di incontro e di confronto tra tutti coloro che fanno del naturismo una delle loro ragioni di vita. Una festa per nudisti nemmeno tanto nascosta, visto il battage pubblicitario di questi giorni. I gruppi avranno la possibilità di godersi la libertà che chiedono perché tutto il resort è stato dedicato a loro, o almeno una gran parte di esso. «Vogliamo che diventi un appuntamento annuale — ha iniziato Carlo Alberto Castellani, direttore della rivista Vita Naturista —.Saranno quindi benvenuti al festival tutti coloro che hanno sposato o intendono avvicinarsi a questa filosofia di vita, le singole persone, le associazioni o i gruppi nudo-naturisti che danno forza e vitalità al naturismo italiano. Il Festival è un evento per tutti, per grandi e piccoli, single e famiglie».

Tre giorni dal sapore «adamitico» che avrà anche altre sfaccettature, dal clima conviviale e festoso, momenti da vivere all’insegna della serenità e dell’amicizia. Una specie di work in progress: «Come mai abbiamo scelto Capalbio? Perché si trova al centro dell’Italia e facilmente raggiungibile. Senza dimenticare che si tratta di una location splendida». Poi la polemica: «Abbiamo fatto questo primo passo importante per sensibilizzare gli operatori turistici. Perché noi naturisti abbiamo delle potenzialità infinite. Basta pensare che in Francia, Spagna e Croazia ci sono dei luoghi lasciati proprio ai naturisti, mentre in Italia questo tipo di turismo ancora non è ben capito. La costa Toscana ha una lunga tradizione naturista, ma ancora i gruppi sono troppo ghettizzati».Un segnale, quindi, che parte da Capalbio e avrà molteplici direttrici: quelle di abbattere una volta per tutte il tabù della nudità. «Abbiamo proprio una nostra esigenza di comunicare il nostro stile di vita — prosegue Castellani — che non è necessariamente da considerarsi volgare e da nascondere. Mi dispiace che esistono in Italia soltanto 30 strutture, in Francia sono oltre 150». Il resort sarà diviso in zone: da una parte i prodotti naturali che saranno messi in esposizione, la dimostrazione che lo stile di vita abbraccia una serie di problematiche che non vanno ridotte al solo mostrarsi senza vestiti. «L’obiettivo è proprio questo — prosegue l’organizzatore — noi vogliamo far capire quale è la forza che ci spinge, lo stare a contatto con la natura, quella voglia di stare insieme. Questo ci sembrava il modo migliore di promuovere il naturismo, ovvero far capire che il nostro stile di vita può essere anche un trampolino per una fetta di turismo che è stata dimenticata e che invece potrebbe portare benefici a tutto l’indotto».
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Messaggio da itaindo » 19/05/2014, 11:39

Il Tirreno del 17 maggio 2014 - Tutti nudi in albergo Sulle spiagge dei vip c’è il festival naturista
Capalbio e la Maremma scoprono un’altra vocazione Centinaia di ospiti da tutta Italia, domani la conclusione

di Gabriele Baldanzi
Sembra passato un secolo, invece sono solo dieci-quindici anni. Dal Novanta al 2005, ogni estate, in Maremma - a Marina di Alberese, sul litorale di Capalbio, in Feniglia - l'arrivo dei nudisti in alta stagione coincideva con polemiche, multe, denunce. Insomma, un clima tutt'altro che sereno. Poi, grazie soprattutto all'Anita (l'associazione italiana dei naturisti), è iniziato un lento, inesorabile percorso di integrazione, informazione, sensibilizzazione: lo stand a Festambiente, la presa di posizione favorevole dell'allora sindaco della città capoluogo Alessandro Antichi, le sentenze del Tribunale di Grosseto. Insomma è cambiato il clima. Al punto che oggi quella stessa Maremma e uno dei suoi luoghi simbolo – Capalbio, terra dei vip – è stata scelta come location per il primo festival naturista d'Italia.

Il nudo, si sa, conquista l'attenzione e fa notizia. Sarà per questo che ieri c'erano molti giornalisti e telecamere al Villaggio Capalbio Resort per raccontare la prima occasione di incontro di tutto il mondo nudonaturista: associazioni, gruppi e coloro che, in modo indipendente, seguono questo sano e pacifico stile di vita. «E' il nostro modo di avviare la stagione marina 2014 - spiega Rossella Oldrati, milanese, uno dei relatori (per conto di Anita) alla conferenza odierna - una festa per conoscersi ma soprattutto per farsi conoscere».

