COMUNICAZIONE AGLI UTENTI DEL FORUM

Il forum è stato per molti anni uno strumento di partecipazione e dibattito, che ha svolto un ruolo di testimonianza, raccogliendo contributi interessanti da parte di soci e simpatizzanti. Di questo dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alle discussioni e in particolare i moderatori che negli anni hanno contributo a mantenere vivo questo luogo di incontro virtuale.

Siamo però convinti che oggi ci siano strumenti comunicativi maggiormente efficaci e che la “storica” concezione di forum debba essere superata.

Fermo restando che A.N.ITA. resta aperta agli stimoli che giungono dai soci, crediamo che questo confronto, per non essere fine a sé stesso e per poter essere costruttivo, debba essere riportato in altri ambiti di discussione, che su richiesta andremo appositamente ad organizzare.

Vogliamo trasformare il forum in un luogo di approfondimento culturale, uno strumento di crescita associativa capace di proporre stimoli e argomenti di riflessione.

Anni di storia associativa passati attraverso il forum non andranno comunque persi. Andremo a organizzare gli “scaffali della memoria associativa” dove chi lo vorrà potrà rileggere discussioni sulle tante tematiche di cui abbiamo discusso e ci siamo confrontati.

Ti invitiamo a visitare le “Piazze d’Arcadia”, il nuovo luogo di incontro del pensiero Naturista: https://www.italianaturista.it/piazze-di-arcadia

Sex & Revolution

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Alelid
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Sex & Revolution

Messaggio da Alelid » 26/04/2018, 20:45

Mi rendo conto che sto alzando la palla a luzypan, ma segnalo un articolo assolutamente off topic ma molto interessante di Michele Smargiassi su una mostra sulla rivoluzione sessuale negli anni sessanta e settanta
http://smargiassi-michele.blogautore.re ... ef=RHPF-WB

Un estratto
"La rivoluzione sessuale degli anni Sessanta ha cambiato la mentalità, e sarebbe sciocco dire che siamo tornati a com’era prima. Ma la controffensiva del pudore ha difeso il suo Piave di sempre, che è lo scandalo dell’occhio. Il panico atavico e sciamanico dello sguardo diabolico, che si appropria del corpo.
Non siamo, s’intende, tornati al bacchettonismo e alla censura pura e semplice. Nudi e sesso sono ovunque, dalla pubblicità ai serial televisivi. Il mercato ha scoperto la potenza del sesso e non ci rinuncerebbe volentieri.
È bastato stendere di nuovo un cordone sanitario, un framing tutto concettuale attorno alle immagini che mostrano il corpo umano esplicitamente sessuato.
Un cordone sanitario ipocrita, fatto di avvisi allarmistici e di teloni-mutanda davanti all’ingresso di certe salette di museo dove si espongono opere che “possono turbare la sensibilità di alcuni”, di avvisi prima dei film in tivù, e di sovra copertine come quella di cui vi ho appena parlato.
Un cordone sanitario ovviamente fasullo, voyeur, che concede facendo finta di mettere in guardia; che identifica lo scandalo nel corpo esposto, lasciando che la sessualità allusiva impregni tutto il resto."

Mi pare molto interessante, non solo in riferimento alla situazione italiana, vedasi la richiesta di rimuovere i nudi da certi musei inglesi. Se anche il nudo "esplicitamente sessuato", facilmente comprensibile a tutti, ha ridotto i suoi spazi, come dovrà rinnovarsi quello naturista così facilmente frainteso?
Alessandro e Lidia
luzypan
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Messaggio da luzypan » 27/04/2018, 0:21

A me piace alzare il volume, non la palla...

Ad ogni modo quando avevo 14anni era del tutto normale fare il bagno nudi nel fiume. Poi non so cosa vi è preso...
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paolobolsena
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Messaggio da paolobolsena » 27/04/2018, 11:03

Lo stimolo è molto intrigante, così di primo acchito la perimetrazione sistematica del nudo credo serva i portafogli e le ventralità non solo dei portatori dei comportamenti patologici ma anche dei loro coltivatori, e il voyeurismo ne è probabilmente l'apice.

