COMUNICAZIONE AGLI UTENTI DEL FORUM

Il forum è stato per molti anni uno strumento di partecipazione e dibattito, che ha svolto un ruolo di testimonianza, raccogliendo contributi interessanti da parte di soci e simpatizzanti. Di questo dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alle discussioni e in particolare i moderatori che negli anni hanno contributo a mantenere vivo questo luogo di incontro virtuale.

Siamo però convinti che oggi ci siano strumenti comunicativi maggiormente efficaci e che la “storica” concezione di forum debba essere superata.

Fermo restando che A.N.ITA. resta aperta agli stimoli che giungono dai soci, crediamo che questo confronto, per non essere fine a sé stesso e per poter essere costruttivo, debba essere riportato in altri ambiti di discussione, che su richiesta andremo appositamente ad organizzare.

Vogliamo trasformare il forum in un luogo di approfondimento culturale, uno strumento di crescita associativa capace di proporre stimoli e argomenti di riflessione.

Anni di storia associativa passati attraverso il forum non andranno comunque persi. Andremo a organizzare gli “scaffali della memoria associativa” dove chi lo vorrà potrà rileggere discussioni sulle tante tematiche di cui abbiamo discusso e ci siamo confrontati.

Ti invitiamo a visitare le “Piazze d’Arcadia”, il nuovo luogo di incontro del pensiero Naturista: https://www.italianaturista.it/piazze-di-arcadia

Discussione PdL Regione Piemonte

Sezione dedicata agli aspetti legali inerenti la pratica naturista.
Avatar utente
itaindo
Messaggi: 743
Iscritto il: 17/01/2013, 0:51
Località: Rozzan(geles) (MI)

Messaggio da itaindo » 23/07/2015, 14:37

Ricevo da Simona Carletti (che e' in attesa dell'attivazione del suo account)

"Sul finire del mese di febbraio di quest'anno venni informata dal Presidente FENAIT, come tutti gli altri consiglieri e presidenti, che la
Regione Piemonte si stava muovendo pericolosamente sul quel testo di proposta di legge a dir poco disgustoso fatto presentare da Assonatura.
Venni anche informata che a breve vi sarebbero state le audizioni delle parti interessate (tutto il mondo turistico e commerciale a tutti i
livelli ma anche la FENAIT, l'UNI e Le Betulle). Preoccupatissima dei possibili disastrosi sviluppi della questione e consultandomi con il
Presidente FENAIT preparai, tra l'altro con pochissimo tempo a disposizione, un documento da far pervenire online alla Regione Piemonte
solo per i soggetti accreditati (i convocati alle audizioni) contenente osservazioni ed emendamenti al testo alla proposta di legge n.16.
Naturalmente sarebbe stato tutto da emendare ma non sarebbe stato accolto, quindi ho fatto un lavoro certosino che evidenziava gli aspetti
irrunciabili e che, per il resto, andava a limitare i danni...
Allego il testo integrale di tale documento.
Successivamente all'audizione con il consigliere proponente, il Presidente FENAIT mi aveva fatto sapere che l'incontro era stato molto
positivo e che c'erano ottime probabilità dell'accogliemento delle richieste avanzate. Ora io non so quanto sia avvenuto e non riesco ad
averne notizia ma, il testo pubblicato su questo forum é quello sul quale io ho lavorato per apportare le modifiche. Quale testo stanno
discutendo ora?

Simona Carletti
PdL 16 Regione Piemonte.doc
(28 KiB) Scaricato 187 volte
Rossella
Avatar utente
capitan1cino
Messaggi: 2343
Iscritto il: 12/01/2012, 10:31
Località: Novara
Contatta:

Messaggio da capitan1cino » 24/07/2015, 8:18

Purtroppo non vedo alcun emendamento o critica all'art 4 comma 2. Macroscpicamente limitativo, farraginoso e probabile fonte di contenzioso.
Alessandro
Socio A.N.ITA.
Simona Carletti
Messaggi: 6
Iscritto il: 23/07/2015, 13:02

