COMUNICAZIONE AGLI UTENTI DEL FORUM

Il forum è stato per molti anni uno strumento di partecipazione e dibattito, che ha svolto un ruolo di testimonianza, raccogliendo contributi interessanti da parte di soci e simpatizzanti. Di questo dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alle discussioni e in particolare i moderatori che negli anni hanno contributo a mantenere vivo questo luogo di incontro virtuale.

Siamo però convinti che oggi ci siano strumenti comunicativi maggiormente efficaci e che la “storica” concezione di forum debba essere superata.

Fermo restando che A.N.ITA. resta aperta agli stimoli che giungono dai soci, crediamo che questo confronto, per non essere fine a sé stesso e per poter essere costruttivo, debba essere riportato in altri ambiti di discussione, che su richiesta andremo appositamente ad organizzare.

Vogliamo trasformare il forum in un luogo di approfondimento culturale, uno strumento di crescita associativa capace di proporre stimoli e argomenti di riflessione.

Anni di storia associativa passati attraverso il forum non andranno comunque persi. Andremo a organizzare gli “scaffali della memoria associativa” dove chi lo vorrà potrà rileggere discussioni sulle tante tematiche di cui abbiamo discusso e ci siamo confrontati.

Ti invitiamo a visitare le “Piazze d’Arcadia”, il nuovo luogo di incontro del pensiero Naturista: https://www.italianaturista.it/piazze-di-arcadia

Naturismo nella legge sul turismo della Sardegna

Sezione dedicata agli aspetti legali inerenti la pratica naturista.
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emmeicsics
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Naturismo nella legge sul turismo della Sardegna

Messaggio da emmeicsics » 28/07/2017, 15:18

Sul forum eXtraVillage hanno segnalato che è stata approvata una legge regionale sul turismo per la regione Sardegna. La legge contiene un articolo dedicato al turismo naturista:

LEGGE REGIONALE 26 LUGLIO 2017

Art. 36
Turismo naturista

1. La Regione promuove la progettazione e la realizzazione di una rete di aree attrezzate per la pratica del turismo naturista in equilibrio con il contesto ambientale, anche in aree naturali protette.

2. Le aree per il turismo naturista sono individuate dai comuni attraverso il loro inserimento nei Piani di utilizzo dei litorali (PUL).

3. Le aree per il turismo naturista sono adeguatamente segnalate con apposita cartellonistica.
ciao
Massimo
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Alelid
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Messaggio da Alelid » 28/07/2017, 23:15

Non riesco a capire se è una buona notizia oppure no. Visto che nelle leggi le parole non sono messe a caso, cosa si intende per aree attrezzate? Sono attività commerciali (camping, hotel stabilimenti balneari? Questo esclude la possibilità di dedicare al naturismo tratti di spiaggia libera? Oppure succederà come a Lido di Dante, dove la difficoltà nel realizzare e mantenere le attrezzature previste ha generato infiniti problemi? (Tra l'atro non ho mai capito perchè i tessili possano stare in una spiaggia libera senza servizi e i naturisti no.)
Anche la procedura di individuazione è complessa e farraginosa: i PUL sono parte del Piano urbanistico comunale e seguono tutto l'iter del piano stesso. Sono stati introdotti nel 2006 ma su 72 comuni costieri solo 16 li hanno già vigenti. Inoltre è uno strumento che regola sopratutto le concessioni demaniali, ovvero gli stabilimenti balneari, che per i comuni costieri costituiscono uno dei nodi politico economici più delicati. Pare difficile quindi che in tale contesto trovino spazio le istanze del naturismo.
A mio avviso l'articolo 3 sarebbe stato più che sufficiente, consentendo di designare spiagge naturiste con una semplice delibera del Consiglio Comunale.
Aessandro
Alessandro e Lidia
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itaindo
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Messaggio da itaindo » 28/07/2017, 23:35

Ale...mi hai letto nel pensiero
Rossella
Marcolino
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Messaggio da Marcolino » 30/07/2017, 18:06

3 semplici articoli...forse il primo potrebbe lasciar spazio ad intoppi e cavilli, ma sempre meglio della legge regionale Piemontese di sicuro.

