COMUNICAZIONE AGLI UTENTI DEL FORUM

Il forum è stato per molti anni uno strumento di partecipazione e dibattito, che ha svolto un ruolo di testimonianza, raccogliendo contributi interessanti da parte di soci e simpatizzanti. Di questo dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alle discussioni e in particolare i moderatori che negli anni hanno contributo a mantenere vivo questo luogo di incontro virtuale.

Siamo però convinti che oggi ci siano strumenti comunicativi maggiormente efficaci e che la “storica” concezione di forum debba essere superata.

Fermo restando che A.N.ITA. resta aperta agli stimoli che giungono dai soci, crediamo che questo confronto, per non essere fine a sé stesso e per poter essere costruttivo, debba essere riportato in altri ambiti di discussione, che su richiesta andremo appositamente ad organizzare.

Vogliamo trasformare il forum in un luogo di approfondimento culturale, uno strumento di crescita associativa capace di proporre stimoli e argomenti di riflessione.

Anni di storia associativa passati attraverso il forum non andranno comunque persi. Andremo a organizzare gli “scaffali della memoria associativa” dove chi lo vorrà potrà rileggere discussioni sulle tante tematiche di cui abbiamo discusso e ci siamo confrontati.

Ti invitiamo a visitare le “Piazze d’Arcadia”, il nuovo luogo di incontro del pensiero Naturista: https://www.italianaturista.it/piazze-di-arcadia

Prima spiaggia nudista in Irlanda

Informazioni su cosa è il naturismo, discussioni su aspetti e problematiche inerenti la pratica naturista. Articoli, video, recensioni su libri inerenti al naturismo e alla pratica naturista.
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giampi
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Messaggio da giampi » 03/05/2018, 8:42

Ho trovato questa discussione molto interessante e ricca di documenti che ritengo possano essere riproposti ed elaborati in ambito nazionale.
Giustamente Sergino ricorda il mancato convegno parlamentare per voglia di protagonismo di qualcuno, ma io aggiungerei anche un altro problema legato più in generale al Movimento Naturista.
Nonostante il Naturismo venga praticato anche in Italia da moltissime persone, manca in troppi la consapevolezza che dietro l'acquisizione di un diritto c'è il lavoro di chi negli anni, oltre a praticare il Naturismo, ha fatto contro le sanzioni, è andato a parlare con Sindaci, scritto lettere, organizzato eventi.
Io sono convinto che molti nudisti che incontriamo sulle nostre spiagge non sanno nemmeno che esistono associazioni Naturiste. Molto spesso poi le nostre associazioni sono una compagnia di amici. Va benissimo anche questo, ma è difficile ottenere risultati in questo modo.
Nonostante il Movimento Naturista in Italia esista da più di 50 anni, c'è ancora bisogno di molto lavoro: far crescere il Movimento sia in visibilità che numericamente, creare alleanze con i portatori di interesse (ad esempio gli oepartori turistici), lavorare nel dialogo istituzionale (parlamento, regioni, comuni e altri enti territoriali).
Il tutto però parte dal primo punto che ho citato: dobbiamo tutti insieme far crescere il nostro Movimento. Diamoci tutti quanti da fare, le porte di A.N.ITA. sono spalancate al dialogo e dentro si trova un mondo accogliente.
giampi
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paolobolsena
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Messaggio da paolobolsena » 03/05/2018, 9:21

Non conoscevo questa novità legislativa in Irlanda, mi sembra un decisivo passo di civiltà.
Per noi è naturalmente una chimera, ma la terrei tra le armi da usare se e quando in futuro in questo paese si potrà tornare a parlare di diritti, diciamo che tira un'aria del tutto sfavorevole, con in più come diceva Andrea la caratteristica italiota di battersi - più che per i propri diritti - contro quelli che altri chiedono.
luzypan
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Messaggio da luzypan » 03/05/2018, 11:10

giampi ha scritto: Io sono convinto che molti nudisti che incontriamo sulle nostre spiagge non sanno nemmeno che esistono associazioni Naturiste. Molto spesso poi le nostre associazioni sono una compagnia di amici. Va benissimo anche questo, ma è difficile ottenere risultati in questo modo.
giampi


Io invece penso che la maggior parte dei naturisti o nudisti da spiaggia libera sappiano che esistono delle associazioni naturiste ma non sono interessati a farne parte.

Non mi nascondo dietro a un dito. Io sono uno di questi. E il motivo è una certa rigidità di concezione generale della filosofia naturista che le associazioni propongono attraverso il loro operato. Ad oggi c'è solo una cosa che approvo al 100% ed è la difesa dei malcapitati che possono venire multati per nudità naturista in situazioni che spesso rimangono misteriose...
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giampi
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Messaggio da giampi » 03/05/2018, 13:05

Questo è il tuo pensiero, che non condivido in nessuno dei due punti, ma rispetto.
Non mi dilungo, anche perchè credo che la crescita del movimento passi attraverso la molteplicità e la ricchezza delle espressioni e non nel controbattere punto a punto il pensiero altrui rimarcando la propria diversità o distanza. A questo siamo abituati dalla politica spettacolo. Fortunatamente i nostri soci, centinaia, credono in quello che stiamo facendo e ci sostengono.
giampi
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Alelid
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Messaggio da Alelid » 03/05/2018, 15:28