Settantadue ore senza vestiti e biancheria. Sarà possibile giocare a volley e a tennis rinunciando ai pantaloncini e alla maglietta; sono previste gare di nuoto, dimostrazioni e trattamenti di benessere, seminari di biodanza, yoga, reiki e altre discipline olistiche. Tutto in assoluta libertà. E ancora musica, teatro, arte. E poi nel corso del festival la consegna del premio “Naturista dell'anno”, un riconoscimento speciale a chi si è distinto nella promozione e nell'affermazione del movimento.

I naturisti sono in piena attività anche in bassa stagione. «In primavera e in autunno- spiega Marina, che qui è venuta con il compagno e quando parla con noi indossa un pareo, perché fa freschino - ci teniamo in contatto e ci ritroviamo per incontri in piscina o in centri benessere. Poi a partire da maggio, e quasi senza interruzione, iniziano le uscite e i raduni nelle spiagge naturiste, ma anche lungo fiumi, laghi. Può sembrare strano ma, sì, noi giochiamo a racchettoni senza costume…».

Genitori e figli. «Con mia moglie e poi con i nostri figli - racconta Lucio - siamo naturisti in Maremma da oltre 20 anni. Qui abbiamo visto crescere costantemente l'informazione e quindi l'accettazione di questo modo di porsi. E ci fa molto piacere sapere che ormai ci si riferisca ai naturisti come persone rispettose della natura e degli altri. Questa è la vera sintesi del nudismo: il rispetto. La gioia che si prova a trascorrere una giornata al mare, all'aria aperta, senza costume, in pieno contatto con la natura, non si può descrivere, occorre provarla. Il naturismo vede i vestiti per quello che dovrebbero essere, un utile accessorio. I costumi da bagno servono invece solo a coprire presunte vergogne, non a darci protezione».

Senza scopo di lucro. Il biglietto d'ingresso per un giorno costa 20 euro ma l'iniziativa è senza scopo di lucro. Buona parte del ricavato verrà devoluta a Emergency e il bilancio del "NatFest" pubblicato sul web. Oggi sono previsti gli ultimi arrivi. Gli organizzatori contano di toccare quota 200 presenze. Ma sono più uomini o più donne? La fascia di età maggiormente interessata - ci viene detto - è quella tra i 30 e i 50 anni. Nelle donne c'è una maggiore difficoltà ad avvicinarsi al naturismo rispetto agli uomini, ma qui, in questi giorni, si può parlare tranquillamente di parità di genere, di rispetto delle quote.

Galassia naturismo. Il naturismo è una galassia con molte sfumature. Sono una decina le sigle sui cavalieri nella sala-conferenze: Anita, AssoNatura, In, Fenait, Uni e altro ancora. «E' così - commenta Castellani - ci fa piacere però che oggi e domani questi gruppi, le varie associazioni, potranno confrontarsi e discutere partendo dalle rispettive posizioni. Dobbiamo collaborare e trovare convergenze». Di ospiti vip non c'è traccia. Della "famiglia Natur" si dice facciano parte Luca Laurenti, Sveva Sagramola, Natalie Caldonazzo, Rosanna Cancellieri. Solo per fare qualche nome. Di sicuro oggi ci sarà un onorevole: il calabrese Luigi Lacquaniti di Sel, firmatario di una proposta di legge nazionale per la promozione del turismo senza veli. Dopo aver sdoganato il potere, mostrandocelo in braghe, ora Capalbio prova ad abbattere un altro tabù…


La Repubblica del 18 maggio 2014 - L'ultima battaglia dei naturisti: siamo un milione dateci le spiagge

