COMUNICAZIONE AGLI UTENTI DEL FORUM

Il forum è stato per molti anni uno strumento di partecipazione e dibattito, che ha svolto un ruolo di testimonianza, raccogliendo contributi interessanti da parte di soci e simpatizzanti. Di questo dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alle discussioni e in particolare i moderatori che negli anni hanno contributo a mantenere vivo questo luogo di incontro virtuale.

Siamo però convinti che oggi ci siano strumenti comunicativi maggiormente efficaci e che la “storica” concezione di forum debba essere superata.

Fermo restando che A.N.ITA. resta aperta agli stimoli che giungono dai soci, crediamo che questo confronto, per non essere fine a sé stesso e per poter essere costruttivo, debba essere riportato in altri ambiti di discussione, che su richiesta andremo appositamente ad organizzare.

Vogliamo trasformare il forum in un luogo di approfondimento culturale, uno strumento di crescita associativa capace di proporre stimoli e argomenti di riflessione.

Anni di storia associativa passati attraverso il forum non andranno comunque persi. Andremo a organizzare gli “scaffali della memoria associativa” dove chi lo vorrà potrà rileggere discussioni sulle tante tematiche di cui abbiamo discusso e ci siamo confrontati.

Ti invitiamo a visitare le “Piazze d’Arcadia”, il nuovo luogo di incontro del pensiero Naturista: https://www.italianaturista.it/piazze-di-arcadia

Naturismo, nudità, sentenze, wikipedia

Sezione dedicata agli aspetti legali inerenti la pratica naturista.
luzypan
Messaggi: 344
Iscritto il: 29/08/2017, 10:06

Naturismo, nudità, sentenze, wikipedia

Messaggio da luzypan » 08/01/2018, 13:39

Avevo letto delle sentenze sul "nudo naturista" (in rif al "nudismo in spiaggia") fin da diversi anni fa, ma non mi ero mai accorto che sia quella sul topless che quella sulla nudità integrale naturista sono dello stesso anno e recano lo stesso numero 2000/3557. Se confermate, aiutatemi a chiarire nel dettaglio questa cosa, poiché credo sia utile a tutti coloro che temono di mettersi nudi in spiagge libere legittimamente considerate dai fruitori come naturiste.

La faccenda del topless riguarda ogni tipologia di spiaggia sul territorio nazionale: in sostanza nessuno può aver da ridire per un paio di tette nude in spiaggia o anche altrove, purché la nudità sia in funzione dello stare al sole e all'aria aperta (un parco cittadino ad es.); mentre per quanto riguarda il nudo integrale, questo viene ammesso solo nelle spiagge notoriamente naturiste/nudiste o a questa pratica esclusivamente destinate. In sostanza dall'inizio del secolo è assolutamente legittimo starsene nudi in spiaggia naturista, autorizzata o meno che sia, poiché la sentenza citata identifica come spiagge idonee alla pratica del "nudo naturista" quelle "per nudisti" (autorizzate) o qualsiasi spiaggia "solitamente" (storicamente) frequentata da nudisti (non è il testo ma la mia interpretazione).

Il che significa che possiamo facilmente dimostrare che siti storici come la Laguna del Mort o alcune spiaggia sul fiume Ticino (tanto per non citare sempre la Lecciona) risultino assolutamente idonee e legittime alla pratica della nudità perché storicamente frequentate da nudisti e naturisti (fanno fede articoli di giornale, foto storiche, pubblicità di eventi, eventuali scandali perbenisti, le stesse denunce, multe ed eventuali altre sentenze).

Come mai allora, mi chiedo, c'è questo spauracchio (multe da capogiro dopo la depenalizzazione dei cosiddetti "atti osceni") e questa mania di persecuzione sul "nudo naturista" (insisto con questa espressione per distinguere dall'esibizionista che decide di passeggiare nudo in Piazza San Marco) quando la stessa voce Wikipedia conclude dicendo che il nudo integrale vissuto in ambiente naturista è agli effetti legittimato dalla sentenza 3557 del 2000 (tanto quanto il topless, aggiungo io, sebbene con molte più limitazioni)?

Esistono altre sentenze che hanno contraddetto la 3557 perché non chiara nella definizione dei luoghi consoni alla pratica della nudità integrale naturista?

Possiamo definire coloro che si sono beccati multe negli ultimi due anni "naturisti con azzardo" nel senso che si sono collocati in zone non propriamente idonee alla pratica nudista/naturista?