Anche se ad oggi è difficile prevedere se ci potranno essere sviluppi legislativi, la parte interessante di questa esperienza irlandese è che indica un percorso molto diverso da quello finora tentato in Italia e più vicino a risolvere il problema aperto con la "depenalizzazione".
Finora tutti i tentativi sono stati rivolti a una "legge sul naturismo".
Questo comportava che più o meno tutte le proposte di legge avessero una prima sezione sulle strutture ed una sulle spiagge naturiste.
La prima parte mi è sempre parsa inutile: già attualmente la nudità in una struttura privata è soggetta solo ad una regolamentazione interna. Esistono strutture naturiste (e nulla vieta di aprirne di nuove) così come esistono saune, privè, locali di spogliarelli in cui c'è gente nuda per i motivi più diversi senza che nessuno contesti per questo un reato.
Quindi i vari disegni di legge e le leggi regionali approvate, imponendo recinzioni ecc, limiterebbero una libertà già esistente.
Riguardo le spiagge, la linea finora seguita passava attraverso l'auspicio del rilascio di autorizzazioni da parte delle amministrazioni locali. Ovviamente questo subordinava la possibilità di ottenere spazi naturisti alle scelte e convenienze politiche, con il rischio ad esempio che una nuova amministrazione ritirasse l'autorizzazione rilasciata dalla precedente.
La linea irlandese (che poi ricalca quella inglese e non è lontana da quella spagnola) non riguarda il naturismo ma precisa e reprime il reato chi usa la nudità per molestare gli altri.
In Italia il naturismo in luoghi non autorizzati è punito affermando che si tratta di "atti contrari alla pubblica decenza".
Basta cercare "art 726 giurisprudenza" su google per vedere che si tratta di un calderone che comprende il turpiloquio o orinare in pubblico ma che ormai è applicato prevalentemente contro i naturisti.
Esattamente come dicono gli amici irlandesi, anche in Italia la nudità in genere non è un reato, se così non fosse sarebbe punita la nudità a teatro, al cinema, in fotografia, tutti casi che non scandalizzano più nessuno e in cui l'art. 726 non è usato da decenni.
Quindi, se invece di puntare a una "legge sul naturismo" mirassimo invece a qualcosa (circolare, sentenza, fate voi) che precisa che GIA' ORA la nudità è reato solo quando è usata per molestare, saremmo a posto. Non sarebbe una legge "permissiva", anzi, darebbe maggior forza per repirimere l'"esibizionista con l'impermeabile" o quegli omarini talvolta presenti sulle "nostre" spiagge perchè molestano qualcuno, non perchè agiscono contro una generica morale collettiva.
Potremmo eventualmente cautelarci come i naturisti irlandesi segnalando la nostra presenza (anche in modo temporaneo) per evitare che l'"effetto sorpresa" possa essere usato da qualcuno per sostenere di aver subito una molestia. Lo stesso potrebbe fare una struttura naturista prossima al mare segnalando semplicemente la possibile presenza di naturisti su una spiaggia che rimarrebbe comunque aperta a tutti.
In ogni modo non sarebbero necessarie autorizzazioni, recinzioni, distanze, non visibilità dalla strada e tutto quell'armamentario di regole che ostacolano il naturismo invece di facilitarlo.
Alessandro e Lidia
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giampi
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Messaggio da giampi » 03/05/2018, 18:32

Grazie Alessandro, hai centrato in pieno il discorso.Non ritorno sul discorso Movimento Naturista, che resta comunque elemento essenziale per fare pressione. Bisogna lavorare su due fronti. Da un lato rivedere i contenuti dell'art.726, dall'altro stabilire semplicemente che basta segnalare che quel tratto di spiaggia è una spiaggia Naturista. E' quello che ad esempio sta scritta nella legge sul turismo di Regione Lombardia dell'ottobre 2015. Un solo comma, dove viene riconosciuta la pratica Naturista e viene richiesto che le areee siano segnalate. Tre righe, facili da scrivere. Più difficile convincere di scriverle, tanto più se si ignorta o si rifiuta l'idea di Movimento Naturista.
Noi stiamo lavorando per questo
giampi
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Alelid
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Messaggio da Alelid » 04/05/2018, 11:22

Giampietro, scusa ma non sono d'accordo sulla Legge regionale lombarda.
Se si afferma che la legge "riconosce" il naturismo "purché praticato in aree, spazi e infrastrutture appositamente destinati, delimitati e segnalati con appositi cartelli o con altri efficaci mezzi di segnalazione" si rientra in pieno in quel regime autorizzativo rispetto alla quale lo spirito della legge irlandese è molto oltre. Capisco semmai lo sforzo con cui è stato raggiunto almeno questo e che nell'attuale enunciazione dell'art. 726 sia già un risultato non disprezzabile.
Alessandro e Lidia
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Andrea vi
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Messaggio da Andrea vi » 04/05/2018, 11:52

direi che più che la legge lombarda è la legge abruzzese che è da considerare una conquista ,visto che è l'unica che definisce praticare il naturismo un diritto costituzionale sulla base dell'art 3 della Costituzione e non permette ma obbliga i comuni a dare spazi a chi li richieda
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