Messaggio da Simona Carletti » 24/07/2015, 10:45

Caro Alessandro e tutti gli utenti, come ho scritto nel messaggio precedente nel mese di febbraio '15 tutti i presidenti delle associazioni federate nonchè i consiglieri FENAIT sono stati informati che si erano attivati i lavori attorno alla proposta di legge n.16 della Regione Piemonte, è stato inviato il testo e l'informazione della imminente convocazione di FENAIT, UNI e LE Betulle come parti interessate. Si è anche stati informati che era stata aperta una procedura online proprio per inviare osservazioni ed emendamenti da parte dei soggetti accreditati con limiti temporali e di procedura. Ora, chiunque avrebbe potuto far pervenire alla FENAIT tali osservazioni ed emendamenti ma, ciò non è stato fatto da nessuno all'infuori di me. Altri avrebbero fatto senz'altro meglio... Ma si sono limitati a fare commenti e critiche generiche per e.mail o sui vari forum.
L'altro punto è che, quando si propongono emendamenti e si vuole che gli stessi vengano accolti bisogna essere competenti e credibili: troppo facile chiedere la luna se questa non si può avere. Nelle varie fasi dei lavori relativi alle proposte di legge (siano esse delibere comunali, leggi regionali o di Camera o Senato) uno dei primi passaggi è attraverso un Ufficio preposto (che non ha nulla di politico e che non entra nel merito del testo) che esamina che nessuna parte del testo entri in contraddizione con leggi e regolamenti esistenti: correzzioni, tra l'altro, che avvengono molto spesso proprio perchè i politici troppo spesso non sono sufficientemente competenti. Ciò per dire che, il faditico comma 2 dell'art. 4 e, per l'esattezza quasi tutto l'articolo 4, non se l'è inventato il consigliere proponente (non mi ricordo come si chiama, fa niente) ma è presente anche su altre proposte di legge, sulla delibera dell'istituzione della spiaggia di Capocotta e su altro ancora. Ora, neanche io conosco tutte e leggi e tutti i regolamenti ma, evidentemente, sono delle clausole necessarie: che poi siano stupide e limitanti questo è un altro discorso...
Per concludere invio di nuovo il documento (che avevo anche inviato a suo tempo a presidenti e consiglieri) gentilmente pubblicato ieri su mia richiesta da Rossella Oldrati perchè, per un mio errore, non è quello completo. Credo però di non sapere come si trasmette un allegato a questo forum: se qualcuno può aiutarmi scrivendomi come fare. Grazie.
Simona Carletti
Messaggi: 6
Iscritto il: 23/07/2015, 13:02

Messaggio da Simona Carletti » 24/07/2015, 11:14

Ok, siccome la procedura per inviare l'allegato mi pare complicata, lo pubblico qui come testo:

OSSERVAZIONI ALLA PROPOSTA DI LEGGE N.16 DELLA 10° LEGISLATURA REGIONE PIEMONTE “DISCIPLINA DEL TURISMO NATURISTA” PRESENTATA IN DATA 18 LUGLIO 2014 DAL CONSIGLIERE DAVIDE BONO (MOVIMENTO 5 STELLE)

La presente Proposta di Legge “Disciplina del Turismo Naturista” attraverso importanti omissioni ed errori disattende completamente l’intento dichiarato nella Relazione di voler “creare una specifica offerta turistica dedicata al naturismo”.

Nell’articolo 1 (Finalità), infatti, si parla di “pratica del turismo naturista come forma di sviluppo della salute fisica e mentale attraverso il contatto diretto con la natura” ma, si omette completamente il nudismo a esso collegato come nudità integrale condivisa in paria dignità di sessi e di età fra persone consenzienti come condizione necessaria. E’ ovvio che un’omissione di tale gravità fa si che l’attuale testo dell’articolo 1 perda completamente di senso rispetto alla definizione del naturismo stesso coniata dall’International Naturist Federation (INF-NFI) e presentata al 14° Congresso Naturista Mondiale del 1974: “Il naturismo è un modo di vivere in armonia con la natura, caratterizzato dalla pratica della nudità in comune, allo scopo di favorire il rispetto di se stessi, degli altri e dell’ambiente”.