Vediamo nei prossimi 12 mesi l'evolversi della situazione, sembra ci siano diversi comuni che aspettavano con favore questa legge...stiamo a vedere.

Salutoni, Marcolino.
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giampi
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Messaggio da giampi » 30/07/2017, 18:36

Concordo con Marcolino, anche perchè non vedo il motivo per cui una Regione dovrebbe deliberare una cosa che non vuole si realizzi. Per questo sarebbe bastato non fare nulla. Vediamo nei prossimi mesi se effettivamente dietro questo riconoscimento c'è una spinta per delle nuove opportunità turistiche.
Giampi
Giampietro Tentori - Presidente A.N.ITA.
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itaindo
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Messaggio da itaindo » 30/07/2017, 23:38

Giampi, quello che lascia perplessi e' la questione "aree attrezzate": possiile che tutti possano stare dove e come vogliono tranne i naturisti che pare necessitino di chissa' che "attrezzature"? A me tutte queste leggi osannate puzzano sempre di piu' di commercio e sempre meno di naturismo
Rossella
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Alelid
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Messaggio da Alelid » 31/07/2017, 0:00

Giampi, mettiamola così: mi basterebbe che i naturisti fossero trattati come i cani. Per metter su una "dog beach" non servono attrezzature e non occorre una variante al piano regolatore. E se uno porta in cane nella spiaggia "sbagliata" la multa è più bassa, ammesso che gliela facciano. Già, poi nessuno pretende che portino il costume :D
Alessandro e Lidia
nudomark
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Messaggio da nudomark » 31/07/2017, 1:48

D'altra parte se si parla di aree attrezzate anche in contesto di aree naturali protette pare evidente non si possano richiedere strutture di alcun tipo.
Sapendo quanto si stanno dando da fare gli amici sardi e che in arrivo sono già previste alcune autorizzazioni direi di attendere con fiducia.
Ricordo che la legge a cui si può far capo in Lombardia prevede solo la cartellonistica, per cui basta muoversi dando corretti input alla politica.
Se poi subentrano sanzioni che anziché favorire creano problemi (vedi depenalizzazioni) e i ministri competenti non fanno nulla a fronte di richieste parlamentari ricordiamocene al momento di votare, almeno quello.
E combattiamo contro coloro che boicottano gli incontri in parlamento solo per il proprio interesse e il proprio ego...
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Alelid
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Messaggio da Alelid » 31/07/2017, 9:14

nudomark ha scritto: Ricordo che la legge a cui si può far capo in Lombardia prevede solo la cartellonistica
A dire il vero la L.R. Lombardia 27/2015 "riconosce il turismo naturista, nel rispetto delle persone, della natura e dell'ambiente circostante, purché praticato in aree, spazi e infrastrutture appositamente destinati, delimitati e segnalati con appositi cartelli o con altri efficaci mezzi di segnalazione"
Quindi oltre alla cartellonisica occorre, alla lettera, che gli spazi siano DELIMITATI. Non è chiaro se voglia dire recintati o altro. Per uno spazio o un'attività privata nessun problema, però la cosa può creare contenziosi in aree pubbliche. Inoltre in che senso devono essere APPOSITAMENTE DESTINATI? Chi stabilsce la destinazione e con che procedura?
Sembra che tutte le normative sul naturismo in Italia soffrano di timidezza: si consente qualcosa ma si lasciano "vie di fuga" per limitarne l'applicazione, in attesa di cogliere cosa ne penserà l'opinione pubblica.
In fondo basterebbe una regola essenziale, una spiaggia, un camping, un B&B naturista dovrebbero seguire le stesse norme dei loro corrispettivi tessili perchè al loro interno avvengono esattamente le stesse cose. Basterebbe che fossero segnalate (a seconda dei casi nella ragione sociale, con cartelli, negli orari di una piscina ecc) per evitare equivoci e per convivenza civile.
Alessandro e Lidia
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