COMUNICAZIONE AGLI UTENTI DEL FORUM
Il forum è stato per molti anni uno strumento di partecipazione e dibattito, che ha svolto un ruolo di testimonianza, raccogliendo contributi interessanti da parte di soci e simpatizzanti. Di questo dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alle discussioni e in particolare i moderatori che negli anni hanno contributo a mantenere vivo questo luogo di incontro virtuale.
Siamo però convinti che oggi ci siano strumenti comunicativi maggiormente efficaci e che la “storica” concezione di forum debba essere superata.
Fermo restando che A.N.ITA. resta aperta agli stimoli che giungono dai soci, crediamo che questo confronto, per non essere fine a sé stesso e per poter essere costruttivo, debba essere riportato in altri ambiti di discussione, che su richiesta andremo appositamente ad organizzare.
Vogliamo trasformare il forum in un luogo di approfondimento culturale, uno strumento di crescita associativa capace di proporre stimoli e argomenti di riflessione.
Anni di storia associativa passati attraverso il forum non andranno comunque persi. Andremo a organizzare gli “scaffali della memoria associativa” dove chi lo vorrà potrà rileggere discussioni sulle tante tematiche di cui abbiamo discusso e ci siamo confrontati.
Ti invitiamo a visitare le “Piazze d’Arcadia”, il nuovo luogo di incontro del pensiero Naturista: https://www.italianaturista.it/piazze-di-arcadia
Il forum è stato per molti anni uno strumento di partecipazione e dibattito, che ha svolto un ruolo di testimonianza, raccogliendo contributi interessanti da parte di soci e simpatizzanti. Di questo dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alle discussioni e in particolare i moderatori che negli anni hanno contributo a mantenere vivo questo luogo di incontro virtuale.
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Anni di storia associativa passati attraverso il forum non andranno comunque persi. Andremo a organizzare gli “scaffali della memoria associativa” dove chi lo vorrà potrà rileggere discussioni sulle tante tematiche di cui abbiamo discusso e ci siamo confrontati.
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Interrogazione parlamentare su depenalizzazione art. 726 c.p.
- cescoballa
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Interrogazione parlamentare su depenalizzazione art. 726 c.p.
Abbiamo appena ricevuto dall'On. Lacquaniti il testo dell'interrogazione parlamentare al Ministro della Giustizia in commissione sottoscritta dallo stesso Lacquaniti e altri due parlamentari.
Ringraziamo l'On. Lacquaniti per aver mantenuto quanto scritto nel messaggio da lui inviato all'evento in occasione dei 50 anni dell'A.N.ITA. svoltosi a Milano il 5 marzo scorso.
L'On. ci ha assicurato che ci terrà informati della risposta e rassicurato sul suo impegno a favore del naturismo.
In allegato anche il comunicato stampa dell'On. Lacquaniti.
Interrogazione a risposta immediata in Commissione
Al Ministro della Giustizia
Per sapere – premesso che:
In data 6 febbraio 2016 è entrato in vigore il decreto legislativo n. 8/2016 con il quale sono depenalizzati e trasformati in illeciti amministrativi una serie di reati considerati di minor allarme sociale, tra cui tutti i reati per i quali è prevista la sola pena della multa o dell’ammenda previsti al di fuori del codice penale ed una serie di reati presenti invece nel codice penale, con esclusione dei reati previsti dalla normativa sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ambiente territorio e paesaggio, sicurezza pubblica, giochi d’azzardo e scommesse, armi, elezioni e finanziamento ai partiti;
la depenalizzazione persegue gli obiettivi di deflazionare il sistema penale: data la scarsa offensività degli illeciti, si ritiene che l’applicazione di una sanzione amministrativa in tempi rapidi e certi avrà un effetto dissuasivo maggiore rispetto alla minaccia di un processo penale destinato spesso a cadere nel nulla;
tra le fattispecie depenalizzate previste nel codice penale è compresa quella degli atti contrari alla pubblica decenza (art. 726 c.p.);