In caso contrario possiamo definire queste multe un evidente abuso delle forze dell'ordine (con delazione a monte) e per tanto una necessità di procedere in ricorso, certi che la multa dovrà essere annullata per nostro diritto?

Perché non ricorrere direttamente a Strasburgo?

Possiamo in sostanza sostenere che un costume nazionale conservatore, quando non reazionario, e la conseguente radicalizzazione di culture nudofobiche schiaccino col loro peso anche la comunità naturista rendendola fragile e condizionabile al punto tale da indurla ad una autoemarginazione?
Avatar utente
sergino
Messaggi: 2818
Iscritto il: 04/02/2012, 15:02
Località: Caprino Bergamasco, sono un componente del Consiglio Direttivo di A.N.ITA.
Contatta:

Messaggio da sergino » 08/01/2018, 18:23

Quella della sanzioni non è solo uno spauracchio, queste sono state comminate in luoghi solitamente frequentati da naturisti.... e sta a noi purtroppo, facendo opposizione e ricorso, dimostrare che queste siano arbitrarie e pretestuose. Il motivo per cui abbiamo, come A.N.ITA. proposto la campagna di raccolta fondi "ne abbiamo piene le .... sentenze" e quello di cercare di superare quest'empassè sostenendo economicamente coloro che non accettino passivamente la cosa...
Il ricorrere alla corte di Strasburgo, potrebbe essere una buona idea, bisogna vedere cosa ne dicono gli avvocati che interpelleremo e se la cosa risulti fattibile.
Sergio
Direttivo A.N.ITA.
luzypan
Messaggi: 344
Iscritto il: 29/08/2017, 10:06

Messaggio da luzypan » 08/01/2018, 21:48

Ho capito questo passaggio ma nel mio intervento (mi) chiedevo altro.

In sintesi, se è legittimo, leggi legale, stare nudi in spiagge solitamente frequentate da naturisti e nudisti, occorre fare sapere questa cosa. E non credo sia una pessima idea parlarne in modo tale che i potenziali nudonaturisti italiani si sentano più tranquilli invece che spaventati. Perché tra maniaci e multe questo è il clima per uccidere il naturismo, dopo che la Corte di cassazione ha detto ok (purché bla bla bla) da quasi venti anni! :shock:

Ancora più in sintesi, prima della depenalizzazione c'era meno panico e la gente stava nuda con maggior serenità. L'ho riscontrato persino in montagna dove ho sempre preso il sole nudo. Adesso trovi quello che ti dice "Attento alla forestale!".

A chi diamine giova questo clima di panico collettivo?
Avatar utente
itaindo
Messaggi: 743
Iscritto il: 17/01/2013, 0:51
Località: Rozzan(geles) (MI)

Messaggio da itaindo » 09/01/2018, 2:43

Ma quale panico? Rendere consapevoli tu lo chiami panico? Ho molte critiche da fare al "mondo naturista organizzato" (non ho mai avuto cosi' tanti problemi, reali o di coscienza, prima di conoscerlo) ma c'e', e' un po' "scoordinato" ma fa anche cose buone, non mi sembra diffonda panico. Sei cosi' sicuro che "prima la gente stava nuda con maggior serenita'"? A me risulta che finche' uno non si trova con una denuncia e' sereno: "dopo", che sia nel penale o nell'amministrativo, cosi' "sereno" non e'.
Rossella
Avatar utente
Alelid
Messaggi: 508
Iscritto il: 26/02/2016, 20:37

Messaggio da Alelid » 09/01/2018, 12:57

Sono argomenti già noti ma che è bene ogni tanto rinfrescare. La sentenza del 2000, che non a caso è riportata anche in questo stesso sito http://www.italianaturista.it/public/na ... ne_160.htm , anche se di fatto era una sentenza di condanna, risultava tutto sommato favorevole con quelle espressioni molto interpretabili e piuttosto generiche. Tanto che da allora mi pare che ci siano state anche sentenze assolutorie, anche se altri sono sicuramente più informati di me. Inoltre giocava a favore la generale lentezza dei procedimenti penali che porta spesso alla prescrizione anche per fatti ben più importanti, ecc.
La faccenda della depenalizzazione e sopratutto l'entità delle sanzioni ha rivoluzionato tutto questo. Ora chiunque abbia un distintivo può staccare una multa e il multato ha un tempo brevissimo per decidere se pagare in forma ridotta o tentare un ricorso di cui finora non si è mai visto l'esito conclusivo, da cui l'iniziativa di A.N.ITA "ne abbiamo piene le .... sentenze" per supportare chi intende presentare ricorso.
Quindi siamo in una situazione di accresciuta incertezza e mi parrebbe semmai irresponsabile se le organizzazioni naturiste minimizzassero senza aggiornare sull'evoluzione dei fatti.

