Ieri sono stato ad una conferenza su genitori ed educazione sessuale dei figli, relatore principale era la nota psicologa e scrittrice Silvia Vegetti Finzi.
A seguito di una domanda di un genitore ha dato una risposta che non ho capito bene da dove sia arrivata.
Il genitore chiedeva informazioni su come gestire le domande sulla sessualita' dei bambini e su come gestire la sessualita' dei bambini in famiglia, a scuola, con gli altri bambini.
Rispondendo la Vegetti Finzi ha dapprima tirato fuori il nanetto sul suo collega che negli anni '70 raccomandava ai genitori la nudita' in casa per disinibire i figli. Poi ha rispolverato la storia degli organi sessuali come dono, per cui li si deve tenere coperti e mostrarli solo a chi si vuole (pudore).
Ed infine:
La si potrebbe invitare A Fa' la cosa giusta! o a Festanita, cosi' vede come sono tristi i naturisti!Io non capisco assolutamente i villaggi dei nudisti, ne ho visti parecchi in Sardegna, in Corsica, mi sembrano tristissimi. Perché mi sembra che siano coatti a mostrarsi nudi. La nudità è un dono, coprire (edit) la nudità vuol dire io non sono a disposizione di tutti, io sono selettiva nell'offrire la visione del mio corpo, non sono un playboy né una escort. Il pudore ha un senso molto profondo nel rendere preziosa, unica, non commercializzabile la propria identità...
A parte gli scherzi, è sempre triste vedere come anche chi ha gli strumenti per leggere la realta', la distorca a proprio piacimento appena si allontana dalla propria comfort-zone, e si dimentichi di rispettare gli altri e chi ha idee diverse.
ciao
Massimo
p.s. ho corretto la citazione perche' non avevo trascritto la parte che ho sottolineato.