DAL NOSTRO INVIATO CAPALBIO . In valigia solo lo spazzolino da denti. Viaggiano leggeri i naturisti, che per il loro primo festival arrivano in più di duecento, da Bolzano a Catania, per immergersi in quella natura a cui hanno rubato il nome e rivendicare il diritto ad un'esistenza senza costume da bagno. Al mattino lezione di meditazione, un tuffo in piscina, nel pomeriggio dibattiti e tavole rotonde. Dopo il tramonto yoga e serata in musica. Benvenuti al Villaggio Capalbio per il primo «Festival Nazionale del Naturismo Italiano », che si tiene questo fine settimana. Qui, negli Stati generali del naturismo, aperti ad associazioni e singoli, si chiede una legge nazionale che riconosca questa pratica in spiagge dedicate. Sono più di un milione i naturisti italiani. In Europa 30 volte tanto. Negli Usa 40 milioni. Ogni estate prenotano un aereo in cerca di oasi disposti ad accoglierli. In Germania ce ne sono circa 200. Altrettante in Francia e Croazia. In Austria 50 e in Spagna 230. In Italia a malapena una trentina tra fiumi, campeggi e aree verdi. Mentre le spiagge ufficiali si contano sulle dita di una mano. Ma qualcosa sta cambiando anche da noi. «A febbraio in Veneto siamo riusciti a far approvare una legge regionale di «valorizzazione e riconoscimento del naturismo», racconta Daniele Bertapelle, agente di commercio e presidente sezione Veneto dell'Anaa. «Ho cominciato per caso a praticare in un centro termale in Austria, ero un ragazzo e da allora un costume non l'ho mai indossato». Gli fa eco Rosa Vedovato, impiegata dai capelli biondi tagliati cortissimi: «La prima frase che di solito dice chi si leva i vestiti è «Se lo avessi provato prima!» «. Sempre dal Veneto arrivano Giovanni e Lina, affetti da sordità, che grazie al naturismo si sono conosciuti e sposati. Molti di loro andranno in Croazia, dove nove nudisti su dieci sono italiani. «Un'altra occasione persa per il turismo», dichiarano in coro. Li conforta Luigi Lacquaniti, deputato di Sel che ha appena presentato una proposta di legge per il riconoscimento della pratica del naturismo: «L'obiettivo, senza pestare i piedi alle Regioni, è di non perdere il potenziale patrimonio dei naturisti stranieri pronti a venire in vacanza sulle nostre spiagge». Ha un'allegria che conquista Stefano Daniele, a capo dell'Anab (Associazione naturista abruzzese). Occhialini e barbetta, Daniele ad agosto scorso è riuscito a far approvare in tempo record una legge regionale che «promuove il naturismo come pratica sana e lodevole». Ma la sua battaglia non è finita. «Abbiamo individuato le spiagge di Roseto, Ortona, Torino di Sangro e Vasto ora aspettiamo l'autorizzazione definitiva dei sindaci. Intanto abbiamo perso le prenotazioni di un aereo di canadesi perché volevano la garanzia di una spiaggia autorizzata». A bordo piscina c'è Jean Pascal Marcacci, avvocato penalista e capo dell'Aner (Associazione naturista Emiliano Romagnola). È un gigante dalla voce grossa: «Io a una legge nazionale non ci credo più, punto alla depenalizzazione dell'articolo 726 del codice penale (atti contrari alla pubblica decenza) perché chiunque può usarlo contro di noi». E non solo. «Non vogliamo essere relegati in una riserva come animali ma avere diritto ad un'area semplicemente segnalata». Ad organizzare il Festival di Capalbio ci ha pensato Carlo Alberto Castellani, editore della rivista "Vita Naturista". La prima sera era così stressato che gli è venuta la febbre e ha ancora gli occhi lucidi: «Cerchiamo di far capire agli operatori turistici che il naturismo è un'occasione di business soprattutto. Molti sono a Capalbio per sondare il terreno». Uno che c'è riuscito è Davide Quaranta, proprietario del Villaggio del sole, nel Monferrato. «Abbiamo realizzato un luogo con strutture in materiali eco compatibili. Da noi arrivano olandesi e sempre più russi». Un'altra storia da raccontare è quella di Francesco De Gennaro, a capo di Uni Campania. Sulla guancia ha una cicatrice: «La vede questa? È il morso di un nudista che nell'oasi di Marina di Camerota non si comportava bene e, dopo che l'ho ripreso, mi ha aspettato sotto casa. Per noi è importante far comprendere che i naturisti sono famiglie, persone attente alla natura che le spiagge le puliscono anche dei resti dei tessili (chi si copre con la stoffa, ndr ) ».


