Minor
Inviato: 09/08/2019, 0:10
Salve a tutti,
Ho 24 anni e sono curioso riguardo il mondo del naturismo, soprattutto dopo essere stato in territorio spagnolo durante le vacanze al mare di quest'estate.
Non mi definisco un naturista in quanto non mi piace "rinchiudermi" in una categoria: apprezzo molto il modus spagnolo (astenendomi tuttavia dall'aderire al retroscena politico che ha portato ad esso) per cui chi vuole può stare nudo ovunque (fuori dei centri urbani), e non deve per forza andare in zone etichettate secondo il metodo della ghettizzazione e degli "animali in gabbia". Credo infatti che spesso invece di essere "oasi" naturiste, le aree destinate a tale praticano diventino più simili a degli "zoo": seppur belle, hanno sempre le gabbie dei confini con le aree "tessili".
L'interesse per il naturismo mi è nato studiando sociologia e antropologia all'università, dove mi è capitato sott'occhio un articolo in inglese che parlava della nascita della pratica comune della balneazione, ed essendo io quello che molti chiamerebbero "tradizionalista" (se non "bigotto retrogrado"), sono rimasto affascinato dal fatto che già dal XIX sec. la balneazione (come la permanenza in spiaggia) veniva praticata in totale nudità, senza che ciò creasse alcuno scandalo. Solo successivamente nacquero i "costumi da bagno" e si diffuse la pratica "tessile".
Ciò che quindi apprezzo dello stare nudi in spiaggia non è tanto qualcosa di "positivo", ma la presa di coscienza della non-necessità del costume. Per questo non mi definisco un "naturista" né un "nudista" nel vero senso delle parole.
Spero di scambiare con voi opinioni stimolanti.
Ho 24 anni e sono curioso riguardo il mondo del naturismo, soprattutto dopo essere stato in territorio spagnolo durante le vacanze al mare di quest'estate.
Non mi definisco un naturista in quanto non mi piace "rinchiudermi" in una categoria: apprezzo molto il modus spagnolo (astenendomi tuttavia dall'aderire al retroscena politico che ha portato ad esso) per cui chi vuole può stare nudo ovunque (fuori dei centri urbani), e non deve per forza andare in zone etichettate secondo il metodo della ghettizzazione e degli "animali in gabbia". Credo infatti che spesso invece di essere "oasi" naturiste, le aree destinate a tale praticano diventino più simili a degli "zoo": seppur belle, hanno sempre le gabbie dei confini con le aree "tessili".
L'interesse per il naturismo mi è nato studiando sociologia e antropologia all'università, dove mi è capitato sott'occhio un articolo in inglese che parlava della nascita della pratica comune della balneazione, ed essendo io quello che molti chiamerebbero "tradizionalista" (se non "bigotto retrogrado"), sono rimasto affascinato dal fatto che già dal XIX sec. la balneazione (come la permanenza in spiaggia) veniva praticata in totale nudità, senza che ciò creasse alcuno scandalo. Solo successivamente nacquero i "costumi da bagno" e si diffuse la pratica "tessile".
Ciò che quindi apprezzo dello stare nudi in spiaggia non è tanto qualcosa di "positivo", ma la presa di coscienza della non-necessità del costume. Per questo non mi definisco un "naturista" né un "nudista" nel vero senso delle parole.
Spero di scambiare con voi opinioni stimolanti.