COMUNICAZIONE AGLI UTENTI DEL FORUM

Il forum è stato per molti anni uno strumento di partecipazione e dibattito, che ha svolto un ruolo di testimonianza, raccogliendo contributi interessanti da parte di soci e simpatizzanti. Di questo dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alle discussioni e in particolare i moderatori che negli anni hanno contributo a mantenere vivo questo luogo di incontro virtuale.

Siamo però convinti che oggi ci siano strumenti comunicativi maggiormente efficaci e che la “storica” concezione di forum debba essere superata.

Fermo restando che A.N.ITA. resta aperta agli stimoli che giungono dai soci, crediamo che questo confronto, per non essere fine a sé stesso e per poter essere costruttivo, debba essere riportato in altri ambiti di discussione, che su richiesta andremo appositamente ad organizzare.

Vogliamo trasformare il forum in un luogo di approfondimento culturale, uno strumento di crescita associativa capace di proporre stimoli e argomenti di riflessione.

Anni di storia associativa passati attraverso il forum non andranno comunque persi. Andremo a organizzare gli “scaffali della memoria associativa” dove chi lo vorrà potrà rileggere discussioni sulle tante tematiche di cui abbiamo discusso e ci siamo confrontati.

Ti invitiamo a visitare le “Piazze d’Arcadia”, il nuovo luogo di incontro del pensiero Naturista: https://www.italianaturista.it/piazze-di-arcadia

Naturismo e sexting

Informazioni su cosa è il naturismo, discussioni su aspetti e problematiche inerenti la pratica naturista. Articoli, video, recensioni su libri inerenti al naturismo e alla pratica naturista.
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Alelid
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Naturismo e sexting

Messaggio da Alelid » 10/11/2017, 14:49

Avrete sentito dire dai media del caso delle ragazzine che si scambiavano foto (quello che chiamano sexting) e avrete sentito le reazioni che ci sono state. Commentatori/giornalisti/social ecc hanno concordato che mostrarsi nude era gravissimo. Che le conseguenze sarebbero cadute loro addosso per tutta la vita. Che chissà cosa sarebbe successo quando quelle foto le avessero viste i loro futuri mariti/figli/colleghi. Che se la andavano a cercare. Che se non facevano come quelle che hanno detto tutto ai genitori/insegnanti mostrando contrizione e pentimento erano ormai donne perdute.
Ora mi chiedo: ma genitori/insegnanti/giornalisti non sono della stessa generazione che qualche anno fa ha inventato il topless? Quali conseguenze disastrose ne sono scaturite? Non c'è tra loro anche qualche naturista (ma va bene anche nudista/frequentatore di sauna/quel che volete) che dica che essere nudi non dovrebbe suscitare più tanta agitazione?
Semmai c'è un'altro aspetto. E'evidente che il modello di quelle ragazzine sono i selfie delle star del web ecc. Certamente manca loro la capacità di distinguere che le influencer a cui di ispirano sono molto meno spontanee di loro e amministrano sapientemente la loro immagine per massimizzare i profitti. Del resto, anche le le loro mamme e nonne non si toglievano in qualche caso il reggiseno perchè lo vedevano fare alle star dei loro tempi sui rotocalchi?
Inoltre, come è noto, ispirarsi a certi modelli (in questo caso bisogna dire modelle) genera frustrazioni, senso di inadeguatezza. Alcune si saranno sentite gratificate, altre avranno putroppo interiorizzato il messaggio che è meglio nascondersi e questi si che è un trauma che può avere conseguenze durature. Sappiamo che la pratica naturista, stare nudi insieme agli altri è invece molto efficace per rendersi conto della normalità e varietà dei nostri corpi e che può essere una vera terapia. Anche per questo occorre più naturismo, non credete?
Alessandro e Lidia
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giampi
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Messaggio da giampi » 10/11/2017, 19:34

Molto interessante lo stimolo che ci dai per avviare una riflessione sul tema.
In effetti siamo dinanzi a una doppia contraddizione dei nostri tempi. Da una parte la visione del corpo come oggetto di attrazione, dall'altra la visione del corpo come strumento di peccato.
Mi è capitato nei giorni scorsi, mentre facevo zapping, di incrociare un programma dove un uomo e una donna dovevano attraversare una foresta completamente nudi. Al di là della spettacolarizzazione della lotta per la sopravvivenza, la cosa poteva anche essere interessante. Mettersi alla prova per una settimana (non so in realtà quanto deve durare l'avventura) con il proprio corpo, le proprie paure, in un ambiente oggi estraneo al nostro genere, poteva raccontarci qualcosa, forse, di interessante. Non ho capito (eufenismo) perchè il seno della donna e i genitali dell'uomo erano sfocati. Cosa centra? Basta fare zapping una sera per trovare in tv tremila corpi di donna nudi, mai, o quasi, di uomini. Quando però il corpo nudo è parte della prova viene sfocato.
Hai ragione, abbiamo bisogno di comunicare il Naturismo.
Ciao
giampi
Giampietro Tentori - Presidente A.N.ITA.
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capitan1cino
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Messaggio da capitan1cino » 11/11/2017, 19:46