Il Giunco del 18 maggio 2014 - Si chiude oggi il festival naturista di Capalbio
CAPALBIO – Si chiude oggi, dopo tre giorni di festa, il primo festival naturista che si è svolto al villaggio Capalbio resort. Per tre giorni gli apassionati della pelle nuda di tutto il mondo si sono dati appuntamento sulle spiagge della piccola Atene.

Non solo mare però per i nudisti che si sono dati appuntamento a Capalbio. Chi ha voluto è potuto restare nudo in albergo, o per fare sport o ancora per partecipare a trattamenti benessere e rilassanti. 200 le persone che hanno scelto di partecipare a questo primo raduno mondiale. Ci sono single e coppie ma anche intere famiglie con figli al seguito.

Insomma la musica è cambiata da quando ad Alberese i naturisti venivano alla zittina, seminascosti e sempre a rischio di una denuncia. Adesso gli aderenti a questa filosofia di vita possono praticare il nudismo senza troppi rischi in spiaggia ma non solo. Come già avviene in altri paesi d’europa, dove ci sono interi villaggi turistici dedicati a chi preferisce vivere in tenuta adamitica.
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Messaggio da cescoballa » 19/05/2014, 13:45

Brava Rossella,
Aspettiamo anche il tuo di resoconto; gli articoli li metterei anche sul forum e non solo i link (a meno che non ci siano problemi di riproduzione).
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Messaggio da khrenek » 19/05/2014, 15:03

Per comodità di lettura ho inserito i testi degli articoli nel post di Rossella. :)
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Messaggio da cescoballa » 19/05/2014, 16:21

khrenek ha scritto:Per comodità di lettura ho inserito i testi degli articoli nel post di Rossella. :)
Bravo Marco, grazie.
Aspettiamo sempre un resoconto dxella nostra rappresentante "ufficiale" ma se anche gli altri che c'erano vogliono scrivere qualcosa ne saremmo "felici".
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Messaggio da itaindo » 20/05/2014, 2:24