per diversi anni l’art. 726 è stato utilizzato per sanzionare la pratica del Naturismo, ma la sentenza della Corte di Cassazione n.3557 del 2000 afferma che il Naturismo non sia assolutamente da considerare indecente, se praticato in luoghi adatti. Così il testo: “E' evidente che non può considerarsi indecente, ad esempio, la nudità integrale di un modello o di un artista in un'opera teatrale o cinematografica, ovvero in un contesto scientifico o didattico, o anche di un naturista in una spiaggia riservata ai nudisti o da essi solitamente frequentata, mentre invece suscita certamente disagio, fastidio, riprovazione chi fa mostra di sé, ivi compresi gli organi genitali, in un tram, in strada, in un locale pubblico, o anche in una spiaggia frequentata da persone normalmente abbigliate.”;
la depenalizzazione degli atti contrari alla pubblica decenza con trasformazione in illecito amministrativo, apparentemente un passo avanti per il Naturismo, rischia in realtà di trasformarsi in un boomerang con maggiori pregiudizi in capo ai Naturisti;
prima infatti gli atti contrari alla pubblica decenza erano un reato contravvenzionale, punito con ammenda. Questo significa che, ricevuta la notizia di reato, il Pubblico Ministero spesso, se il fatto avveniva in una zona pacificamente dedita a naturismo, pur non regolamentato, richiedeva al Giudice l'archiviazione;
ora, con la trasformazione in illecito amministrativo, che scatta automaticamente, oltre ad aver considerevolmente alzato la pena pecuniaria e reso più difficile per chi colpito dalla sanzione opporvisi, l'ente che irroga la sanzione è il Comune, con tutto l'interesse, per fare cassa, a non archiviare la posizione, tramutando in questo modo la depenalizzazione in una beffa;
Il naturismo è un movimento nato in opposizione al degrado della vita urbana, che persegue pratiche di vita all’aria aperta e, nel rispetto della persona, della natura e dell’ambiente circostante, utilizza il nudismo come forma di sviluppo della salute fisica e mentale, in armonia con la natura;
il numero di naturisti in Europa è attestato intorno ai 20 milioni di praticanti. In Italia, paese nel quale non esiste una legge che regolamenti il nudismo, i naturisti si stimano siano circa 500.000;
diverse sono in questi anni le regioni che hanno approvato una legge in materia: Emilia Romagna, Abruzzo, Veneto; nel 2015 la Regione Lombardia ha riconosciuto nella legge regionale sul turismo la pratica del naturismo;
nei paesi, Europei il naturismo ricopre un importante settore del turismo estivo; nella sola Francia viene valutato circa un 20% del turismo estivo. Spagna, Croazia, Grecia e Portogallo e poi i paesi del Centro e Nord Europa come l'Austria, la Svizzera, la Germania, il Belgio, l'Olanda, l'Ungheria, la Danimarca, la Gran Bretagna, sono tutte nazioni nelle quali il naturismo è ben presente;
per quanto riguarda i dati economici si possono solo fare delle ipotesi: se si calcola che almeno due milioni di naturisti potrebbero ogni anno venire in Italia a trascorrere le loro vacanze se vi fosse una legge che non li sanzionasse il giro d'affari potrebbe essere di almeno 1 miliardo di euro l’anno;
si consideri quindi, oltre lo spreco di risorse volte a reprimere il fenomeno del naturismo, il numero elevato di famiglie con bambini che, intendendo praticare il naturismo, si rivolgono ad altri Paesi Europei come mete turistiche, sottraendo importanti entrate economiche al nostro Paese;
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti, se non ritenga che a seguito dell’applicazione del decreto legislativo n.8/2016 di depenalizzazione di alcuni reati non si sortisca il risultato del tutto paradossale di raggiungere l’effetto contrario alla penalizzazione, e cioè di abbandonare una giurisprudenza comunemente applicata oramai favorevole alla cultura naturista, ritornando a sanzionare gravemente pratiche oggi riconosciute come lecite, diffuse e da sostenere, anche per il considerevole indotto economico Turistico in grado di apportare al Paese, e quali iniziative di sua competenza intenda intraprendere per chiarire le modalità e modularità di applicazione delle sanzioni economiche, riferite agli atti contrari alla pubblica decenza, in maniera da non colpire indebitamente i praticanti il Naturismo.
On. Luigi Lacquaniti
On. Gessica Rostellato
On. Adriano Zan
Ringraziamo l'On. Lacquaniti per aver mantenuto quanto scritto nel messaggio da lui inviato all'evento in occasione dei 50 anni dell'A.N.ITA. svoltosi a Milano il 5 marzo scorso.