Riguardo al ricorso a Strasburgo , altri sapranno valutare meglio e sicuramente la cosa potrebbe avere un effetto mediatico, ma faccio presente che la Federazone naturista spagnola ha tentato questa via due volte contro le ordinanze che limitano la pratica naturista in Spagna e la corte europea ha dato parere negativo in entrambi i casi.
Alessandro e Lidia
luzypan
Messaggi: 344
Iscritto il: 29/08/2017, 10:06

Messaggio da luzypan » 09/01/2018, 13:09

Sicuro al 100% che da quando le multe sono di migliaia di euro c'è molta più preoccupazione e paura a esporsi anche là dove è legittimo farlo.

Rendere consapevoli di cosa? Della remota possibilità che a seguito di qualche atto di delazione arrivino un paio di vigili che su due piedi stabiliscono che stai commentendo un reato stando nudo in una spiaggia storicamente frequentata da naturisti?

Se vale per il topless, la sentenza vale anche per il nudo integrale. Questo è il punto. Mentre a leggere sul web (forum, fb, siti vari, giornali) in Italia è proibito stare nudi ovunque. Anzi sembra quasi che le donne abbiano pure riadottato i reggiseni...

Batto su questo chiodo. E non mi pare di aver preso lucciole per lanterne. Nel caso attendo chiarimenti sugli aspetti legali e legislativi.

Concludendo dico che mi pare di stare negli anni del proibizionismo del duepezzi o bikini, oppure nei primi anni settanta quando il topless dava scandalo nella spiagge liguri dove da bambino mi portavano.

Ne ho viste abbastanza e sono stanco di reprimende.
luzypan
Messaggi: 344
Iscritto il: 29/08/2017, 10:06

Messaggio da luzypan » 09/01/2018, 13:22

Alelid ha scritto: Quindi siamo in una situazione di accresciuta incertezza e mi parrebbe semmai irresponsabile se le organizzazioni naturiste minimizzassero senza aggiornare sull'evoluzione dei fatti.

Riguardo al ricorso a Strasburgo , altri sapranno valutare meglio e sicuramente la cosa potrebbe avere un effetto mediatico, ma faccio presente che la Federazone naturista spagnola ha tentato questa via due volte contro le ordinanze che limitano la pratica naturista in Spagna e la corte europea ha dato parere negativo in entrambi i casi.


Infatti non si tratta di minimizzare un bel nulla ma di spiegare o spiegarci come stanno realmente le cose. Di parlare di queste cose, di sentire il maggior numero di opinioni possibili, di scrivere pubblicamente, far parlare giornali e televisione, altrimenti finiremo ghettizzati. Il topless si affermò grazie ai movimenti di rivoluzione femminista e sessuale degli anni sessanta e settanta, e in parte anche il nudismo ha la stessa origine, sia da noi che in altri stati europei e negli stati uniti. Persino il naturismo storico tra ottocento e novecento muove concetti protofemministi che verranno poi ripresi nella seconda metà del secolo scorso.

Quanto alla vicenda della Spagna, non so, non conosco il dettaglio. Ma è evidente che se gli spagnoli vogliono girare nudi per Madrid o Barcellona, la Corte di Strasburgo dirà che è una richiesta inaccettabile perché il naturismo ammette la nudità in contesti logicamente naturisti, non su un tram come a volte sentiamo anche da noi, qualcuno vorrebbe...

Dal tuo intervento mi pare comunque di capire che sarebbe necessaria una ulteriore sentenza della Corte di cassazione, dato che la 3557 rimane, come peraltro sotolineavo nel mio primo intervento, un po' troppo vaga sulla questione del nudo integrale (o forse no).
Avatar utente
giampi
Messaggi: 517
Iscritto il: 22/02/2012, 23:34