A mio avviso il naturismo e' sicuramente un mezzo per educare se stessi e il prossimo alla corretta percezione del proprio e altrui corpo nella sua interezza, senza concentrarsi o rivestire di particolari significati alcune parti di esso.
Purtroppo la societa' italiana sembra andare sempre piu' verso una deriva che tende a proibire piuttosto che ad educare, legiferare e normare a dismisura piuttosto che dare a ciascuno gli strumenti per decifrare la realta' circostante e prendere decisioni autonomamente, nel rispetto dell'ambiente di se stessi e del prossimo. Questo modo di fare e' piu' congegnale al consumo di massa, i famosi 'polli di allevamento' evocati dal grande Gaber.
Per il fatto di cronaca indicato credo pero' sia prevalente l'aspetto legato al cosa permette oggi di fare la tecnologia, perche' l'aspetto grave della faccenda, a mio avviso, non e' stato che le ragazzine si siano scambiate tra loro delle immagini succinte o provocanti (e qui il nudo centra fino a un certo punto, visto che si puo' essere assai provocanti e magari volgari anche indossando un intimo o anche da vestite), ma il fatto che qualcuna di loro abbia preso queste foto e le abbia passate a qualcun altro che le ha postate in contesti assai differenti, aggiungendo nome e numero di telefono della malcapitata o di qualcun altra che voleva inguaiare. Cosi' facendo il significato, la semantica, dell'immagine originale e' stata travolta e piegata a scopi totalmente differenti. Anche in questo caso il nudo centra ben poco. Se le foto fossero state scambiate alla 'vecchia' maniera, o il tutto fossse avvenuto in un pigiama party tra le ragazze coinvolte, tutto questo non serebbe pututo accadere. Quelle immagini sarebbero state per loro natura limitate in quel luogo e quell'evento. Anche in questo caso si tratta di educazione al valutare attentamente cosa permette oggi la tecnologia e capire i rischi a cui ci si espone usandola.
Alessandro
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Alelid
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Messaggio da Alelid » 13/11/2017, 23:44

Giampi e Alessandro, entrambi avete fatto giuste osservazioni.
L'idea di una trasmissione sulla sopravvivenza in un ambiente estremo e ostile è interessante ma mi son sempre chiesto come mai sia stata messa in pratica solo con persone nude ( e sfocate). Ovviamente come tutti i reality è basata su un falso in quanto intorno ai protagonisti c'è una troupe che non viene mostrata. A mio avviso il punto focale è che la nudità accentua il senso di vulnerabilità, soprattutto muovendosi dove ci sono rovi parassiti ecc.. Visto che da questo punto di vista essere nudi o in mutande o anche solo scalzi cambia poco, l'uso della nudità è un po' strumentale. In un certo senso non credo faccia venir voglia di avvicinarsi al naturismo, nemmeno in una spiaggia priva di serpenti. :D
Per quanto riguarda le ragazze invece la parola che hai usato, "inguaiare", mi fa riflettere. Siamo ancora in un mondo in cui qualcuno si inguaia mostrando una foto più o meno nuda, provocante? O forse ci stiamo tornando?
A.
Alessandro e Lidia
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capitan1cino
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Messaggio da capitan1cino » 14/11/2017, 7:33

Alelid ha scritto: Per quanto riguarda le ragazze invece la parola che hai usato, "inguaiare", mi fa riflettere. Siamo ancora in un mondo in cui qualcuno si inguaia mostrando una foto più o meno nuda, provocante? O forse ci stiamo tornando?
A.
Se qualcuno a mia insaputa o contro la mia volontà pubblica la foto in siti 'dedicati' stavolgendone significato e contesto, potrebbe se non inguaiarmi almeno farmi inc...re molto. Non è l'immagine in sé il problema ma l'uso che se ne fa. Esattamente come in una spiaggia non dovrebbe essere il fatto di indossare o meno un costume a contare ma il proprio comportamento.
Alessandro
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