Il nudo innocente, il nudo che è nudo e basta, ha in sé una carica antierotica che non solo è di immediata comprensione nell'atto di sperimentarlo ma è sacrilego in quanto antimercato; al contrario dell'erotismo, del vedononvedo, del tanghino leopardato, il nudo senza implicazioni sessuali non solo non vende ma è un pericoloso anticorpo contro la patologia voyeuristica che riempie le carriere degli art director del - cough cough - mondo libero.

Difficile creare un parallelismo senza cadere in generalizzazioni terrificanti, ma volendolo fare comununque... se un tempo la cosiddetta rivoluzione sessuale ha consentito di girare - e in certi casi aggirare - la boa del formalismo perbenista, oggi lo scandalo è il nudo privo di finalità di mercato, tanto che siamo costretti a rivendicare il diritto al naturismo esponendo le opportunità commerciali che potrebbe portare.

Viviamo in una contemporaneità utilitaristica, l'utilità un tempo misurata dal denaro è oggi misurata dalle aspettative di profitto (la finanza è ormai un ordito inestricabile del pensiero contemporaneo e si nutre di studi come quello secondo cui lo shopping fa bene), e il nudo è un vuoto a rendere che nessuno vuole e nessuno sa come riciclare. Volendo però essere ottimisti, potremmo dire che dietro la sua non-vendibilità, il nudo del naturista nudista assume un potenziale rivoluzionario, perché rivendica l'assoluto umano (siamo fatti così) in una modernità che rifugge assolutamente la dimensione umana (per esserci devi adeguarti).

E' per questo che, e lo dico anche io che nel mio piccolo mi sono battuto per le stesse ragioni da decenni, continuare a parlare di spiaggie è talmente riduttivo che potrebbe spingerci a dimenticare cosa sia in gioco quando insistiamo a non coprire il nostro corpo.
luzypan
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Messaggio da luzypan » 02/05/2018, 1:10

il nudo può essere erotico ma non per questo diventa disprezzabile in ambito naturista

ho la netta impressione che si continui a confondere Eros con la pratica erotica in ambito naturista (in parole povere bellezza e sensualità con sesso in spiaggia).
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Messaggio da sergino » 02/05/2018, 21:53

Delle riflessioni interessanti a cui io difficilmente riuscirei a dar risposta se non banalizzando. Dove c'è mercato e possibilità di speculazione e guadagno tutto è attualmente possibile. Teoricamente anche il mercato del turismo naturista dovrebbe essere sdoganato, ma probabilmente in Italia prevale la concezione che il mercato turistico sia per certi versi saturo e comunque in costante aumento, per cui inutile andare ad investire in mercati di nicchia... che per una diffusa ignoranza potrebbero anche attirare problemi!
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Messaggio da Alelid » 04/05/2018, 11:07

Un altro articolo interessante sul tema scritto dal regista e sceneggiatore Davide Ferrario
http://www.doppiozero.com/materiali/sex ... pi-ribelli

Su diverse cose non la vedo allo stesso modo, però ho anche io in mente qualche estate, verso la fine degli anni '70, in cui girando per l'Italia bastava allontanarsi cento metri dalle spiagge urbane per trovare qualcuno nudo e sembrava che di lì a poco sarebbe diventata la regola ovunque.
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Messaggio da paolobolsena » 05/05/2018, 7:27

E' un articolo molto interessante, persino brutale e sincero, che ci permette di vedere più da vicino l'assonanza storica nella cultura contemporanea tra sesso e nudo e il perché oggi sia improbabile affermare la nudità senza la componente sessuale. In un certo senso ci fa vedere quanto alta sia la montagna, e ripida, per noi che apprezziamo lo stato naturale e tentiamo di affermarlo al di là del sesso.
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Messaggio da luzypan » 10/05/2018, 9:49

Mi si diceva che ero fissato con la questione sessuale e spiagge naturiste. Ma vedo che anche alcuni di voi non scherzano... 8-)

Deduco allora che la questione è sempre sottotraccia e alla fine diventa una minaccia latente del quieto vivere naturista.

Gli anni settanta furono un periodo di assimilazione di libertà che non abbiamo del tutto assimilato perché politicamente e religiosamente il nostro paese è stato impermeabile ad una vera e propria rivoluzione dei costumi sessuali (topic).