Articolo 2 (Competenze della Regione), nulla da dire.

Nell’articolo 3 (Tipologia di strutture naturiste), si parla di “strutture naturiste proprie” e “strutture a vestizione opzionale”. Data la premessa delle osservazioni poste all’Articolo 1 tale articolo appare completamente inappropriato con il significato stesso del termine naturista. Nel mondo esistono oltre 800 strutture naturiste (campeggi, villaggi turistici, alberghi, etc.) dislocate in 42 Paesi diversi e riconosciute dall’International Naturist Federation come luoghi in cui si pratica il naturismo nel significato formale e sostanziale universalmente inteso: nessuna di esse, ovviamente, ha carattere di vestizione opzionale accanto alla pratica naturista. Tali luoghi, infatti, sono frequentati da naturisti di ogni nazionalità, da intere famiglie formate anche da più generazioni, che vivono la nudità condivisa nella quotidianità basandosi sui principi etici e morali propri del naturismo stesso, che fa di esso una pratica familiare, salutare, educativa ed altamente morale. Tali principi sono naturalmente estranei alle persone che non praticano il naturismo ed è per tanto da evitare in questi luoghi “protetti" qualsiasi promiscuità con persone che, a cominciare dai vestiti che indossano, non condividono i principi basilari su cui si fonda il naturismo. Strutture di tal genere, non attirerebbero nessun tipo di turismo naturista né italiano né estero e non potrebbero mai entrare a far parte del circuito di promozione e diffusione messo in atto dall’International Naturist Federation e dalla FENAIT (Federazione Naturista Italiana) per tutte le strutture naturiste riconosciute dalle stesse.

Nell’articolo 4 (Aree pubbliche destinate al naturismo), sarebbe opportuno prevedere la possibilità che alcune delle aree individuate possano anche rimanere a libera fruizione da parte dei naturisti.

Articolo 5 (Aree private destinate al naturismo), nulla da dire.

Articolo 6 (Delimitazione e segnalazione delle aree destinate al naturismo), nulla da dire.

Articolo 7 (Regolamento), nulla da dire.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

EMENDAMENTI ALLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE N.16

Art. 1 (Finalità) – Dopo le parole “turismo naturista” aggiungere “.” e sopprimere il resto del testo. Dopo il punto aggiungere “2.” e le parole “ Per ‘naturismo’ si intende l’insieme delle pratiche di vita sana e prevalentemente all’aria aperta che utilizzano il nudismo come forma di sviluppo della salute fisica e mentale attraverso il contatto diretto con l’ambiente.”

Il testo così emendato appare nel modo seguente:

Art. 1 (Finalità)
1. La Regione, nell’ambito delle proprie competenze, ai sensi dell’articolo 117, comma 4, della Costituzione, promuove le condizioni necessarie per garantire la pratica del turismo naturista.
2. Per “naturismo” si intende l’insieme delle pratiche di vita sana e prevalentemente all’aria aperta che utilizzano il nudismo come forma di sviluppo della salute fisica e mentale attraverso il contatto diretto con la natura.


Art. 2 (Competenze della Regione) – Nulla da emendare.

Art. 3 (Tipologia di strutture naturiste) – L’articolo viene soppresso nella sua interezza.


Art. 4 (Aree pubbliche destinate al naturismo) – Sostituire “Art.4” con “Art. 3”. Al comma 3 dopo le parole “o ad organizzazioni.” Sostituire “.” con “,” ed aggiungere le parole “oppure lasciate alla libera e gratuita fruizione.” “Se del caso,” riprendere il testo sino alla fine del comma 3.
Il testo così emendato appare nel modo seguente:


Art. 3 (Aree pubbliche destinate al naturismo)
1. I Comuni destinano alla pratica del naturismo spiagge lacustri o fluviali, boschi ed altri ambienti naturali di proprietà del demanio o di enti pubblici.
2. Le strutture destinate al turismo naturista nelle aree pubbliche devono essere scarsamente visibili, non inquinanti, rispettose dell'ambiente e degli eventuali vincoli esistenti.
3. La gestione delle aree pubbliche di cui al comma 1 può essere concessa a privati, ad associazioni o ad organizzazioni, oppure lasciate alla libera e gratuita fruizione. Se del caso, la concessione individua il canone dovuto dai soggetti gestori.
4. I Comuni controllano l'attività svolta ed il regolare allestimento delle strutture e in caso di esito negativo revocano la concessione.