Grazie Marco.
Eccomi qui a tentare un resoconto della mia "avventura" a Capalbio.
Comincio ovviamente a parlare della mia partecipazione all'incontro del sabato mattina sullo stato dell'arte del naturismo italiano.
E' purtroppo mancata la partecipazione diretta degli amministratori locali che avevano dato la loro adesione,era particolarmente attesa la presenza del Sindaco del Comune di Marina di Camerota che non ha potuto intervenire a causa di un incidente stradale(fortunatamente senza gravi conseguenze) a cui abbiamo tutti inviato i nostri migliori auguri.
Il primo intervento e' stato quello dell'On. Luigi Lacquaniti,primo firmatario della proposta di legge nazionale per il riconoscimento della pratica del naturismo e lo sviluppo della capacita' turistico-ricettiva in Italia.
Dopo aver presentato il progetto di legge ci sono stati diversi interventi di chiarimento/critica a cui l'Onorevole ha risposto esaurientemente e con pacatezza,chiarendo anche i meccanismi che regolano l'iter di una proposta di legge.
I vari rappresentanti delle Associazioni presenti hanno poi illustrato le proprie esperienze e valutazioni sulle iniziative promosse o ancora in itinere:tutti hanno convenuto che il turismo naturista in Italia e' fortemente penalizzato,i flussi turistici consistenti,soprattutto dal nord Europa si fermano alle Alpi e si dirigono o ad Est verso le coste della ex Jugoslavia o ad Ovest verso Francia e Spagna e che anche moltissimi naturisti italiani seguono questi flussi "disertando" l'Italia.
In particolare hanno colpito le esperienze riportate dai rappresentanti di ANER e ANAA Veneto riguardo all'attuazione delle rispettive leggi regionali (gia' approvate) che non sono state molto incoraggianti :Marcacci addirittura e' arrivato ad affermare che tentare una legislazione riguardante il naturismo e' inutile,se non controproducente e che l'unica via sia quella di arrivare alla cancellazione degli articoli 726 e 527 del codice penale.
Pur essendo in pieno accordo riguardo alla revisione radicale dei suddetti articoli,in particolare rispetto al naturismo,mi sono permessa di far notare che la proposta di legge nazionale contiene,nell'introduzione alla legge, un riferimento ben preciso riguardo a questi due articoli che io ritengo una chiara dichiarazione d'intenti che nell'iter parlamentare non potra' essere sottovalutata.
Anche Assonatura,tramite il Presidente Davide Quaranta, ha illustrato la propria proposta di legge regionale (che riguarda sia Piemonte che Lombardia) lasciando pero' molte perplessita' perche' ha dato l'impressione di essere principalmente indirizzata verso strutture private e piu' simile ad un regolamento interno ad una struttura che ad una legge che preveda il riconoscimento e la regolamentazione del naturismo.
A fronte delle esperienze negative riportate abbiamo avuto gli interventi di Stefano Daniele (ANAB) e Francesco De Gennaro (UNI Campania) che invece hanno dato un po' di speranza:per quanto riguarda ANAB la velocita' con cui la legge e' stata approvata (seppur con un po' di prudenza riguardo all'attuazione) mentre l'esperienza di UNI Campania e' stata addirittura "un'esperienza al contrario" nel senso che l'iniziativa e' partita da un'amministrazione cercando la collaborazione dell'associazione.
Massimo Lanari,in rappresentanza del sito INudisti, ha riportato la sua esperienza come amministratore del sito e ha fornito dati statistici sul naturismo italiano slegato dai dati sugli iscritti alle singole associazioni,dimostrando il grandissimo potenziale presente in Italia.
Ho avuto la fortuna di intervenire verso la fine: mi ha dato la possibilita' di non intervenire "recitando la poesia" ma di cogliere alcuni argomenti "caldi" su cui intevenire. Nonostante il poco tempo a disposizione (era anche tardi,avevamo tutti fame) credo di aver esposto,seppur in maniera sintetica,le linee guida che si e' data la nostra associazione:ho portato prima di tutto i saluti del Presidente Marco Cattaneo e di tutto il CD,ho spiegato brevemente i motivi contingenti che ci hanno portato ad aderire quasi all'ultimo momento alla manifestazione,ho cercato di spiegare come si e' arrivati al testo di proposta di legge regionale (specificando di aver fatto tesoro delle esperienze fatte da altri), ho ribadito il nostro impegno ad essere sempre piu' aperti verso gli altri cercando di essere il piu' presenti e collaborativi ad iniziative organizzate da altri(anche non specificamente riguardanti il naturismo),la nostra attenzione a tutte le notizie,commenti ecc.. che appaiono sui media cercando di intervenire il piu' tempestivamente possibile per chiarire la nostra posizione;ho portato ad esempio l'attenzione che prestiamo alla vicenda di Vizzola, il nostro sforzo di essere impegnati e consapevoli che la comunicazione/collaborazione fra associazioni naturiste (ma non solo) sia un'arma vincente,ho specificato che all'interno del nostro CD e' stata creata la figura del coordinatore delle attivita' con altre associazioni (e ho avuto l'impressione che altri seguiranno il nostro esempio).
Verso la fine della conferenza e' stato accreditato il rappresentante di una associazione con sede a Napoli che pero' ha lasciato tutti un po' perplessi e ha creato qualche polemica (che non poteva essere discussa,approfondita e chiarita in quella sede,e' argomento da affrontare in rete ma anche dal vivo aprendo un confronto specifico). In conclusione tutti hanno dichiarato buoni intenti e volonta' di confronto/collaborazione, ci sono stati momenti di confronto/chiarimento anche al di fuori dell'argomento principale; il percorso e' ancora lungo ma credo che i tempi si stiano accorciando.
Per quanto riguarda l'organizzazione e il coordinamento delle varie attivita' ci sono stati parecchi intoppi,orari non rispettati...un po' di confusione.La struttura che ci ha ospitati,seppur molto bella,ha creato ulteriori problemi.
Organizzare una manifestazione del genere non e' uno scherzo,chi se ne prende la responsabilita' deve saper valutare tempi e imprevisti e puo' farcela solo cercando collaboratori: non e' una stroncatura ma un consiglio critico,ribadito da molti a Carlo Aberto.
Sono tornata a casa stanca ma abbastanza serena:ho ritrovato amici e conoscenti,conosciuto persone nuove, momenti di confronto informale,scambi di informazioni e rischiato di scottarmi mezza faccia perche' coinvolta in una "jam session" di portinaie (notoriamente dedicate all’arte dello “speteguless”) divertentissima ma tenuta con il sole a picco (c'era molto vento quindi ero avvoltolata nell'accapatoio ).
Ammazza quanto ho scritto...sicuramente ho dimenticato qualcosa.
Rossella
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