COMUNICAZIONE AGLI UTENTI DEL FORUM

Il forum è stato per molti anni uno strumento di partecipazione e dibattito, che ha svolto un ruolo di testimonianza, raccogliendo contributi interessanti da parte di soci e simpatizzanti. Di questo dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alle discussioni e in particolare i moderatori che negli anni hanno contributo a mantenere vivo questo luogo di incontro virtuale.

Siamo però convinti che oggi ci siano strumenti comunicativi maggiormente efficaci e che la “storica” concezione di forum debba essere superata.

Fermo restando che A.N.ITA. resta aperta agli stimoli che giungono dai soci, crediamo che questo confronto, per non essere fine a sé stesso e per poter essere costruttivo, debba essere riportato in altri ambiti di discussione, che su richiesta andremo appositamente ad organizzare.

Vogliamo trasformare il forum in un luogo di approfondimento culturale, uno strumento di crescita associativa capace di proporre stimoli e argomenti di riflessione.

Anni di storia associativa passati attraverso il forum non andranno comunque persi. Andremo a organizzare gli “scaffali della memoria associativa” dove chi lo vorrà potrà rileggere discussioni sulle tante tematiche di cui abbiamo discusso e ci siamo confrontati.

Ti invitiamo a visitare le “Piazze d’Arcadia”, il nuovo luogo di incontro del pensiero Naturista: https://www.italianaturista.it/piazze-di-arcadia

Domodossola 21 Luglio "Nudi al museo"

Sezione dedicata alla pubblicazione di eventi e incontri naturisti o inerenti alla promozione dell'idea naturista.
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sergino
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Domodossola 21 Luglio "Nudi al museo"

Messaggio da sergino » 07/07/2018, 16:50

"Nudi al museo"
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21 luglio 2018 21:00 - 23:00

A.N.ITA invita i propri soci, i soci INF-FNI ed i simpatizzanti a partecipare all'evento "NUDI AL MUSEO". E' necessaria la prenotazione.
A.N.ITA. lancia l’idea di una visita in nudità alla mostra, che propone un inedito e affascinante percorso all’interno della duecentesca chiesa-museo di Palazzo San Francesco, in cui all’ombra degli affreschi che raccontano storie provenienti da epoche lontane, dialogano i dipinti di Giorgio De Chirico e di Filippo De Pisis, due straordinari artisti che, dagli anni Venti del Novecento, hanno animato la scena dell’arte contemporanea con la metafisica. La metafisica è fatta spesso più di semplicità e chiarezza.
Ogni composizione contiene idee, pensieri e, soprattutto, l’essenza nascosta della natura che i due artisti scrutano per restituire allo spettatore le sensazioni provate dinanzi ad essa.
Nel gesto pittorico imprimono la loro fantasia e, divagando con la mente, smascherano le loro passioni per narrarle a chi si ferma a guardare.
La visita, sarà guidata da uno storico dell'arte.

Per ulteriori dettagli visitate il sito di A.N.ITA. alla pagina: http://www.naturismoanita.it/lista-even ... et=1&id=48
Sergio
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Messaggio da cescoballa » 07/07/2018, 20:33

Interessante, per partecipare si pensa di organizzare un caro sharing? Si torna la sera stessa o vista l'ora si prevede di dormire in loco?
Francesco
Francesco Ballardini
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Messaggio da sergino » 07/07/2018, 22:55

La notizia è stata confermata oggi e consiglio di leggere il comunicato presente nel link, qui vi sono riportati i vari contatti per i pernottamenti, le modalità per la prenotazione e... per il momento non si è ancora definito nulla di preciso.
Io pensavo di andare e tornare dopotutto vi è solo un'oretta e mezza di macchina da Milano, ma potrebbe anche darsi che pernottare in zona potrebbe essere l'occasione per visitare una zona che non ho mai avuto modo di vedere.
Sergio
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Messaggio da capitan1cino » 08/07/2018, 10:56

Presente!
Alessandro
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Messaggio da francaiamele » 08/07/2018, 21:29

Anche io e Francesco saremo presenti il 21 luglio. Sarà sicuramente un'esperienza bella che poi vi racconteremo.
Ho già mandato la mail ad eventi@naturismoanita.it

Arrivederci a sabato 21.
Franca
Franca Iamele
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giampi
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Messaggio da giampi » 08/07/2018, 23:32

Dopo la giornata del nudo dell'arte, ecco questa nuova proposta culturale che si è resa possibile grazie alla disponibilità del curatore museale e del Sindaco di Domodossola. Un percorso guidato per avvicinarsi in nudità ad alcune opere di questi due grandi artisti.
Per chi non vuole farsi la sbatta di tornare la sera, andando sulla pagina dedicata all'eventi sul nostro sito www.naturismoanita.it potete trovare le indicazioni su dove dormire.
Per il car-pooling chi ha disponibilità di posti in auto pubblichi nel forum le disponibilità.
ciao
giampi
Giampietro Tentori - Presidente A.N.ITA.
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Messaggio da paolobolsena » 09/07/2018, 6:32

Quanto mi dispiace non poter venire, spero che abbia una bella risonanza mediatica, complimenti per la bella iniziativa.
luzypan
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Messaggio da luzypan » 09/07/2018, 10:01

paolobolsena ha scritto:Quanto mi dispiace non poter venire, spero che abbia una bella risonanza mediatica, complimenti per la bella iniziativa.

Immaginavo tu fossi un fan di queste iniziative ;)

E per questo ti chiedo, se hai voglia, di spiegarmi (tu o qualcun altro), quale sia il "fenomeno psicologico" (sociologico...) che si innesca durante una visita museale (in questo caso mostra di quadri se ho capito bene) in nudità integrale. In altre parole come fa l'abito (s'/no, elegante, casual, succinto o inesistente) ha modificare la nostra ricezione di un'opera?