Art. 5 (Aree private destinate al naturismo) – Sostituire “Art. 5” con “Art. 4”.
Art. 6 (Delimitazione e segnalazione delle aree destinate al naturismo) – Sostituire “Art. 6” con “Art. 5”.
Art. 7 (Regolamento) – Sostituire “Art. 7” con “Art. 6”
Avatar utente
capitan1cino
Messaggi: 2343
Iscritto il: 12/01/2012, 10:31
Località: Novara
Contatta:

Messaggio da capitan1cino » 24/07/2015, 17:58

Grazie per l'informazione.
Non sono in grado di conoscere la genesi di tali considerazioni, se siano effettivamente pervenute osservazioni dalle affilate oppure no.

Non leggere la mia critica come un attacco alla tua persona, non ne ho motivo (anzi ti stimo).

Non capisco proprio la presenza del comma 4.2 (3.2 formula emendata). E come la sua presenza non sia stata adeguatamente valutata.

A mio avviso la sua UNICA funzione e' chiaramente quella di dare l'opportunita' all'amministrazione X di cavillare e revocare o rifiutare autorizzazioni, non certo quella di tutelare ne' l'ambiente ne' i cittadini (naturisti e non). Lido di Dante docet. La stessa Capocotta non e' stata certo tutelata da tale norma, semmai dalle norme di tutela ambientale, scritte un tantino meglio (con tutti i limiti che conosciamo). Decine di anni di esperienza sul campo avrebbero dovuto far scuola.
Non mi sembra 'chiedere la luna' rimuovere un comma chiaramente origine di inutili quanto dannosi contenziosi. E' proprio nell'interesse generale. Questo un politico (in buona fede) lo capisce immediatamente. Perche' per strutture di un'area pubblica destinata al naturismo devono esistere norme partcolari, scritte in modo tanto generico? Perche' le leggi e vincoli esistenti non sono sufficienti, ma solo per una struttura in area naturista?
A mio avviso, il comma 4.2 andrebbe del tutto cassato.
Alessandro
Socio A.N.ITA.
nudomark
Messaggi: 1589
Iscritto il: 12/01/2012, 17:48
Località: Como

Messaggio da nudomark » 24/07/2015, 18:22

Ricordo che sia io che Francesco facemmo commenti in proposito e se non ricordo male inviammo la nostra proposta Lombarda.
Proposta che abbiamo poi dato in Regione Lombardia e che ci auguriamo che venga inserita nella legge sul turismo in approvazione a breve.
Il punto è che poi i politici fanno quello che vogliono...nemmeno noi sappiamo alla fine che testo sarà approvato, le modifiche possono essere suggerite ma che poi vengano accolte non è detto.
Di sicuro chi è stato interpellato inizialmente e chi ha scritto il testo non ha capito affatto le criticità...se poi vi sono stati altri colloqui con soggetti diversi non è comunque detto che possano portare a cambiamenti purtroppo.
Avatar utente
capitan1cino
Messaggi: 2343
Iscritto il: 12/01/2012, 10:31
Località: Novara
Contatta:

Messaggio da capitan1cino » 24/07/2015, 19:05

Va bene. Ma sta proprio a NOI segnalare le criticita' ... (e non mi srmbra vada proprio tutto bene, in questa e altre leggi ...). Dico solo di imparare dagli 'errori' ed evitare di armare il grilletto del solito amministratore ben pensante, che non ce l'ha coi nudisti, pero' ... un cavillo lo si trova...

