COMUNICAZIONE AGLI UTENTI DEL FORUM

Il forum è stato per molti anni uno strumento di partecipazione e dibattito, che ha svolto un ruolo di testimonianza, raccogliendo contributi interessanti da parte di soci e simpatizzanti. Di questo dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alle discussioni e in particolare i moderatori che negli anni hanno contributo a mantenere vivo questo luogo di incontro virtuale.

Siamo però convinti che oggi ci siano strumenti comunicativi maggiormente efficaci e che la “storica” concezione di forum debba essere superata.

Fermo restando che A.N.ITA. resta aperta agli stimoli che giungono dai soci, crediamo che questo confronto, per non essere fine a sé stesso e per poter essere costruttivo, debba essere riportato in altri ambiti di discussione, che su richiesta andremo appositamente ad organizzare.

Vogliamo trasformare il forum in un luogo di approfondimento culturale, uno strumento di crescita associativa capace di proporre stimoli e argomenti di riflessione.

Anni di storia associativa passati attraverso il forum non andranno comunque persi. Andremo a organizzare gli “scaffali della memoria associativa” dove chi lo vorrà potrà rileggere discussioni sulle tante tematiche di cui abbiamo discusso e ci siamo confrontati.

Ti invitiamo a visitare le “Piazze d’Arcadia”, il nuovo luogo di incontro del pensiero Naturista: https://www.italianaturista.it/piazze-di-arcadia

Naturismo, educazione e immagine corporea

Informazioni su cosa è il naturismo, discussioni su aspetti e problematiche inerenti la pratica naturista. Articoli, video, recensioni su libri inerenti al naturismo e alla pratica naturista.
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Alelid
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Naturismo, educazione e immagine corporea

Messaggio da Alelid » 10/12/2018, 22:48

Molti ricorderanno un articolo uscito su El Pais sull'importanza di una sana visione e pratica della nudità sin da piccoli
viewtopic.php?f=15&t=2505

Sempre in Spagna , sullo stesso tema, un articolo del 2017 pubblicato da una insegnante di educazione fisica.
http://www.tcasevilla.com/archivos/la_d ... fisica.pdf

Lo studio è stato svolto in una scuola superiore, a partire dalla considerazione che molte allieve non facevano la doccia dopo le lezioni di educazione fisica o la facevano parzialmente vestite. Chiedendo invece loro di fare la doccia insieme nude, è stato riscontrato un miglioramento dell'autostima e della propria immagine corporea, ipotizzando anche una minore insorgenza di disordini alimentari (anoressia e bulimia) legati ad una cattiva idea del proprio corpo.

La cosa interessante è che non si tratta di affermazioni provenienti da naturisti entusiasti, orientati magari a enfatizzare gli aspetti positivi del naturismo, ma di uno studio indipendente che riconosce la validità di quanto affernato dai media naturisti e da precedenti studi accademici
Alessandro e Lidia
luzypan
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Messaggio da luzypan » 11/12/2018, 11:44

Avevo letto il precedente articolo e commentato, mi pare di ricordare, alcuni aspetti conflittuali che avevano a che fare proprio con la percezione di sé nell'età adolescenziale (paure e paranoie varie).

Quest'altro articolo non l'ho ancora letto ma da quel che dici sembra che siamo sullo stesso "problema".

Peraltro ci si chiede in quale ambiente (frustrato? puritano? sessuofobo? misogino? sessista?) si convincano delle giovani donne a fare la doccia "vestite"... o a non farla!

Il mio credo è che una "persona sana" dunque senza problematiche nell'esporsi in nudità dove permesso o necessario, appunto le docce di una palestra o simili, deve evitare nella maniera più assoluta questi ambienti retrogradi altrimenti via via ne verrà contagiata...

E non vale a nulla il discorso "sovversivo" perché è improponibile a degli adolescenti "naturisti", che da soli non possono entrare in conflitto con la massa di coetanei che va nella direzione opposta cioè "nudofobica" o "sessuofobica".

"Io non sto nuda, sono mica una poco di buono!"
Sembra una frase di mezzo secolo fa...
Ma l'ho sentita dire in spiaggia l'estate scorsa!
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Andrea vi
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Messaggio da Andrea vi » 11/12/2018, 12:16

fra le tue ipotesi hai dimenticato l'ambiente paranoico e un isterismo che ha contagiato pure gli ambienti naturisti ove è stato permesso di farlo.
per esempio nel 2014 il fotografo Wyatt Neumann nel 2014 pubblicò su instagram le foto di un viaggio che aveva fatto con la figlia di due anni comprese alcune in cui lei era senza vestiti,ci furono una pioggia di commenti isterici e il suo account fu chiuso,lui a sto punto decise di fare una mostra mostrando le foto e accanto i commenti isterici chiamandola "i feel sorry for your children.the sexualization of innocence in america"

qui il video dove racconta la storia https://youtu.be/JdkLvzgfVNQ
quì il libro con le foto e i commenti

https://issuu.com/wyattneumann/docs/book_final
altri esempi di isterismo paranoico si possono trovare in rete tanto per dirne uno c'è chi considera il filmato e la foto di Kim Puhc pedopornografia….

però anche al di fuori del web se ne sentono tante del tipo genitori che offrono i figli ai pedofili facendogli fare la doccia nudi negli spogliatoi sportivi e purtroppo ho constatato che anche in posti naturisti c'è chi di fatto impone con la violenza additando i genitori che non si adeguano di irresponsabilità o peggio che i bambini restino comunque costumati,uno dei motivi per cui per le mie ferie non vado più in Croazia ma in Francia è proprio questo,mentre in Croazia hanno lasciato fare questi personaggi e vedi stagionali in un campeggio naturista con le chiappe bianche perchè il costume se lo tolgono solo per fare il bagno in Francia ho visto indicare il cancello d'uscita ad una famiglia tedesca che nonostante i regolamenti pretendeva che la figlia potesse usare il costume in piscina perchè ci sono i maniaci,avranno perso qualche cliente ma in Francia ci si può godere ancora vacanze naturiste senza patemi altrove c'è spazio per i tessili per quelli che fanno naturismo part time per quelli che sono interessati ad altro per tutti tranne che per i naturisti
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capitan1cino
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Messaggio da capitan1cino » 11/12/2018, 20:39