L'On. ci ha assicurato che ci terrà informati della risposta e rassicurato sul suo impegno a favore del naturismo.
In allegato anche il comunicato stampa dell'On. Lacquaniti.
Interrogazione a risposta immediata in Commissione
Al Ministro della Giustizia
Per sapere – premesso che:
In data 6 febbraio 2016 è entrato in vigore il decreto legislativo n. 8/2016 con il quale sono depenalizzati e trasformati in illeciti amministrativi una serie di reati considerati di minor allarme sociale, tra cui tutti i reati per i quali è prevista la sola pena della multa o dell’ammenda previsti al di fuori del codice penale ed una serie di reati presenti invece nel codice penale, con esclusione dei reati previsti dalla normativa sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ambiente territorio e paesaggio, sicurezza pubblica, giochi d’azzardo e scommesse, armi, elezioni e finanziamento ai partiti;
la depenalizzazione persegue gli obiettivi di deflazionare il sistema penale: data la scarsa offensività degli illeciti, si ritiene che l’applicazione di una sanzione amministrativa in tempi rapidi e certi avrà un effetto dissuasivo maggiore rispetto alla minaccia di un processo penale destinato spesso a cadere nel nulla;
tra le fattispecie depenalizzate previste nel codice penale è compresa quella degli atti contrari alla pubblica decenza (art. 726 c.p.);
per diversi anni l’art. 726 è stato utilizzato per sanzionare la pratica del Naturismo, ma la sentenza della Corte di Cassazione n.3557 del 2000 afferma che il Naturismo non sia assolutamente da considerare indecente, se praticato in luoghi adatti. Così il testo: “E' evidente che non può considerarsi indecente, ad esempio, la nudità integrale di un modello o di un artista in un'opera teatrale o cinematografica, ovvero in un contesto scientifico o didattico, o anche di un naturista in una spiaggia riservata ai nudisti o da essi solitamente frequentata, mentre invece suscita certamente disagio, fastidio, riprovazione chi fa mostra di sé, ivi compresi gli organi genitali, in un tram, in strada, in un locale pubblico, o anche in una spiaggia frequentata da persone normalmente abbigliate.”;
la depenalizzazione degli atti contrari alla pubblica decenza con trasformazione in illecito amministrativo, apparentemente un passo avanti per il Naturismo, rischia in realtà di trasformarsi in un boomerang con maggiori pregiudizi in capo ai Naturisti;
prima infatti gli atti contrari alla pubblica decenza erano un reato contravvenzionale, punito con ammenda. Questo significa che, ricevuta la notizia di reato, il Pubblico Ministero spesso, se il fatto avveniva in una zona pacificamente dedita a naturismo, pur non regolamentato, richiedeva al Giudice l'archiviazione;
ora, con la trasformazione in illecito amministrativo, che scatta automaticamente, oltre ad aver considerevolmente alzato la pena pecuniaria e reso più difficile per chi colpito dalla sanzione opporvisi, l'ente che irroga la sanzione è il Comune, con tutto l'interesse, per fare cassa, a non archiviare la posizione, tramutando in questo modo la depenalizzazione in una beffa;
Il naturismo è un movimento nato in opposizione al degrado della vita urbana, che persegue pratiche di vita all’aria aperta e, nel rispetto della persona, della natura e dell’ambiente circostante, utilizza il nudismo come forma di sviluppo della salute fisica e mentale, in armonia con la natura;
il numero di naturisti in Europa è attestato intorno ai 20 milioni di praticanti. In Italia, paese nel quale non esiste una legge che regolamenti il nudismo, i naturisti si stimano siano circa 500.000;
diverse sono in questi anni le regioni che hanno approvato una legge in materia: Emilia Romagna, Abruzzo, Veneto; nel 2015 la Regione Lombardia ha riconosciuto nella legge regionale sul turismo la pratica del naturismo;
nei paesi, Europei il naturismo ricopre un importante settore del turismo estivo; nella sola Francia viene valutato circa un 20% del turismo estivo. Spagna, Croazia, Grecia e Portogallo e poi i paesi del Centro e Nord Europa come l'Austria, la Svizzera, la Germania, il Belgio, l'Olanda, l'Ungheria, la Danimarca, la Gran Bretagna, sono tutte nazioni nelle quali il naturismo è ben presente;
