Finlay ha scritto:Salve,
conosco alcune persone che mi hanno riferito di essere state vegetariane per un certo periodo della loro vita, ma di essere poi tornate a mangiare carne in seguito al riscontro di carenze di ferro. Ho letto già diversi articoli in rete ma la cosa non è molto chiara: vi chiedevo quindi se avete esperienze in merito, così da poter consigliare il da farsi a queste persone di modo che non debbano rinunciare ad una scelta così importante per se stessi, gli animali e l’ambiente.
Grazie mille
Sono vegana in casa, e vegetariana in giro nei pochi casi in cui diventa difficile trovare qualcosa di vegano nei menu e i ristoratori si dimostrano poco sensibili al tema. Da quasi 5 anni. Per ragioni etiche.
Da onnivora mangiavo qualsiasi pezzo di cadavere, comprese cose che molti onnivori disdegnano... che so lumache, rane, volatili, selvaggina, qualsiasi tipo di carne o pesce, cotti o crudi, mi facessero assaggiare.
Da quando ho deciso di cambiare regime alimentare gli esami del sangue mi dicono che sono carente di ferro e vitamina B12, e da allora quando necessario prendo degli integratori per queste due carenze.
Il punto è che prima di diventare vegana non mi avevano mai fatto controllare questi due valori, quindi, per quanto ne posso sapere, magari ne ero carente anche prima.
Inoltre conosco molte donne che sono carenti di ferro pur essendo onnivore, il problema essendo a volte la sua assimilazione e non la quantità o il genere di cibo consumato che lo contiene.
Dopo 5 anni da vegana posso dire che non tornerei mai più indietro sulla mia scelta. A parte i benefici sul piano della salute e della prevenzione delle malattie più comuni (ormai ampiamente dimostrati), è dentro di me che sono cambiata. Magari non in meglio
, ma ormai sono cambiata