Inoltre non riesco a far rientrare nella categoria "naturismo" un evento del genere, semmai parlerei di "nudismo".

Personalmente arrivo a comprendere la performace nudista, artistica, pubblica, etc... in cui appunto un pubblico (non artisti ma spettatori) vengano coinvolti in nudità integrale. Ma passeggiare in una galleria d'arte nudo equivale a sedere nudo in un auditorium, e questo mi lascia un poco attonito.

Credo di capire anche la nudità stile figli dei fiori (Woodstock e simili per intenderci) dato che era nudità sostanzialmente legata a moti rivoluzionari di libertà sociale, dunque rivoluzione femminista e sessuale innanzitutto.

So che Sgarbi è un difensore della nudità pubblica; dunque sarebbe interessante sentire la sua opinione di critico d'arte e "nudista". Ma non mi risulta abbia mai affrontato il discorso nudità per quanto riguarda il potenziale osservatore di arte.

ps
Chiaro invece che se si tratta di un evento come un altro in cui manifestare (propagandare) per la nudità sociale in modo che questa venga accettata in ogni luogo anche urbanizzato, capisco perfettamente l'operazione, così come le altre, dalla cena nudista alla serata di ballo nudista...

Tengo cioè a ribadire (e lo so che è necessario farlo) che a me non disturba affatto vedere un essere umano nudo al ristorante seduto al tavolo vicino al mio. Saran fatti suoi il colore della pelle, la peluria da scimmia, le tette enormi, la panza o il fisico da modella o atleta, ergo pure la nudità parziale o integrale che mostra l'individuo senza veli di copertura.

In altre parole se io posso andare al ristorante mezza nuda perché la rivoluzione sessantottina me l'ha permesso è giusto che oggi qualcun altro possa andarci completamente nuda/o. Dico bene?
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Alelid
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Messaggio da Alelid » 09/07/2018, 14:02

Una risposta sbrigativa potrebe essere "perché no?", però hai posto una serie di questioni inteerssanti che mi sembra meritino più attenzione.
L'abito cambia eccome le nostre percezioni. Non a caso uno si può sentire a disagio in abito da sera a un concerto metal o va allo stadio con la sciarpa della squadra del cuore. Oppure si sente più vicino alla natura se sta nudo in spiaggia.

L'articolo più interessante sulla "famosa" visita in nudità al Palais de Tokio a Parigi secondo me è questo:
https://www.nytimes.com/2018/05/07/arts ... rance.html
L'autore tra l'altro sottolinea proprio le affinità e i contrasti tra i temi delle opere esposte e la condizione di nudità dei visitatori e sue in particolare, visto che non è naturista. Qualche estratto:
"Il contributo di Beloufa - "Il nemico del mio nemico" - consisteva in gran parte in manufatti legati alla guerra e ad altri orribili eventi storici, come il massacro di My Lai e il bombardamento di Hiroshima, disposti su piattaforme che venivano costantemente spostate nello spazio da piccoli robot, simili a quelli usati da Amazon nei suoi magazzini.
La signora Buchloh-Kollerbohm, che è anche responsabile dell'istruzione del museo, mi ha detto di essere consapevole della potenziale stranezza di combinare il nudismo con il tema serio della mostra. ... Tuttavia, ha aggiunto, "Spero che l'esperienza di lasciare i loro vestiti alla porta li aiuterà a lasciare una parte della loro identità con esso, e viverla con più apertura".
"Il signor Luft ed io siamo entrati in una piccola stanza in un angolo della mostra dove il signor Beloufa stava esponendo un video di propaganda iraniana dal Museo della Santa Difesa di Teheran che mostrava una simulazione di un attentato dinamitardo su un mercato. Si sentiva insensibile a guardare un video di un'atrocità (anche se una messa in scena) in nient'altro che le mie scarpe da corsa ai piedi , ma il signor Luft l'ha visto in modo diverso. A suo parere, la mostra ha confermato la sua convinzione che la nudità era un grande equalizzatore sociale e politico. "Se i leader mondiali avessero avuto i loro incontri nudi", ha detto, "sarebbero rimasti molto più tranquilli".
La conclusione del giornalista è "Per quanto mi riguarda, ero propenso a rivisitare la mostra, soprattutto le sue opere più politiche, da vestito, quando non avrei dovuto preoccuparmi di sentirmi insensibile".
Evidentemente un'esperienza controversa ma che ha aggiunto qualcosa che forse non avrebbe sentito da vestito, magari solo il senso di insensibilità per le tragedie della storia che non avremmo provato da vestiti.

Ci sono poi temi artistici contemporanei che hanno molto a che fare con la fisicità e la nudità. Penso alle opere iperrealiste di John De Andrea, alla body art, agli espressionisti tedeschi che ritraevano bagnanti nudi essendolo loro stessi naturisti. Tutte situazioni in cui l'essere nudi aggiungerebbe qualcosa all'esperienza della mostra. Ci sono anche mostre in cui si sta bendati, o al buio per avere percezioni diverse e per lo stesso motivo

Insomma, forse ci sono casi in cui stare nudi o vestiti non cambia molto, però in altri mi sembra che si tratti di esperienze che meritano di essere approfondite.
Alessandro e Lidia
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capitan1cino
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Messaggio da capitan1cino » 10/07/2018, 8:14

Ammetto di avere qualche riserva sulle finalità dell'iniziativa (pubblicità il museo?). Penso però che il miglior modo per farsi un'idea sia partecipare. Essondo libero e più o meno in zona sarò per contento di provare anche questa esperienza.
Alessandro
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