Sottolineo di nuovo che non e' mia intenzione fare un processo alle intenzioni a Simona o FENAIT. Voglio solo segnalare quello che a mio avviso e' una forte criticita', nella speranza che se ci sono margini di manovra siano attuati, e che in futuro se ne tenga conto.
Alessandro
Socio A.N.ITA.
Simona Carletti
Messaggi: 6
Iscritto il: 23/07/2015, 13:02

Messaggio da Simona Carletti » 24/07/2015, 19:42

Carissimi non ho detto che non siano stati fatti commenti o critiche generiche, intendevo dire (e NON in tono polemico) che nessuno si è preso la briga di scrivere emendamenti nei tempi prescritti così come andava fatto articolo per articolo, parola per parola, virgolettando le parti da sopprimere e quelle da aggiungere. Nessuno di noi può pensare che qualcun altro faccia il "lavoro" al posto nostro prendendosi oltretutto il rischio di aver male interpretato le nostre critiche. Dico questo semplicemente perchè altri avrebbero individuato criticità diverse da quelle da me individuate e le nostre richieste forse sarebbero state più incisive. Io ad esempio ancora non riesco a capire, sarò tarda, le criticità del comma 2 dell'articolo 4.
In un testo di proposta di legge disastroso, quello cioè partorito da Assonatura, che non contepla la nudità nella definizione di naturismo e che vuole creare "strutture a vestizione opzionale".... mah
"Le strutture destinate al turismo naturista nelle aree pubbliche devono essere scarsamente visibili, non inquinanti, rispettose dell'ambiente e degli eventuali vincoli esistenti".
Questa norma, apparsa per la prima volta nel testo della proposta regionale del Lazio nel 2001 e alla quale partecipai in parte alla stesura, significa soltanto che anche in assenza di specifici vincoli nelle aree destinate al naturismo nelle aree pubbliche non si possono costruire palazzi, strade asfaltate e depositi di rifiuti radioattivi...
Comunque credo che ognuno abbia il diritto/dovere di fare di tutto per cercare vedere accolte le proprie richieste e convinzioni. Non è me che bisogna convincere della gravità del comma 2 dell'articolo 4 ma i componenti delle commissioni che esamineranno la proposta di legge.
Saluti a tutti
Avatar utente
capitan1cino
Messaggi: 2343
Iscritto il: 12/01/2012, 10:31
Località: Novara
Contatta:

Messaggio da capitan1cino » 05/08/2015, 23:28

Ciao Simona, è appunto in ciò che scrivi che non riesco a capire perché mantenere norme scritte in modo tanto 'pericoloso'. Perché mai per una zona naturista devono esistere ALTRI vincoli oltre a quelli già esistenti. Se l'obiettivo sarebbe la tutela ambientale, con dei vincoli scritti in quel modo non si raggiunge certo lo scopo. Una norma scritta in modo tanto generico permette invece all'Amministratore di turno di cavillare in mille modi per negare autorizzazioni che invece andrebbero date, schermando per di più le sue reali intenzioni di fronte all'opinione pubblica.

E' vero che per l'approvazione della legge non devo certo convincere te ... E' anche vero che discutendone come stiamo facendo ora, la prossima volta, spero, ci si penserà due volte prima di avvallare norme scritte in quel modo. Perché trattandosi di un parere espresso da FENAIT potrebbe avere impatto sulle valutazioni effettuate da chi è chiamato a scrivere e approvare le norme.

Riguardo ai tempi e modi per presentare gli emendamenti non sono in grado di dire nulla a riguardo. Dispiace che si sia dovuto fare tutto in fretta e furia ... per una proposta di legge che dorme in Regione da anni ...

A giudicare dal testo del seguente articolo, sembrerebbe che il testo in discussione stia passando senza alcun emendamento ... cosa assai preoccupante.

ItaliaOggi.it del 1 agosto 2015 - Il Piemonte si dà al turismo senza veli - Passi avanti per la legge regionale presentata da M5S e Sel
Alessandro
Socio A.N.ITA.
maxedani
Messaggi: 21
Iscritto il: 01/02/2012, 14:00

Messaggio da maxedani » 15/09/2015, 17:14

Ciao,
chiedo scusa, mi era sfuggita questa discussione e ne ho aperta un'altra sullo stesso argomento.
Saluti.
Rispondi