per quanto riguarda i dati economici si possono solo fare delle ipotesi: se si calcola che almeno due milioni di naturisti potrebbero ogni anno venire in Italia a trascorrere le loro vacanze se vi fosse una legge che non li sanzionasse il giro d'affari potrebbe essere di almeno 1 miliardo di euro l’anno;
si consideri quindi, oltre lo spreco di risorse volte a reprimere il fenomeno del naturismo, il numero elevato di famiglie con bambini che, intendendo praticare il naturismo, si rivolgono ad altri Paesi Europei come mete turistiche, sottraendo importanti entrate economiche al nostro Paese;
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti, se non ritenga che a seguito dell’applicazione del decreto legislativo n.8/2016 di depenalizzazione di alcuni reati non si sortisca il risultato del tutto paradossale di raggiungere l’effetto contrario alla penalizzazione, e cioè di abbandonare una giurisprudenza comunemente applicata oramai favorevole alla cultura naturista, ritornando a sanzionare gravemente pratiche oggi riconosciute come lecite, diffuse e da sostenere, anche per il considerevole indotto economico Turistico in grado di apportare al Paese, e quali iniziative di sua competenza intenda intraprendere per chiarire le modalità e modularità di applicazione delle sanzioni economiche, riferite agli atti contrari alla pubblica decenza, in maniera da non colpire indebitamente i praticanti il Naturismo.
On. Luigi Lacquaniti
On. Gessica Rostellato
On. Adriano Zan
- Allegati
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- Comunicato Lacquaniti INTERROGAZIONE SANZIONI NATURISMO.pdf
- Comunicato stampa On. Lacquaniti.
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Francesco Ballardini
Socio A.N.ITA. dal 1998.
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Corriere della Sera Milano del 2 aprile 2016 - Gira in mutande in riva al Po Scatta maxi multa da 5 mila euro
Non è chiarissimo se l'indecenza si limitasse all'indossare i boxer o ci fosse altro.
Faro' un test in qualche parco dove c'e' gente che corre e fa esercizi in pantaloncini o donne in bikini che prendono il sole e chiamero' i vigili per vedere cosa succede.
ciao
Massimo
Non è chiarissimo se l'indecenza si limitasse all'indossare i boxer o ci fosse altro.
Faro' un test in qualche parco dove c'e' gente che corre e fa esercizi in pantaloncini o donne in bikini che prendono il sole e chiamero' i vigili per vedere cosa succede.
ciao
Massimo
Trovo oggi casualmente questo articolo, ora a parte che vengono paragonate due cose assurdamente diverse...ma qui è corretto applicare la sanzione o comunque l'egiziano non doveva essere sanzionato?
E' più giusto pensare che esiste un diritto a stare nudi su basi di libertà individuale o esiste il limite del buon senso?
http://www.laprovinciadivarese.it/stori ... 192234_11/
E' più giusto pensare che esiste un diritto a stare nudi su basi di libertà individuale o esiste il limite del buon senso?
http://www.laprovinciadivarese.it/stori ... 192234_11/
E' evidente che il buon senso deve sempre prevalere, però non sosteniamo la legittimità di prendere il sole nudi? Magari, in prospettiva, anche nei parchi urbani come a Monaco? Quindi, in linea di principio se prendeva solamente il sole perchè avrebbe dovuto essere sanzionato? Inoltre, alla luce della nuova normativa, dove sta scritto che è previsto il carcere se il fatto avviene in presenza di minori?
Come nel caso indicato nel post precedente, è evidente che la nuova normativa ci ha messo in un ambito di massimo arbitrio in cui a decidere non c'è più nemmeno un giudice.
Come nel caso indicato nel post precedente, è evidente che la nuova normativa ci ha messo in un ambito di massimo arbitrio in cui a decidere non c'è più nemmeno un giudice.
Alessandro e Lidia
Non conosco l'episodio ma, il fatto che nell'articolo si parli di "pantaloni abbassati" mi fa pensare che ci fosse anche altro che ha contribuito a "guadagnarsi" la sanzione. Uno che cammina usando le mutande come costume i pantaloni se li leva.emmeicsics ha scritto: Corriere della Sera Milano del 2 aprile 2016 - Gira in mutande in riva al Po Scatta maxi multa da 5 mila euro
Non è chiarissimo se l'indecenza si limitasse all'indossare i boxer o ci fosse altro.
