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L'erba del vicino

Inviato: 04/01/2018, 14:44
da Alelid
Spesso ci ripetiamo che il naturismo è poco diffuso in Italia per motivi culturali di vario genere. Confrontandomi con naturisti di altri paesi ho notato che l'idea che altrove il naturismo sia più accettato che nel proprio paese è invece diffusa dappertutto anche se questo viene imputato a motivi diversi. Se noi vediamo in questo un retaggio cattolico, nei paesi protestanti lo addebitano a quello puritano, nei paesi freddi ritengono che i popoli mediterranei abbiamo più abitudine a frequentare spiagge, i mediterranei al contrario sono convinti che la tradizione della sauna abbia favorito la pratica della nudità in comune nei paesi nordici, gli americani credono che la consuetudine del nudo nell'arte renda gli europei più inclini al naturismo ecc. Di fatto non ho mai trovato nessuno completamente soddisfatto dell'atteggiamento dei propri concittadini nei confronti del naturismo.
Una curiosa conferma arriva dal bollettino IFN Focus di dicembre. Ci sono due articoli sul naturismo in paesi di grande tradizione naturista. Quello sulla Germania riporta che l'industria del sesso si sta impadronendo del termine naturismo tanto che diventa più difficile mostrarlo correttamente in una luce positiva. In quello sull'Olanda, un attore naturista olandese che personalmente non conosco fa da testimonial alla rivista della federazione Olandese osservando che anche lì ci sono ancora molti pregiudizi.
A.

Re: L'erba del vicino

Inviato: 04/01/2018, 17:23
da fureant
bè..noi abitando a 2 passi dalla Francia abbiamo notato però che è molto più facile fare nudismo in Francia..ogni spiaggia ha praticamente la sua parte naturista e ci sono un mucchio di camping..però è anche vero che i francesi da anni abituati a vedere person nude si sono spinti più in là eheheh forse non gli bastava più e hanno voluto aggiungere un pò di pepe..:)

Re: L'erba del vicino

Inviato: 04/01/2018, 17:50
da capitan1cino
Che ovunque ci siano ampi spazi di miglioramento e problematiche da affrontare mi sembra vero. Positivo dunque il confronto, cercando spunti e soluzioni. Anche in Germania i naturisti seppur numerosi sono una minoranza e in quanto tale non sempre rispettata e ben percepita.

Re: L'erba del vicino

Inviato: 06/01/2018, 13:18
da luzypan
Diciamo però che una francese o una spagnola che guardino all'Italia come a un paese più libero (nudità naturista) sa tanto di paradosso; d'altro canto, noi italiani guardiamo alla vicina Francia come a un paese dove puoi metterti nudo, in spiaggia, con tua moglie, senza essere importunato: così ci dicono quasi tutti coloro che hanno fatto vacanze nudiste/naturiste in Francia/Corsica; infine abbiamo ulteriore prova che le problematiche del naturismo finiscano sempre per scontrarsi con quelle della sessualità, anche all'estero, persino nella patria del naturismo storico...

« Una curiosa conferma arriva dal bollettino IFN Focus di dicembre. Ci sono due articoli sul naturismo in paesi di grande tradizione naturista. Quello sulla Germania riporta che l'industria del sesso si sta impadronendo del termine naturismo tanto che diventa più difficile mostrarlo correttamente in una luce positiva. »

Re: L'erba del vicino

Inviato: 07/01/2018, 21:10
da sergino
Alelid ha scritto:Spesso ci ripetiamo che il naturismo è poco diffuso in Italia per motivi culturali di vario genere. Confrontandomi con naturisti di altri paesi ho notato che l'idea che altrove il naturismo sia più accettato che nel proprio paese è invece diffusa dappertutto anche se questo viene imputato a motivi diversi. Se noi vediamo in questo un retaggio cattolico, nei paesi protestanti lo addebitano a quello puritano, nei paesi freddi ritengono che i popoli mediterranei abbiamo più abitudine a frequentare spiagge, i mediterranei al contrario sono convinti che la tradizione della sauna abbia favorito la pratica della nudità in comune nei paesi nordici, gli americani credono che la consuetudine del nudo nell'arte renda gli europei più inclini al naturismo ecc. Di fatto non ho mai trovato nessuno completamente soddisfatto dell'atteggiamento dei propri concittadini nei confronti del naturismo.
Una curiosa conferma arriva dal bollettino IFN Focus di dicembre. Ci sono due articoli sul naturismo in paesi di grande tradizione naturista. Quello sulla Germania riporta che l'industria del sesso si sta impadronendo del termine naturismo tanto che diventa più difficile mostrarlo correttamente in una luce positiva. In quello sull'Olanda, un attore naturista olandese che personalmente non conosco fa da testimonial alla rivista della federazione Olandese osservando che anche lì ci sono ancora molti pregiudizi.
A.
Come sempre interessanti e puntuali le proposte di Alelid.
Il nudo è purtroppo un tabù e, seppur vero che lo è anche nei paesi che noi riteniamo su questo punto più avanzati, qui da noi in Italia, non si può negare che lo sia ancor di più.
Anche in Italia ci troviamo comunque con gli stessi problemi che sono presenti in Germania tanto che la mentalità comune già associa il nudo come un passo verso la disponibilità sessuale, e l'industria del sesso si sta adeguando a grandi passi a quella teutonica...