Messaggio da giampi » 09/01/2018, 14:11

Quando si parla di Diritto non si può parlare di opinioni.
In Italia abbiamo, oltre ai terreni privati, poche spiaggie autorizzate. Abbiamo invece spiaggie dove storicamente il Naturismo viene praticato e su queste rivendichiamo il nostro diritto a stare nudi.
Abbiamo sentenze a nostro favore ottenute grazie al lavoro che le associazioni hanno fatto in cinquant'anni di storia del Naturismo nel nostro paese. Per difendere questi risultati abbiamo pensato e lanciato la raccolta fondi "ne abbiamo piene le... sentenze" perchè vogliamo contribuire a difendere tutti i malcapitati che purtroppo ogni anno finiscono denunciati o multati solo perchè prendevano il sole nudi in spiaggie dove da anni si sta nudi.
Per quanto riguarda la comunicazione, nel solo 2017 siamo riusciti ad avere ampia visibilità su diverse testate nazionali e locali, interviste a radio e televisioni nazionali e locali, sia dopo il convegno organizzato a San Vincenzo sul turismo Nasturista, sia a seguito delle sanzioni ai 5 "malcapitati" di Marina di Bibbona. Uno dei problemi sta anche nel fatto che dei 5 sanzionati, due soli ci hanno contattato e solo a seguito del nostro supporto legale hanno deciso uno di iscriversi ad A.N.ITA. e l'altro di ritornare a rinnovare l'adesione. Li avremmo difesi ugualmente, ma resta il fatto che se i nudisti non si rendono conto dell'importanza di essere parte di un movimento, l'idea Naturista avrà sempre molte difficoltà a diffondersi. Questo vale anche per iniziative legislative o per rivolgersi a Strasburgo. Forse varrebbe la pena mettere da parte i protagonismi e pensare al "noi", lasciar perdere i distinguo e lavorare per rafforzare l'autorevolezza del movimento. Lavoro che in parte ha dato e che sono certo ancora più darà in futuro risultati.
giampi
Giampietro Tentori - Presidente A.N.ITA.
luzypan
Messaggi: 344
Iscritto il: 29/08/2017, 10:06

Messaggio da luzypan » 09/01/2018, 23:11

Se solo due su cinque "malcapitati" vi hanno contattato significa che gli altri non sanno delle sentenze e della legittimità dello stare nudi in zone storicamente o anche solo da oggi solitamene frequentate da nudonaturisti. Marina di Bibbona viene consideraa naturista da oltre trentanni! Ma da letture varie (cronaca) si capisce che è in atto un tentativo di dissuasione e per farlo si chiede l'intervento delle forze dell'ordine. E' una caccia alle streghe...

Mi pare strano che uno paghi 3000 euro senza batter ciglio... Solo se vieni letteralmente spaventato...
Con le multe degli autovelox c'è stata una forte counicazione quando queste erano estorte per far cassa e la gente ha capito che non doveva pagare ma protestare.

la comunicazione di cui parlo io in soldoni è "stare nudi e legittimo purchè la tipologia della spiaggia libera lo consenta"; è un grado al di sotto della pratica del topless ma ci si deve arrivare con lo stesso processo di consapevolezza collettiva della popolazione, quella popolazione che è interessata al nudo in spiaggia ma non è mai entrata in contatto col mondo naturista, figuriamoci con le associazione, etc...

E poi ci sono gli stranieri...

E per favore sotterrate l'ascia di guerra, non sto scrivendo per criticare il vostro operato.
Veramente non so più come dirvelo...
nudomark
Messaggi: 1589
Iscritto il: 12/01/2012, 17:48
Località: Como

Messaggio da nudomark » 10/01/2018, 0:44

Sei lontano da quella che è la realtà.
La giurisprudenza passata vale zero perché è cambiata la legislazione, la depenalizzazione cambia i soggetti! Prima i giudici dei tribunale, ora i prefetti poi i giudici di pace. Nessuno ora si prende la responsabilità che prima era stata presa. (E nemmeno il ministro della giustizia risponde in merito nonostante le interpellanze parlamentari fatte)
Fin che non ci sarà un primo caso di assoluzione TUTTI i ricorsi sono a rischio. E ad oggi i prefetti non si pronunciano e nemmeno i giudici di pace.
Si vuole cambiare la consapevolezza del nudo...bene ma non si può raffrontare al processo avvenuto per il topless. Li in ballo c'erano milioni di donne, qui solo migliaia di naturisti. (Italia)
E chi NON ricorre lo fa perché al 99% dei casi chi si spoglia su una spiaggia non lo ha detto a nessuno non perché viene spaventato, si spaventa da solo perché teme si sappia! Fin quando i nudisti non si apriranno nulla mai accadrà.
Sul parlare con stampa ecc. ti garantisco che si fa da tempo, il problema è che se si pone nei termini a cui noi interessa al massimo si ottengono due righe se invece capita un bel nudo di gossip titoloni a 9 colonne.
Rispondi