Abbiamo avuto il divorzio e il topless per dire, ma il secondo, a detta di molti, sembra interessare meno le donne di oggi rispetto a quelle di allora. Qui ci vorrebbero indagini statistiche. Una donna che cammina in topless in spiaggia è sempre oggetto di grandi sguardi di compiacimento per il suo coraggio e la sua bellezza (e se non è una top model raddoppia il coraggio!). Ma, aggiungo, si sono persi del tutto gli sguardi di disprezzo puritano (scandalo) che le donne degli anni sessanta e settanta hanno dovuto combattere.

Vedi dunque che capisco quello che dici (Paolo)...
Se siamo belli ci sentiamo più coraggiosi nell'esporci nudi?
C'è chi dice sì perché la nostra è una società esibizionistica/sessuale.

Io dico che se ci si sente a proprio agio con sé stessi si risulta belli agli occhi degli altri. Perché la libertà interiore è il primo passo verso una bellezza totalizzante nel vivere. La fisicità del corpo umano andrebbe peraltro tenuta sottocontrollo perché naturismo significa anche questo.
luzypan
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Messaggio da luzypan » 10/05/2018, 10:14

Alelid ha scritto:Un altro articolo interessante sul tema scritto dal regista e sceneggiatore Davide Ferrario
http://www.doppiozero.com/materiali/sex ... pi-ribelli

Su diverse cose non la vedo allo stesso modo, però ho anche io in mente qualche estate, verso la fine degli anni '70, in cui girando per l'Italia bastava allontanarsi cento metri dalle spiagge urbane per trovare qualcuno nudo e sembrava che di lì a poco sarebbe diventata la regola ovunque.

Io invece non apprezzo molto l'articolo perché ha qul taglio polemico sulla libertà (nudista o meno che sia) di apparire per quello che si è e per il diritto che abbia o di essere noi stessi, nudi, vestiti, con tatuaggio o collana, piercing e quant'altro di erotico infilato dove meglio crediamo.

Se nei settanta le spiagge eravo invase da nudisti accadeva perché da un lato era una moda ma dall'altro la moda intercettava un bisogno di liberazione collettiva. E sia chiaro che la moda è questo altrimenti come farebbe a diventare un modo per far soldi? Il jeans e la minigonna furono una moda ma erano abiti comodi e liberi e tali sono rimasti.

Il jeans di oggi è superelaborato, imperlinato, decorato, stacciato, aderente, a zampa di elefante, sfilacciato... Abbiamo tutto lo spettro della moda dalle origini a cui attingere... ma il jeans rimane un pantalone comodo col quale vai dove ti pare e ti siedi dove ti pare...

Il nudo io lo vivo alla stessa maniera. Oggi la nudità è molto più elaborata e dunque può essere, come il jeans, espressione di libertà interiore ma anche di rappresentazione della nostra identità.

Non posso stare nudo/nuda depilato, depilata, inbraccialettata, con quel che mi pare in testa o nei piedi perché questa "tenuta" non si confà al naturismo serio?

A quando una multa per un tacco dodici in spiaggia?
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Dingopino
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Messaggio da Dingopino » 10/05/2018, 14:25

dobbiamo essere consapevoli anche del fatto che noi abbiamo una visione un po distorta visto che siamo comunque una minoranza. Oggi giorno per la gente comune e uguale se si e solo nudo in spiaggia o si pensa o si fa anche sesso. Io la vedo nella nostra spiaggia li la maggior parte della gente si prende il solo ma ce anche chi nelle dune fa il sesso ( e vietato andare nelle dune anche solo per guardare fiori) ma per le gente che passa, e la gente che passa di li e consapevoli in gran parte, ci vede e non ci vede, praticamente la maggior parte della gente che passa non ci osserva ma guarda il panorama. Ma sono sicuro se si intervistasse queste persone non noterei una grande differenza fra naturisti e gente che viene in spiaggia per cercare un partner per fare sesso. ( sempre e comunque appartato)
Io la vedo molto difficile di farsi accettare come persone nude che prendano il sole finché neanche noi accettiamo uno/a che cerca sesso in spiaggia. Certo rotolarsi sulla battima non è il tema. Vale anche per noi nudi che si rispetta un po la zona dove passa la gente
Nudo e semplicemente bello.
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