Faro' un test in qualche parco dove c'e' gente che corre e fa esercizi in pantaloncini o donne in bikini che prendono il sole e chiamero' i vigili per vedere cosa succede.
ciao
Massimo
Massimo
TrebbiaNat - Gruppo amici del secchiello
Naturism is Life
TrebbiaNat - Gruppo amici del secchiello
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- sergino
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- Iscritto il: 04/02/2012, 15:02
- Località: Caprino Bergamasco, sono un componente del Consiglio Direttivo di A.N.ITA.
- Contatta:
Non è per niente chiara la descrizione del primo caso, definito naturista e poi esibizionista (come se i due aggettivi fossero sinonimi), al pari di quello che si calava i pantaloni. Io darei senza alcun problema del deficiente all'articolista Riccardo Saporiti e di conseguenza al giornale "la Prealpina", che accomuna naturismo ad esibizionismo e quindi di sottinteso ad atti di violenza sessuale quali sono gli approcci descritti in seguito nell'articolo.
Come A.N.ITA. prenderei una dura posizione contro questo diffamante accostamento, invitando i soggetti in questione ad imparare ad utilizzare i termini nel modo corretto ed invitandoli ad informarsi prima di scrivere in merito ad un modo di vivere la nudità come quello naturista e poi scoprirebbe che fra i naturisti la nudità viene vissuta comunemente e con la massima normalità adulti e bambini assieme, maschi o femmine che siano. Altra cosa è la violenza sessuale istigata normalmente dalle pagine dei giornali (patinati o meno) e dalle varie TV spazzatura dove, il corpo della donna in particolare, viene piazzato e messo in vendita, con estrema morbosità, a disposizione del miglior offerente ed il messaggio viene propinato non solo al maschio adulto, ma indifferentemente senza filtri a bambini di ogni età e condizione sociale....
Sergio
Come A.N.ITA. prenderei una dura posizione contro questo diffamante accostamento, invitando i soggetti in questione ad imparare ad utilizzare i termini nel modo corretto ed invitandoli ad informarsi prima di scrivere in merito ad un modo di vivere la nudità come quello naturista e poi scoprirebbe che fra i naturisti la nudità viene vissuta comunemente e con la massima normalità adulti e bambini assieme, maschi o femmine che siano. Altra cosa è la violenza sessuale istigata normalmente dalle pagine dei giornali (patinati o meno) e dalle varie TV spazzatura dove, il corpo della donna in particolare, viene piazzato e messo in vendita, con estrema morbosità, a disposizione del miglior offerente ed il messaggio viene propinato non solo al maschio adulto, ma indifferentemente senza filtri a bambini di ogni età e condizione sociale....
Sergio
Sergio
Direttivo A.N.ITA.
Direttivo A.N.ITA.
- capitan1cino
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- Iscritto il: 12/01/2012, 10:31
- Località: Novara
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In genere, articoli simili a quelli che si stan commentando descrivono assai male l'accaduto, spesso con termini volutamente sensazionalistici.
Tornando all'argomento della discussione, credo si debba far capire che il nudo in se' non e' offensivo, in alcuni contesti non solo dovrebbe possibile ma e' del tutto naturale e ragionevole.
Una corretta interpretazione ed educazione al nudo farebbe perdere di significato tante prodezze sensazionalistiche e prurigginose.
Tornando all'argomento della discussione, credo si debba far capire che il nudo in se' non e' offensivo, in alcuni contesti non solo dovrebbe possibile ma e' del tutto naturale e ragionevole.
Una corretta interpretazione ed educazione al nudo farebbe perdere di significato tante prodezze sensazionalistiche e prurigginose.
Alessandro
Socio A.N.ITA.
Socio A.N.ITA.
Resta il fatto che accomunare uno che, a quanto riferisce l'articolo, prende il sole nudo con un esibizionista sotto un titolo con la parola naturista tra virgolette intende rafforzare nell'opinione pubblica l'idea nudo=pervertito. Se poi nell'articolo si invita a avvisare immediatamente le forze dell'ordine che poi applicheranno le sanzioni senza distinuguere i vari casi, mi pare di tratti di pessima informazione.
Alessandro e Lidia
ma voi pensate che i trogloditi ***** siano in grado di discriminare?
Nota di moderazione: evitare critiche e riferimenti di carattere politico in questo forum
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