Re: L'erba del vicino

Inviato: 07/01/2018, 21:55
da giampi
Io però non confonderei la comunicazione pruriginosa virtuale con la realtà. Certo, fa più notizia i 100 mt. di spiaggia a luci rosse di Cap d'Agde che il chilometro e mezzo di spiaggia Naturista. La souluzione, o meglio la strada che dobbiamo seguire è quella di far diventare normale il Naturismo. Questo potrà avvenire se riusciremo a uscire dalle gabbie, fisiche e mentali, che ci hanno rinchiuso per anni. Come A.N.ITA. ci stiamo provando, proponendo occasioni di incontro, ma soprattutto dialogando e comunicando. Non è un lavoro facile, ma sicuramente ci appassiona. Proveremo, con la passione che ci accomuna, a provare a recuperare il tempo perduto. Qualcosa si sta muovendo. Negli ultimi mesi abbiamo incontrato alcuni Sindaci o loro delegati, altri li incontreremo prossimamente. Poi toccherà a noi riempire, se otteremo i risultati auspicati, quelle spiaggie, non solo con i nostri corpi nudi, ma con i nostri contenuti Naturisti. Io sono convinto che i luoghi comuni si abbattono con la coerenza dei nostri comportamenti, il resto sono chiacchiere da bar.
ciao
giampi

Re: L'erba del vicino

Inviato: 10/01/2018, 13:41
da luzypan
giampi ha scritto:Io però non confonderei la comunicazione pruriginosa virtuale con la realtà. Certo, fa più notizia i 100 mt. di spiaggia a luci rosse di Cap d'Agde che il chilometro e mezzo di spiaggia Naturista. La souluzione, o meglio la strada che dobbiamo seguire è quella di far diventare normale il Naturismo.
giampi

Non capisco bene cosa si intenda per "far diventare normale il Naturismo".

Quanto alla comunicazione "pruriginosa" è evidente che una località come quella che citi fondi ormai la propria fortuna economica sull'attrazione sex-esibizionistica e sulla libertà sessuale della nota porzione di spiaggia dove la trasgressione è accettata (pardon, tollerata forse è più corretto) da tutta la comunità del villaggio.

Re: L'erba del vicino

Inviato: 10/01/2018, 15:57
da nudomark
Non è vero che Cap sia basata sull'attrazione sesso.
Infatti ad agosto su 30.000 presenti x la spiaggia al massimo si arriva al 10%.
E durante gli altri mesi la percentuale è ancora più bassa. In campeggio su 2900! piazzole assicuro che di coppie libertine se ne contano davvero poche.

Re: L'erba del vicino

Inviato: 10/01/2018, 20:36
da giampi
Quello che dice Marco è assolutamente vero. E' la comunicazione che cambia la visione.
Far diventare normale il Naturismo, ad esempio, è quello di firmare un post con nome e cognome oppure dire a un collega di lavoro che la scorsa estate sono stato di qui e di là in un villaggio o su una spiaggia Naturista.
giampi

Re: L'erba del vicino

Inviato: 11/01/2018, 13:49
da luzypan
Fortuna economica è un concetto che ha a che vedere con forme di attrazione.

In quel luogo si respira un'aria di libertà. Questo gioca un fattore importante per l'accoglienza turistica anche se poi il soggetto che arriva al villaggio naturista più noto d'Europa non è interessato a vivere la trasgresione sessuale, là consentita in luoghi e siti normalmente frequentati da gente interessata a questo aspetto libertino.

Considerare le pratiche sessuali all'aria aperta una deriva del naturismo, una deriva lecita e accettabile, trasforma qualunque luogo naturista in una specie di "paese dei campanelli" in cui sai che se vuoi puoi.

Mettiamo il veto a questa libertà e poi vediamo come andranno gli affari a CdA.