Tornerei all'argomento della discussione, ovvero sugli aspetti educativi della nudità comune per una corretta percezione del proprio e altrui corpo. ;)
Alessandro
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Alelid
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Messaggio da Alelid » 11/12/2018, 22:11

L'articolo si riferisce esplicitamente al disagio di coloro che non si vedono corrispondenti agli ideali di bellezza. Gli adolescenti sanno anche essere molto crudeli e abbiamo avuto tutti esperienza di qualcuno preso di mira perchè grasso/a, brutto/a, goffo/a o per qualche difetto fisico. Una delle risposte psicologiche è quella di scegliere un certo tipo di abbigliamento anche perchè gli altri (adulti, coetanei, giornali ecc) fanno pesare che certe altre cose ti stanno male, che sono inadatte ecc. Sarà capitato a tutti di vedere quegli articoli pre-estivi in cui si consigliano i costumi più adatti a tutte le corporature, sottintendendo che quelli indossati dalle più giovani e belle sono inadatti a tutte le altre.
Per molte persone il naturismo è anche un modo per liberarsi da queste imposizioni.
Quando andavo a scuola l'ora di ginnastica si risolveva in una partitella a calcetto o a pallavolo, mi sempre interessante che questa insegnante utilizzi gli argomenti del naturismo per farla diventare una vera e propria forma di educazione fisica.
Alessandro e Lidia
emmeicsics
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Messaggio da emmeicsics » 12/12/2018, 8:47

Alelid ha scritto:Quando andavo a scuola l'ora di ginnastica si risolveva in una partitella a calcetto o a pallavolo, mi sempre interessante che questa insegnante utilizzi gli argomenti del naturismo per farla diventare una vera e propria forma di educazione fisica.
Probabilmente la nudità negli spogliatoi dovrebbe essere il traguardo di un percorso di conoscenza e accettazione del proprio corpo, un corso magari non direttamente collegato a quello di educazione sessuale.
Si fa prima la teroria, si analizzano le paure degli studenti e poi si prova.

In alcune scuole elementari e medie si fanno dei corsi simili, quasi sempre legati alla sfera sessuale ed impostati per aiutare bambini e ragazzi ad imparare cosa si può fare e cosa no, cosa è lecito che gli altri facciano e cosa no. Ma l'impostazione è sempre difensiva anche perché in questo modo è più facile farla accettare ai genitori. Si parla del corpo femminile e maschile ma soprattuto in funzione della sessualità. (Sarà un caso ma mia figlia più o meno dopo aver seguito un corso di questo tipo ha deciso che la nudità anche altrui la mette a disagio. Le hanno insegnato che deve farsi rispettare e ha deciso di farlo coi naturisti!)
E molti genitori non accettano che questi argomenti vengano insegnati a scuola, pensano di saperne di più di professionisti della materia (psicologi ed educatori), boicottano queste attività che sono sempre in bilico, con la dirigenza pronta a sospenderle quando le proteste salgono sopra una soglia minima.

Purtroppo il legame nudità - sesso renderà complicatissimo introddurre qualunque forma di educazione alla nudità nelle scuole.

ciao
Massimo
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Alelid
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Messaggio da Alelid » 13/12/2018, 20:12

L'esperienza descritta nell'articolo ha previsto anche una fase di analisi delle motivazioni con questionari, la possibilità di non partecipare all'esperimento in casi particolari ecc. Non essendo un esperto dell'argomento non posso valutare la qualità della ricerca ma mi pare svolta da persone competenti.
Quello che dici sui corsi di educazione sessuale in Italia mi pare significativo. Se capisco bene, la volontà di mettere in guardia i più piccoli contro eventuali abusi, finisce per dettare regole di comportamento prima ancora che comprendano appieno i valori dell'affettività, della sessualità e del proprio corpo e finisce per rafforzare, con i crismi della scientificità, la tradizionale uguaglianza nudità=sesso, un'idea negativa del sesso in sé, l'impossibilità di sfuggire a questi schemi con una visione naturale della nudità.
Prima di tirare in ballo la mentalità italiana, la chiesa ecc, è bene notare che l'esperienza descritta nell'articolo e anche il precedente articolo su El Pais, si riferiscono ugualmente a un paese di cultura latina e per molti versi (non quello del naturismo) di mentalità ancor più tradizionalista.
Alessandro e Lidia
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sergino
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Messaggio da sergino » 13/12/2018, 21:00

Il paese Iberico è alquanto complesso e non lo si può paragonare alla nostra penisola ne per il fatto d'essere un paese latino, ne per essere cattolico.
A grandi linee lo si potrebbe definire un paese fortemente diviso in due, una frattura che la dittatura franchista ha cercato di appianare per quarant'anni con la violenza e l'ignoranza della forza bruta. Inutilmente!
La Spagna rimane divisa in due un forte conservatorismo (che trova nella chiesa cattolica un secolare appoggio) ed un forte antagonismo sociale e culturale che si fa sentire che ha una vita ed un'espressione propria, talvolta prevale l'uno sull'altro, ma la frattura rimane e talvolta le due anime vivono di vita propria...
Per tornare a quanto affermi ,"Aleid", ogni nostra analisi deve partire da questo punto...
Sergio
Direttivo A.N.ITA.
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